Andare in pensione anticipata con 20 anni di contributi è una possibilità prevista dalla Legge Fornero: si tratta della pensione contributiva, disponibile anche per chi può accedere al computo dei contributi nella Gestione Separata. Per andare in pensione prima rispetto all'età per la pensione di vecchiaia in entrambi i casi sono richiesti almeno 20 anni di contributi e un importo della pensione di almeno 2,8 volte l'assegno sociale, ma per chi opta per il computo dei contributi, ovvero il trasferimento di tutti i contributi nella Gestione Separata, cambiano altri requisiti relativi al periodo di lavoro e di versamento degli stessi contributi.
Prima di passare ai dettagli dell'accesso alla pensione anticipata contributiva vi indichiamo le altre guide specifiche sulla pensione anticipata già pubblicate su ilportafoglio.info lavoro:
Nel 2018 l'età minima richiesta per andare in pensione anticipata contributiva era pari a 63 e 7 mesi come nei due anni precedenti, mentre dal 2019 è di 64 anni per effetto dell'adeguamento all'aspettativa di vita: dunque sono quattro anni in meno che per la pensione di vecchiaia.
NB: il decreto emanato il 17 gennaio 2019 dal governo Conte, contenente diversi provvedimenti in materia pensionistica, non ha apportato modifiche alla pensione anticipata contributiva.
Inoltre, cosa fondamentale, dato che questa è una pensione anticipata contributiva, occorre che prima del 1 gennaio 1996 NON sia stato versato alcun contributo, ovvero: chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 è nel sistema contributivo ed ha la possibilità della pensione anticipata se ha un'anzianità assicurativa con almeno 20 anni di contribuzione effettiva. Questa condizione però cambia in caso di computo contributivo nella Gestione Separata.
Contribuzione effettiva: gli anni di contributi effettivamente versati durante la carriera lavorativa.
Anzianità assicurativa/contributiva: si calcola dal momento del primo contributo pensionistico versato.
Facendo un esempio: chi è nato nel 1966 ed ha iniziato a lavorare a 30 anni nel 1996, con le attuali regole della Riforma Fornero potrà andare in pensione a 65 anni nel 2031 (vanno appunto considerati gli aumenti dell'età pensionabile) invece che a 68 anni nel 2034, se come detto ha maturato 20 anni almeno di contributi e che siano così elevati da consentire una pensione da almeno 2,8 volte quella sociale.
Dunque c'è la possibilità, per chi avesse iniziato a versare contributi dopo il 31-12-1995, di andare in pensione anticipata a partire dal 2016 perchè appunto possono avere già 20 anni di contribuzione effettiva, se fatti tutti di fila, ed ha avuto una retribuzione così alta (contributi così alti) da consentire almeno 1250€ di pensione al mese. Appare dunque abbastanza chiaro che, con soli 20 anni di contributi, arrivare a un importo della pensione di almeno 2.8 volte la pensione sociale è possibile solo per chi svolge professioni ben pagate.
Tuttavia in questo caso cambiano altri requisiti di accesso in quanto sono specifici quelli per la richiesta di computo dei contributi nella Gestione Separata:
Con il computo dei contributi la pensione diventa del tutto contributiva e dunque se si hanno 20 anni di contribuzione effettiva, l'età minima richiesta (ribadiamo: fino a tutto il 2018 sono 63 anni e 7 mesi, poi crescerà a causa dell'adeguamento alla speranza di vita) e un primo assegno della pensione di almeno 2.8 volte l'assegno sociale, è possibile l'accesso alla pensione anticipata. Cade in questo caso il requisito di aver iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, di non avere contributi prima di tale data.
Prima di passare ai dettagli dell'accesso alla pensione anticipata contributiva vi indichiamo le altre guide specifiche sulla pensione anticipata già pubblicate su ilportafoglio.info lavoro:
- Pensione anticipata: requisiti e calcolo (guida generale)
- Pensione anticipata per lavoro usurante o notturno
- Pensione anticipata a Quota 96/97 (uomini) e Quota 80 (donne)
- Pensione anticipata per lavoratori invalidi
- Pensione anticipata a Quota 41 per precoci
- Anticipo Pensionistico: requisiti per APE Social e APE Volontaria
Nel 2018 l'età minima richiesta per andare in pensione anticipata contributiva era pari a 63 e 7 mesi come nei due anni precedenti, mentre dal 2019 è di 64 anni per effetto dell'adeguamento all'aspettativa di vita: dunque sono quattro anni in meno che per la pensione di vecchiaia.
NB: il decreto emanato il 17 gennaio 2019 dal governo Conte, contenente diversi provvedimenti in materia pensionistica, non ha apportato modifiche alla pensione anticipata contributiva.
Inoltre, cosa fondamentale, dato che questa è una pensione anticipata contributiva, occorre che prima del 1 gennaio 1996 NON sia stato versato alcun contributo, ovvero: chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 è nel sistema contributivo ed ha la possibilità della pensione anticipata se ha un'anzianità assicurativa con almeno 20 anni di contribuzione effettiva. Questa condizione però cambia in caso di computo contributivo nella Gestione Separata.
Contribuzione effettiva: gli anni di contributi effettivamente versati durante la carriera lavorativa.
Anzianità assicurativa/contributiva: si calcola dal momento del primo contributo pensionistico versato.
Facendo un esempio: chi è nato nel 1966 ed ha iniziato a lavorare a 30 anni nel 1996, con le attuali regole della Riforma Fornero potrà andare in pensione a 65 anni nel 2031 (vanno appunto considerati gli aumenti dell'età pensionabile) invece che a 68 anni nel 2034, se come detto ha maturato 20 anni almeno di contributi e che siano così elevati da consentire una pensione da almeno 2,8 volte quella sociale.

Leggi anche - Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi: la Deroga Amato e l'Opzione DiniPensione anticipata contributiva per iscritti Gestione Separata con computo dei contributi - Con gli stessi requisiti di contributi e di importo del primo assegno della pensione, cioè 20 anni di contribuzione effettiva e importo di almeno 2.8 volte l'assegno sociale, è possibile l'accesso alla pensione anticipata contributiva anche per gli iscritti alla Gestione Separata che optano per il computo dei contributi, ovvero il trasferimento nella Gestione Separata di tutti i contributi posseduti presso l'assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti, le forme esclusive e sostitutive della medesima e le gestioni pensionistiche dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti).
Tuttavia in questo caso cambiano altri requisiti di accesso in quanto sono specifici quelli per la richiesta di computo dei contributi nella Gestione Separata:
- almeno 15 anni di contributi complessivi
- almeno 5 anni di contributi versati dal 1996 in poi
- meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995
Con il computo dei contributi la pensione diventa del tutto contributiva e dunque se si hanno 20 anni di contribuzione effettiva, l'età minima richiesta (ribadiamo: fino a tutto il 2018 sono 63 anni e 7 mesi, poi crescerà a causa dell'adeguamento alla speranza di vita) e un primo assegno della pensione di almeno 2.8 volte l'assegno sociale, è possibile l'accesso alla pensione anticipata. Cade in questo caso il requisito di aver iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, di non avere contributi prima di tale data.
Pensione Anticipata con 20 Anni di Contributi (Chi Può Accedere, Requisiti, Età Pensionabile)
Reviewed by Christian Citton
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