Attenzione però, perché per chi sceglie il computo nella Gestione Separata, ovvero il trasferimento dei contributi, cambiano altri requisiti relativi al periodo di lavoro e di versamento degli stessi contributi.
Prima di passare ai dettagli dell'accesso alla pensione anticipata contributiva vi indichiamo le altre guide specifiche sulla pensione anticipata già pubblicate su ilportafoglio.info:
- Pensione anticipata: requisiti e calcolo (guida generale)
- Pensione anticipata Quota 103
- Pensione anticipata a Quota 41 per precoci
- Anticipo Pensionistico: requisiti per APE Agevolata
- Pensione anticipata con Opzione Donna
- Pensione anticipata per lavoro usurante o notturno
- Pensione anticipata per lavoratori invalidi
- Pensione anticipata con Opzione Dini e Deroga Amato
Requisiti per pensione anticipata contributiva
Si tratta di una possibilità che realisticamente non per è tutti i lavoratori e le lavoratrici perché tra i requisiti ce n'è uno che riguarda l'importo stesso della pensione, che dovrà essere, al primo assegno erogato, di almeno 2,8 volte l'importo dell'assegno sociale, quindi superiore a 1300 euro circa al mese.Età per pensione anticipata contributiva
Fino al 2018 l'età minima richiesta per andare in pensione anticipata contributiva era pari a 63 e 7 mesi come nei due anni precedenti, mentre dal 2019 è di 64 anni per effetto dell'adeguamento all'aspettativa di vita, ancora così nel 2023 e presumibilmente fino al 2025 in quanto l'adeguamento dell'età pensionabile è stato bloccato per legge.Dunque con la pensione anticipata contributiva si può andare in pensione quattro anni prima che con la pensione di vecchiaia.
Contributi per pensione anticipata contributiva
Cosa fondamentale, dato che questa è una pensione anticipata contributiva, occorre che prima del 1 gennaio 1996 NON sia stato versato alcun contributo, ovvero: chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 è nel sistema contributivo ed ha la possibilità della pensione anticipata se ha un'anzianità assicurativa con almeno 20 anni di contribuzione effettiva. Questa condizione cambia radicalmente in caso di computo contributivo nella Gestione Separata, come spiegato più sotto.Cosa è la contribuzione effettiva? La contribuzione effettiva è la somma degli anni di contributi effettivamente versati durante la carriera lavorativa. Si intendono i contributi obbligatori, sono esclusi i contributi figurativi e i contributi da riscatto e ricongiunzione, che rientrano nell'anzianità contributiva.
Cosa è l'anzianità assicurativa? L'anzianità assicurativa è il periodo nel quale sono stati versati contributi e si calcola dal giorno del primo contributo pensionistico versato al giorno dell'ultimo contributo versato. Non corrisponde al totale dei contributi versati (che è l'anzianità contributiva) ma è solo il periodo in cui sono stati versati contributi e per varie forme di pensioni e per alcune gestioni previdenziali è un requisito per l'accesso alla pensione.
Facendo un esempio: chi è nato nel 1966 ed ha iniziato a lavorare a 30 anni nel 1996, con le attuali regole della Riforma Fornero potrà andare in pensione a 65 anni nel 2031 invece che a 68 anni nel 2034 (considerati gli aumenti dell'età pensionabile), se come detto ha maturato 20 anni almeno di contributi e che siano così elevati da consentire una pensione da almeno 2,8 volte l'assegno sociale.
Dunque c'è la possibilità, per chi avesse iniziato a versare contributi dopo il 31-12-1995, di andare in pensione anticipata a partire dal 2016 perché appunto possono avere già 20 anni di contribuzione effettiva, se fatti tutti di fila, ed ha avuto una retribuzione così alta (contributi così alti) da consentire almeno 1310,68 euro di pensione al mese (valore calcolato con importo assegno sociale al 2022).
Appare abbastanza chiaro che, con soli 20 anni di contributi, arrivare a un importo della pensione di almeno 2,8 volte la pensione sociale è possibile solo per chi svolge professioni ben pagate.
Pensione anticipata contributiva per iscritti Gestione Separata con computo dei contributi
Con gli stessi requisiti di contributi e di importo del primo assegno della pensione, cioè 20 anni di contribuzione effettiva e importo di almeno 2,8 volte l'assegno sociale, è possibile l'accesso alla pensione anticipata contributiva anche per gli iscritti alla Gestione Separata che optano per il computo dei contributi.Cosa è il computo nella Gestione Separata? Il computo è il trasferimento nella Gestione Separata di tutti i contributi posseduti presso l'AGO, l'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, le forme esclusive e sostitutive della medesima e le gestioni pensionistiche dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti).
Con il computo dei contributi nella Gestione Separata cambiano i requisiti per la pensione anticipata contributiva:
- almeno 15 anni di contributi complessivi
- almeno 5 anni di contributi versati dal 1996 in poi
- meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
Con il computo dei contributi nella Gestione Separata la pensione diventa del tutto contributiva e dunque se si hanno 20 anni di contribuzione effettiva, l'età minima richiesta (ribadiamo: fino a tutto il 2018 sono 63 anni e 7 mesi, poi crescerà a causa dell'adeguamento alla speranza di vita) e un primo assegno della pensione di almeno 2.8 volte l'assegno sociale, è possibile l'accesso alla pensione anticipata. Cade in questo caso il requisito di aver iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, di non avere contributi prima di tale data.
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