8 marzo 2023

Assegno Ordinario di Invalidità: Importo e Requisiti, Differenze con la Pensione d'Invalidità Civile

Tra le principali prestazioni a sostegno dei lavoratori invalidi, l'assegno ordinario di invalidità è una prestazione previdenziale non reversibile, diritto di lavoratori dipendenti e autonomi (anche coltivatori diretti, coloni e mezzadri) ma non dei lavoratori pubblici, che dipende dai contributi versati nei 5 anni precedenti all'evento che ha generato l'invalidità al lavoro di almeno i 2/3 della capacità lavorativa.

Per l'assegno ordinario di invalidità vale l'integrazione al minimo INPS seppur con alcune regole particolari.

Per l'assegno ordinario di invalidità non vale la reversibilità, ma in caso di decesso del titolare i superstiti hanno diritto alla pensione indiretta.

In questa guida aggiornata per il 2023 trovate quali sono i requisiti per l'assegno di invalidità e l'importo aggiornato, la validità dei contributi dell'AOI per la pensione, se chi prende l'assegno ordinario di invalidità può lavorare.


Chi può ottenere l'assegno ordinario d'invalidità: requisiti minimi richiesti

Va subito precisato che l'assegno ordinario di invalidità è diverso dalla pensione di invalidità civile, che non richiede un requisito contributivo in quanto è un sostegno di natura assistenziale.

L'assegno ordinario d'invalidità può essere domandato dai lavoratori dipendenti del settore privato ma non dai lavoratori dipendenti del settore pubblico, per i quali vale invece la disciplina apposita.

L'assegno ordinario di invalidità è domandabile dai lavoratori autonomi quali artigiani e commercianti, dai lavoratori del settore agricolo se coltivatori diretti, coloni e mezzadri, dagli iscritti ad alcuni fondi pensioni sostitutivi ed integrativi dell’assicurazione generale obbligatoria, dai lavoratori parasubordinati.

Quando si ha diritto all'assegno ordinario di invalidità? Si ha diritto all'assegno di invalidità quando vi è una permanente riduzione della capacità lavorativa.

Tra i requisiti per l'assegno ordinario d'invalidità non c'è quello anagrafico, quindi nessun limite minimo di età, i soli requisiti richiesti sono di natura medico-legale e contributiva:
  • riduzione permanente di almeno i due terzi della capacità lavorativa, attenzione però: come specificano le sentenze 17812/2003 e 7770/2006 della Cassazione, non valgono per l'assegno ordinario d'invalidità le tabelle per la valutazione dell'invalidità civile in quanto basate sulla generica capacità di lavoro, invece per l'assegno ordinario d'invalidità si deve far riferimento alle "capacità di lavoro in occupazione confacenti alle attitudini specifiche dell'assicurato"; in altre parole non esistono tabelle per calcolo assegno ordinario di invalidità, perché una volta accertata la riduzione permanente della capacità lavorativa il calcolo dell'importo dell'assegno di invalidità dipende dai contributi versati
  • essere iscritti al fondo pensionistico da almeno 5 anni (INPS o altro ente previdenziale)
  • avere almeno 5 anni di contribuzione e assicurazione (260 contributi settimanali versati) con almeno 3 anni (156 contributi settimanali versati) nel quinquennio precedente la domanda; vanno esclusi dal conteggio i periodi di assenza per astensione facoltativa dopo il parto (quello che ora si chiama congedo parentale), i periodi di lavoro subordinato all'estero in paesi con cui l'Italia non ha ratificato accordi o convenzioni previdenziali, i periodi di servizio militare oltre al servizio di leva, i periodi di malattia superiori ad un anno, i periodi di iscrizione a forme di previdenza obbligatorie diverse da quelle sostitutive dell'assicurazione Ivs per i quali sia stabilito altro trattamento obbligatorio di previdenza se non danno diritto alla corresponsione della pensione: tali periodi sono considerati neutri e quindi fanno andare indietro i limiti dei 3 e dei 5 anni su indicati; non vale il bonus contributivo per lavoratori invalidi, che è utile solo per la pensione di vecchiaia o anticipata
Con un'invalidità almeno all'80% e un'età di almeno 55 anni (donne) / 60 anni (uomini) c'è la possibilità di pensione anticipata per invalidità.

Per il requisito contributivo necessario per l'AOI non si possono utilizzare cumulo e totalizzazione dei contributi.

I contributi figurativi presi con l'indennità di disoccupazione sono validi per l'assegno ordinario di invalidità, come precisato dall'INPS in questo documento, sia per quel che riguarda il requisito contributivo che per l'importo dell'assegno ordinario di invalidità.

Per il rinnovo dell'assegno di invalidità è previsto che se manca il requisito contributivo si possano usare i 3 anni di contributi figurativi maturati con l'assegno stesso.

Durata assegno ordinario d'invalidità e revisione

La durata dell'assegno ordinario d'invalidità è 3 anni, confermabile facendo domanda all'INPS tra 6 mesi prima e 4 mesi dopo la scadenza, per periodi di ugual durata se, ovviamente, permangono le condizioni d'invalidità che riducono di almeno 2/3 la capacità lavorativa. Dopo la terza conferma consecutiva l'assegno ordinario d'invalidità diventa permanente fino al compimento dell'età per la pensione di vecchiaia e non serve più fare domanda.

La revisione per l'assegno ordinario d'invalidità può essere richiesta dall'INPS in qualsiasi momento, anche dopo l'eventuale conferma permanente; è però obbligatoria quando il titolare ha percepito un reddito da lavoro dipendente o autonomo lordo annuo (esclusi solo i contributi previdenziali ed il TFR) superiore al triplo del minimo INPS in vigore.

Assegno ordinario di invalidità e pensione

Va evidenziato che se la pensione d'invalidità si trasforma in assegno sociale INPS (ex pensione sociale) al compimento dell'età prevista per tale prestazione, quando scatta il requisito anagrafico c'è la trasformazione dell'assegno ordinario d'invalidità in pensione di vecchiaia: è logico, in quanto la pensione d'invalidità non dipende dal requisito contributivo-lavorativo come invece l'assegno ordinario d'invalidità.

Invece non esiste la trasformazione dell'assegno ordinario di invalidità in pensione anticipata, come spiegato dalla circolare INPS 289-1991 che richiama l'articolo 10 comma 1 della legge 222-1984. Nemmeno si può chiedere la conversione da assegno ordinario di invalidità a pensione anticipata quando si raggiungono i requisiti contributivi, né è possibile rinunciare all'assegno ordinario di invalidità per prendere la pensione anticipata.

Si può solo rinunciare al rinnovo dell'assegno ordinario si invalidità quando scadono i termini triennali e fare domanda di pensione anticipata, ma se è stato confermato in via permanente non c'è altro da fare

Inoltre pensione anticipata e assegno ordinario non sono cumulabili perché l'AOI, essendo una prestazione previdenziale, risulta incompatibile con altre tipologie di pensioni dirette.

Assegno ordinario di invalidità, cumulabilità col lavoro e contributi per la pensione

Questo è un punto importante e che spesso porta ad equivoci perché la formula "lavorare e prendere l'invalidità", di uso comune, crea confusione in quanto molto generica.

Si può prendere l'assegno di invalidità e lavorare, prendendo i contributi pensionistici in modo regolare per il calcolo dell'età pensionabile e dell'importo della pensione.

I periodi in cui si prende l'AOI ma non si lavora valgono per il calcolo degli anni minimi richiesti di contributi per la pensione di vecchiaia ma non per il calcolo della stessa: in altre parole, se si ha preso l'assegno per 15 anni lavorando e 10 senza lavorare, si considerano tutti e 25 anni gli anni di anzianità contributiva ai fini della pensione di vecchiaia, ma per il calcolo dell'importo della pensione valgono solo i 15 anni nei quali si è anche lavorato.

Trattenute sull'assegno di invalidità

Prendere l'invalidità e lavorare comporta che ci sia una trattenuta sull'assegno ordinario di invalidità, trattenuta che dipende dal reddito totale (da lavoro più assegno invalidità): trattenuta del 25% se il reddito è superiore di quattro volte il minimo Inps, del 50% se superiore di cinque volte.

Se, pur applicando una delle due trattenute, l'assegno di invalidità è ancora superiore al trattamento minimo, può subire una seconda trattenuta che dipende dagli anni di contributi:
  • con meno di 40 anni di contributi la trattenuta è del 50% della quota oltre il minimo Inps in caso di lavoro da dipendente, del 30% della quota oltre il minimo Inps in caso di lavoro autonomo (comunque mai superiore al 30% del reddito dal lavoro)
  • con almeno 40 anni di contributi non ci sono ulteriori trattenute sull'assegno di invalidità, oltre a quella su menzionata

Assegno ordinario d'invalidità: importo e integrazione al minimo INPS

L'importo dell'assegno di invalidità è calcolato sui contributi versati quando si fa la domanda. C'è un importo minimo dell'AOI, che se non raggiunto dà diritto all'integrazione al minimo come spiegato più sotto. Con l'assegno di invalidità si prende la tredicesima mensilità della pensione a dicembre.

Dunque l'importo dell'assegno ordinario d'invalidità dipende dai contributi versati e valgono le regole generali ora vigenti per il calcolo della pensione: se ci sono almeno 18 anni di contributi versati entro il 31-12-1995 si applica il sistema retributivo fino al 2011 e per le quote contributive oltre tale data il sistema contributivo, se c'erano meno di 18 anni di contributi versati entro il 31-12-1995 si applica il sistema retributivo fino a tale data e quello contributivo dal 1-1-1996, per chi ha iniziato a versare contributi dal 1-1-1996 si applica il sistema contributivo. In ogni caso, per il calcolo col contributivo si prende come base il coefficiente di trasformazione dei 57 anni di età se il richiedente ha un'età inferiore.

guida completa all'assegno ordinario di invalidità Non essendo una prestazione a carattere assistenziale ma a carattere previdenziale (cioè basato sui contributi versati) l'assegno ordinario di invalidità dà diritto alla quattordicesima mensilità INPS: questa mensilità aggiuntiva è un diritto per chi ha almeno 64 anni di età ed ha un reddito personale lordo annuo non superiore a 10mila euro per la quattordicesima piena, che sale a 13mila euro per la quattordicesima parziale.

Anche per l'assegno ordinario d'invalidità vale l'integrazione al trattamento minimo INPS, ma solo per se l'AOI è stato erogato prima del 1 gennaio 1996: in tal caso, cioè con l'applicazione del solo sistema contributivo, l'integrazione al minimo non spetta.

Queste le condizioni di reddito per integrazione al minimo INPS dell'assegno ordinario di invalidità:
  • se non coniugato, reddito personale assoggettabile all'imposta sul reddito delle persone fisiche non superiore al doppio del totale annuo dell'assegno sociale, quindi per il 2023 non oltre 13.085,02 euro
  • se coniugato, reddito personale sommato a quello del coniuge assoggettabile all'imposta sul reddito delle persone fisiche non superiore al triplo del totale annuo dell'assegno sociale, quindi per il 2023 non oltre 19.627,53 euro annui (se quello personale è superiore al limite indicato sopra, non c'è problema: conta la somma con quello del coniuge)
  • nel calcolo del reddito si considera anche quanto preso con lo stesso assegno ordinario d'invalidità; esclusi invece i redditi che derivano dalla casa di abitazione, quelli esenti da IRPEF, soggetti a ritenuta alla fonte e le pensioni di guerra, il TFR ed i trattamenti assimilati (Tfs, Ips), comprese le relative anticipazioni
  • l'integrazione al minimo INPS dell'assegno ordinario d'invalidità implica innanzi tutto che, una volta effettuata l'integrazione, non si superi l'importo stesso del trattamento minimo dell'assegno ordinario di invalidità (per il 2022 sono 524,35 euro al mese), poi anche che l'importo della sola integrazione non sia superiore a quello dell'assegno sociale
L'assegno ordinario di invalidità è soggetto a Irpef, dunque è un reddito che va indicato nella dichiarazione dei redditi e sul quale si pagano le consuete tasse. Non è però soggetto a Irpef l'eventuale importo aggiunto per integrazione al minimo INPS.

L'assegno ordinario d'invalidità è incompatibile con l'indennità di disoccupazione, nel senso che si prende l'uno o si prende l'altra. Tuttavia si ha diritto di scegliere quale percepire quando si ha diritto ad entrambe le prestazioni; inoltre, avendo scelto la Naspi al posto dell'assegno ordinario d'invalidità, si può poi in ogni momento optare per l'assegno (ricordiamo che la Naspi si riduce col passare del tempo, quindi può diventare inferiore all'assegno ordinario d'invalidità): la rinuncia alla Naspi è definitiva, quello che poi non si prende non può essere recuperato in seguito.

L'assegno ordinario di invalidità è compatibile con l'indennizzo per cessata attività commerciale, come chiarito dall'INPS col messaggio n° 7384/2014.

In caso di decesso del titolare, per l'assegno ordinario d'invalidità non vale la reversibilità per i superstiti ma la pensione indiretta, che in pratica è uguale alla pensione di reversibilità (infatti la pensione indiretta spetta quando il deceduto non era ancora in pensione di vecchiaia ma avesse almeno 20 anni di contributi versati, oppure almeno 5 anni di contributi di cui almeno 3 versati nei 5 anni precedenti il decesso: questo è appunto il requisito contributivo necessario per l'assegno ordinario d'invalidità).
239 commenti: 1 – 200 di 239   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

Io sono disoccupato dal 2010, invalidità al 100% quindi mi devo far bastare i 279€ al mese che mi danno, quando il minimo vitale dovrebbe essere di 650€. Vergogna.

Christian Citton ha detto...

Se rispetta i requisiti di reddito su indicati può chiedere l'integrazione al minimo.

Anonimo ha detto...

Io nn ho nessun requisito lavorativo su citato e ancora una volta chi ci rimette è sempre il piu debole e quello con la voglia di lavorare ma nn ce lo permettono nemmeno essendo iscritti alle graduatorie protette...insomma che devo fare per vivere o meglio sopravvivere perche di certo nn si puo con 279 euro al mese...grazie

Anonimo ha detto...

A me come valutano le cose fanno schifo ciao e tante grazie

Anonimo ha detto...

Salve, ho 44 anni e 25 anni di lavoro consecutivi , mi è stata data invalidità 75% lavoro, vorrei sapere quanto ammonta l assegno..

Christian Citton ha detto...

Come scritto nell'articolo, dipende dal suo reddito.

Anonimo ha detto...

Nell'articolo viene detto che i dipendenti pubblici non possono chiedere l'assegno ordinario di invalidità. E' la prima volta che sento questa cosa..da dove risulta questa distinzione? e qual'è la disciplina apposita per i dipendenti del settore pubblico?
vi ringrazio per la risposta

Christian Citton ha detto...

La legge di riferimento è la n. 222 del 12 giugno 1984, mentre in questa pagina ha conferma di quanto scritto nell'articolo, cioè che i dipendenti pubblici non possono chiedere l'assegno ordinario di invalidità. Non si confonda con altri sostegni tipo l'inabilità o la pensione d'invalidità: termini simili ma ben cose diverse.

Anonimo ha detto...

Nella pagina di cui lei mette il link non vedo scritto da nessuna parte l'esclusione dei dipendenti pubblici dal diritto di chiedere ed eventualmente usufruire dell'assegno ordinario di invalidità. E tale esclusione non compare nemmeno nella legge 222 del 12 giugno 1984. non capisco proprio lei dove lo abbia letto..
Se riesce a trovare il comma o l'articolo che esplicita tale esclusione lo riporti testualmente.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Semplicemente, nella legge indicata e in quella pagina del sito dell'INPS (che tra l'altro ha tra i link correlati questa altra pagina titolata "Pensione di inabilità e di privilegio per i dipendenti pubblici") sono elencati i lavoratori che possono domandare l'assegno ordinario di invalidità: come vede, non ci sono quelli del pubblico impiego in quanto in tale settore ci sono diverse regole che nel settore privato (su riallocamento, contributi, anzianità...) che non permetterebbero una disciplina unica. I dipendenti pubblici possono richiedere la pensione di inabilità per inidoneità al servizio o alle mansioni svolte, per assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa, la pensione privilegiata per infermità dipendente da “causa di servizio. Riconfermiamo: il sostegno denominato "assegno ordinario di validità" non può essere richiesto dai dipendenti pubblici.

Anonimo ha detto...

Ho fatto domanda per la pensione di inabilita' e in seconda battuta l'assegno ordinario di invalidita'.
Mi e' stata bocciata sia la pensione di inabilita' che l'assegno ordinario di invalidita', sono invalido all 80 per cento.
la domanda è datata giugno 2015, a luglio mi hanno bocciato sia la pensione di inabilita' che l'assegno ordinario di invalidità,
Ho fatto ricorso al comitato provinciale,ho fatto la visita a fine ottobre 2015, da allora non ho saputo piu' nulla.
C'e' un tempo massimo di risposta?
Anche perchè in caso negativo vrrei fare ricorso davanti al giudice.
Grazie mille

Unknown ha detto...

Salve, io percepisco l'assegno ordinario dal 2007,ho 58 anni e 36 anni di contributi,ho una brutta forma di artrite reumatoide e vorrei sapere se posso fare la domanda per trasformare in inabilità.
Fisicamente non riesco a lavorare.
Perché l'Inps che già mi da quasi 670€ al mese x 13 mensilità con una piccola aggiunta non mi manda in pensione.

Christian Citton ha detto...

A deciderlo può essere solo la commissione medica: se per l'assegno ordinario di invalidità ci vuole una riduzione di almeno i 2/3 della capacità lavorativa, per la pensione di inabilità occorre il 100% di invalidità ("assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa").

Antonio ha detto...

Salve io ad agosto 2016 sono stato chiamato a visita e il 17 ottobre 2016 ho ricevuto raccomandata della sospensione della pensione e in data 3 novembre 2016 raccomandata che devo restituire le quote percepite del mese di settembre e ottobre.
Vorrei sapere visto che è stato notificato tutto il 3 di ottobre se sono dovuto a restituire indietro le ultime due quote. Grazie

Christian Citton ha detto...

Per domande sulle procedure può risponderle con certezza solo l'INPS, ma se la visita ha accertato in agosto che non c'erano più i requisiti appare normale che da settembre sia decaduto il diritto all'assegno. Comunque ripeto, per simili questioni si deve contattare l'INPS.

Anonimo ha detto...

Salve,volevo un informazione.
parto col dire che sono stato operato ad un testicolo per una torsione e che questa operazione nonè che mi impedisce di lavorare(per fortuna)ma diciamo che non posso farlo al 100% perché accuso dolori quando faccio sforzi.
tramite patronato ho presentato una domanda di pensione di inabilità o in alternativa assegno ordinario di invalidità (codice richiesta 222) ma quando sono andato a visita medica mi è stato detto che la domanda e stata fatta in modo errato perché io per fortuna,ripeto,non sono inabile.
ora vorrei sapere dove e stato lo sbaglio?devo rifarla diversamente?tipo invalidità civile?non so più nulla,aiutatemi a capire per favore.
premetto che ho i requisiti contributivi.grazie per la risposta

Christian Citton ha detto...

Semplicemente, si deve capire se la sua condizione è tale da una inabilità o una invalidità, in pratica la percentuale di "impedimento, difficoltà al lavoro". per dirla in termini spicci. Non può andare a sensazione. Se durante la visita, il medico le ha detto che non è inabile, allora non ha tale possibilità. Deve informarsi precisamente sulla sua condizione, il medico le avrà detto di preciso qualcosa.

Morena ha detto...

Ho sessant'anni e oltre al mio stipendio percepisco un assegno di invalidità da sei anni.
Quando andrò in pensione a sessantacinque anni con venticinque anni di contributi l'assegno di invalidità mi verrà tolto o verrà sommato alla pensione minima?
Grazie.

Christian Citton ha detto...

Se intende "assegno ordinario di invalidità", le verrà tolto ed avrà solo la pensione di vecchiaia in base ai contributi versati. Se la pensione sarà sotto l'importo della minima, potrà eventualmente chiedere l'integrazione al minimo INPS.

Anonimo ha detto...

per quanto riguarda dipendenti pubblici, occorre fare una distinzione:
chi versa alla gestione separata, tipo forze armate ed inpdap, allora si intende l'esclusione da detto assegno. quando sei un dipendente pubblico e versi i contributi all'inps, si è equiparati ai dipendenti privati, quindi spetta l'assegno ordinario di invalidità. questo è ciò che mi ha riferito un tecnico del settore. vorrei essere smentito se non fosse così. GRAZIE

lele81 ha detto...

Buona sera mio padre è invalido al 100% causa ictus, e percepisce la pensione di vecchiaia più assegno di accompagnamento mentre mia madre non ha reddito chiedevo se ptenzialmente avrebbe diritto a fare la domanda per l'assegno ordinario di invalidità o l'assegno di cura! Grazie in anticipo e complimenti per l'ottimo lavoro che svolgete

Christian Citton ha detto...

Ma chi scusi? Suo padre no, perchè come è spiegato nell'articolo l'assegno ordinario di invalidità diventa poi pensione di vecchiaia, che già prende. Sua madre lo può domandare se rispetta i requisiti spiegati nell'articolo e, ripetiamo, se non è già titolare di pensione di vecchiaia. L'assegno di cura è per situazioni riconducibili a demenza, Alzheimer e simili.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, ho 39 anni e sono stato riconosciuto invalido (Percentuale: 67%) con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 34% al 73% (art. 2 e 13 L.118/71 e art. 9 DL 509/88) e portatore di handicap art. 3 comma 1 (con visita di controllo solo per la L 104/92 nel 2018). Sono un lavoratore dipendente (bancario). Ad oggi ho 11 anni di anzianità lavorativa, di contributi versati e vorrei sapere se ho diritto all' assegno ordinario di invalidità.
Grazie anticipatamente per la disponibilità
Francesco

Christian Citton ha detto...

Detta così e coi numeri che riporta, sì. Però rilegga l'articolo e verifichi i requisiti perchè ci sono alcune specificazioni importanti, spiegate appunto nell'articolo.

Leo ha detto...

Salve, io ho 34 anni e sono dipendente dal 1999 presso una ditta, mi è stata riconosciuta invalidità al 67% con riduzione delle capacità lavorative, sono sposato e il mio reddito annuo sommato a quello di mia moglie resta nella fascia r1. Ho diritto all'assegno? A quanto potrebbe ammontare indicativamente? Grazie per la vostra attenzione.

Christian Citton ha detto...

La pregherei di leggere l'articolo, ci sono tutte le indicazioni che le servono.

Anonimo ha detto...

saluti volevo sapere il minimo che intende l inps . ufficialmente quanto è ?, penso considerano il lordo .

Anonimo ha detto...

Salve, mi sono informato più volte per avere l assegno ordinario di invalidità ma mi è stato detto che non rientrò nei parametri. Sono invalido al 67% e ho quasi 25 anni di contributi, sono disoccupato da 3 anni e ho un i se pari a 0. Nei requisiti chiedono dal giorno della domanda negli ultimi 5 anni di avere 3 anni di contributi. Purtroppo io sono disoccupato da 3 anni e gli ultimi 2 anni della mia vita lavorativa ho avuto la partita Iva e non ho versato i contributi. Mi confermate che sono fuori dai parametri per fare la domanda ? Sono più di 2 anni che mi mangionil fegato perché una persona come me invalida al 67% con 25 anni di contributi non abbia diritto a niente perché negli ultimi 5 anni non ha versato almeno 3 anni di contributi. Mi sento veramente preso per il culto e lasciato per strada dopo aver lavorato 25 anni.

Christian Citton ha detto...

I requisiti per avere l'assegno ordinario di invalidità sono puntualmente descritti nell'articolo, tra cui quello che le contestano.

Unknown ha detto...

Buongiorno io percepisco la pensione IO dal marzo 2014 e giorni fa mi è arrivata la convocazione per presentarmi a visita il 20 febbraio. La mia domanda è questa: siccome mi trovo fuori dalla mia Regione per motivi di lavoro posso chiedere il rinvio della visita?  E se mi accettassero di spostare la visita la pensione mi viene bloccata o continuano a versarla? Grazie Fabi

Christian Citton ha detto...

Per questioni meramente tecniche e burocratiche si deve chiedere direttamente all'INPS o comunque dove si fa la visita, non possiamo certo sostituirci a loro.

Anonimo ha detto...

Buongiorno.
Sono un lavoratore dipendente di un'azienda privata.Vorrei gentilmente sapere se l'assegno di invalidità eventualmente percepito, deve essere dichiarato come reddito ai fini IRPEF. Cioè, se oltre alle decurtazioni previste, esso si somma al reddito da lavoro dipendente.
Grazie

Christian Citton ha detto...

L'assegno ordinario di invalidità NON è un reddito esente da Irpef, su si esso si pagano le tasse. D'altra parte se lei è un lavoratore dipendente, l'INPS glielo riporterà comunque nella dichiarazione unica.

Roby ha detto...

Buon giorno ho 62 anni percepisco l'assegno I.O ,purtroppo per motivi di saluti devo abbandonare il lavoro ,la mia domanda è non avendo più il reddito da lavoro la trattenuta IRPEF sull'assegno netto viene sempre tolta ?

Christian Citton ha detto...

Non ho capito la domanda, mi scusi. Comunque l'assegno ordinario di invalidità rientra tra i redditi tassati, non importa se ce ne siano altri o meno, poi si fa il calcolo con tutti quelli tassabili.

Anonimo ha detto...

Salve, mi è stata riconosciuta un'invalidità del 70% per disturbo bipolare con attacchi di panico, attualmente lavoro in un call center di assistenza clienti, ho i requisiti riguardo ai contributi, ma questa parte non mi fa ben sperare "si deve far riferimento alle capacità di lavoro in occupazione confacenti alle attitudini specifiche dell'assicurato", visti la mia patologia e il mio lavoro posso sperare di ottenere l'assegno ordinario d'invalidità o sarebbe tempo sprecato fare la richiesta?
Grazie in anticipo per la risposta

Christian Citton ha detto...

Purtroppo non possiamo risponderle, una simile valutazione è una questione di competenza esclusiva dei medici e dell'INPS, ci spiace.

Roby ha detto...

Buon giorno vuole chiedere l'assegno di inabilità totale rientra anche lui tra i redditi tassati come l'assegno ordinario ? Grazie per la sua disponibilità

Christian Citton ha detto...

"Assegno di inabilità totale" è un termine che non esiste: se lei intende la pensione di inabilità totale allora sì, è tassabile perchè dipende dai contributi versati ed è quindi di natura previdenziale, se intende invece la pensione di invalidità o inabilità civile allora non è tassabile perchè non dipende dai contributi.

Roby ha detto...

Buon giorno sono titolare di assegno ordinario IO ,la mia domanda è:non avendo alcun reddito di lavoro ,viene sempre detratta la quota non cumulabile con redditi sull'assegno ordinario?oppure no ? In attesa la ringrazio.

Christian Citton ha detto...

Non capisco la sua domanda: se non ha un reddito la lavoro è ovvio che non ci sia la riduzione prevista per chi ha anche un reddito da lavoro che porta il totale "reddito da lavoro + assegno ordinario di invalidità" oltre le soglie indicate.

Anonimo ha detto...

Salve, ho invalidità civile pari al 67%. Sono lavoratrice dipendente dal 2003. Che significa "si deve far riferimento alle capacità di lavoro in occupazione confacenti alle attitudini specifiche dell'assicurato"? All'atto della domanda l'INPS richiederà visita medica per valutare il grado di invalidità che potrebbe essere diverso da quello riconosciuto come invalidità civile? Cioè, svolgendo attività lavorativa compatibile con la mia menomazione fisica non ho diritto all'assegno? Grazie.

Christian Citton ha detto...

Esattamente come dice lei nella seconda domanda. In altre parole, c'è anche una valutazione delle possibilità lavorative anche con l'invalidità accertata, in base al tipo di lavoro svolto.

Mimosa ha detto...

Salve,volevo chiederle se l'assegno di invalidità permanente va in qualche modo a decurtato quello che sarà l'importo della pensione di vecchiaia.

Christian Citton ha detto...

Non c'è una decurtazione: però se ci sono anni in cui si prende l'assegno ordinario di invalidità ma non si lavora, questi anni non lavorati non danno contributi. Comunque siccome l'assegno ordinario di invalidità diventa automaticamente pensione di vecchiaia quando scatta l'età, c'è comunque una "salvaguardia": l'importo della pensione non può essere inferiore all'assegno ordinario di invalidità, quindi se per i calcoli fosse più basso verrebbe comunque alzato a tale livello.

Anonimo ha detto...

Salve,mio padre ha 58 anni e 37 anni di contributi e lavora nel settore agricolo,rientra nei parametri sopra esposti e nell'ultimo anno e mezzo ha subito 3 operazioni ovvero riallineamento vertebrale l4 l5,protesi ginocchio destro e sinistro,inoltre soffre di ipertensione arteriosa e ha anche una bronchite cronica secondo lei ha possibilità di ottenere l'assegno ordinario di invalidità?

Christian Citton ha detto...

Solo un medico può dare una risposta alla sua domanda, non sono a conoscenza dei criteri medici di determinazione della percentuale di invalidità.

Anonimo ha detto...

Salve vorrei sapere io sono un dipendente privato sono stato operato due volte di ernia cervicale. E soffro di ansia e depressione negli ultimi cinque anni xo sono stato in mobilita x un paio d anni ho il diritto alla invalidità ordinaria o xdo solo tempo grazie

Christian Citton ha detto...

Come ribadito più volte nei commenti e come appare ovvio, solo una commissione medica può decidere in merito all'effettivo grado di invalidità derivante da problemi psico-fisici del richiedente: noi non siamo medici e dunque non abbiamo le capacità nè tanto meno il diritto di poter dare informazioni simili

Possiamo solo dirle che se negli ultimi 5 anni ha almeno 3 anni di contributi versati, per quel che riguarda questo requisiti è a posto.

Sinceramente, il tempo lo sta perdendo nel non fare la domanda: la commissione medica valuterà il suo caso e se ha problemi psico-fisici di una certa gravità (secondo la loro interpretazione ovviamente) le daranno il grado di invalidità necessario per l'assegno ordinario di invalidità, ma più aspetta e più è probabile che scada il requisito dei 3 anni di contributi negli ultimi 5 anni.

Anonimo ha detto...

Salve sono un dipendente privato soffro di disturbi di ansia e depressione.sono andato dal psichiatra del ASL e mi ha dichiarato affetto da sindrome ansiosa fobica e depressione grave.posso richiedere l invalidità ordinaria grazie anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

Per l'ennesima volta ribadiamo che non siamo medici e non possiamo fornire una risposta a questa domanda ("soffro di XXX, posso avere l'invalidità?"). A decidere è la commissione medica: solo facendo domanda può avere la risposta definitiva, eventualmente può chiedere un parere al suo medico.

Alfredo Chiodo ha detto...

Da 6anni percepisco l'assegno ordinario essendo invalido all'85/100 ora lo sono al 70/100 ho 36anni di contributi,mi spetta ancora? Grazie

Christian Citton ha detto...

In teoria sì perchè sono necessari almeno i 2/3 di invalidità, ovvero 66/100, ma solo la commissione medica ha il parere definitivo.

Anonimo ha detto...

Quanto mi spetta con 16 anni di contributi pieni ho 38 anni

Christian Citton ha detto...

Impossibile rispondere, i dati sono del tutto insufficienti. Ma anche indicandoci il grado di invalidità, non si può rispondere lo stesso: come spiegato nell'articolo - che la invitiamo a leggere - ci sono anche altri elementi da considerare.

Anonimo ha detto...

Buona giornata Cristian, un suo parere, Sono un lavoratore invalido oramai ex e percepisco un assegno di invalidità dal 2002 oramai definitivo(Assegno ordinario di invalidità). Dal primo gennaio 2017 sono a casa dato che la mia azienda come tante altre si è trasferita al estero e noi ultra 50 enni per di più invalidi siamo a casa. Sono Acromegalico con un invalidità superiore al 75%. Tramite padronato ho fatto domanda non lavorando più di revisione del assegno per motivi redittuali e relativo supplemento.Vorrei sapere per cortesia se secondo la sua esperienza, sarà accettata senza problemi o mi devo aspettare sorprese, dato che nel 2010 sono dovuto andare in causa contro l'INPS per la 3 e definitiva conferma del assegno...causa poi vinta con condanna del ente a pagare arretrati e spese processuali.Ho 37 anni di contributi e 53 anni d'età. Ora la pratica è in lavorazione in prima istanza dal 4 aprile 2017...Mi sa dire pressappoco la tempistica di risposta e la speranza di una loro accetazzione, grazie della sua utile e alta professionalità.
Paolo

Christian Citton ha detto...

Purtroppo è una domanda a cui non è possibile rispondere: non è questione di esperienze perchè ogni caso può fare storia a sè, come i suoi precedenti dimostrano.
Noi de ilportafoglio.info possiamo solo fornire chiarimenti su regolamenti e norme, eventualmente dare consigli e opinioni quando vengono poste domande con precisi dati su situazioni particolari "borderline", ma quando si tratta di situazioni come la sua - ovvero che, seppur con i pochi dati che ci fornisce, che in fondo sarebbero quelli sufficienti, appaiono casi consueti - non siamo in grado, ovviamente, di poter dire cosa decideranno l'INPS o gli altri enti e/o se ci saranno imprevisti burocratici.
In ogni caso la tempistica per un risposta dovrebbe essere non oltre i 60 giorni.

Anonimo ha detto...

lavoro nel privato, percepisco un assegno d'invalidità IO, e sto ancora lavorando, in passato sono stato sia mobilità che in cassa integrazione. Quando sono stato in mobilità ho scelto di percepire l'assegno anzichè la mobilità, mentre quando sono stato in cassa integrazione parziale ho percepito sia l'assegno che l'importo della cassa integrazione. Non so se erano cumulabili i due importi? ora con la Naspi no. Volevo, appunto sapere se esisteva anche allora la non cumulabilità.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Non ci sono problemi di cumulo tra cassa integrazione e assegno ordinario di invalidità: la cassa è considerata come stipendio in quanto pagata dall'azienda, invece l'indennità di disoccupazione chiaramente no.

Mario ha detto...

Salve Christian , e grazie a nome di tutti della Sua disponibilità.
Ho 59 anni , e 40 anni di contributi da lavoro dipendente ,più 4 mesi di gestione separata. Rientro nella categoria lavoratori precoci , avendo 1 anno e mezzo di contributi prima del 19 ° anno di età. Ho il 75 % di invalidità civile , e percepisco l assegno ordinario di invalidità da un anno circa. Continuo a lavorare , anche se part time di circa 4 ore al giorno per un totale di 21 ore settimanali.
chiedo : Il prossimo anno , raggiunti a maggio i 41 anni di contribuzione , posso fare la domanda per il pensionamento anticipato 41 appena sfornato dal governo ?
il patronato non mi da ancora risposte certe , dicendo che bisogna aspettare i decreti attuativi .. Grazie per eventuale risposta.

Christian Citton ha detto...

Salve
I decreti attuativi sono stati firmati pochi giorni fa, dunque le regole sono ormai definitive. Abbiamo aggiornato questa guida sulla pensione a Quota 41 per i precoci dove trova tutti i dettagli per i requisiti. In particolare, per i lavoratori precoci invalidi è richiesta una percentuale di invalidità di almeno il 74%, per quel che riguarda questo requisito lei rientra.

Christian Citton ha detto...

Tra l'altro, siccome anche per la Quota 41 vale il cumulo gratuito dei contributi (novità di quest'anno), verifichi se quei 4 mesi di gestione separata Le tornano buoni (specifico che non valgono i contributi nelle casse dei professionisti), così ora Le mancherebbero 6 mesi. Si faccia assistere da un Caf, da un patronato o da un professionista abilitato: se infatti Lei avesse, ad oggi 26 maggio 2017, "40 anni di contributi da lavoro dipendente + 4 mesi di gestione separata", allora i 41 anni di contributi sarebbero raggiunti a novembre: la domanda per Quota 41 andrebbe fatta dunque quest'anno, entro il 15 luglio.
Ribadisco di farsi seguire da professionisti specializzati in previdenza, Caf o patronato, perchè si tratta di cose nuove e che vanno verificate analizzando nel dettaglio la sua posizione contributiva.

Mario ha detto...

Grazie per la risposta. Il mio dubbio ,e quello del patronato , riguarda solo il fatto che percepisco assegno di invalidità ordinario, da un anno .
Con la vecchia regola , non si poteva chiedere pensionamento anticipato prima della scadenza dell AOI .. ovvero l 'AOI si tramutava solo nella pensione di vecchiaia....
MARIO. Pesaro

Unknown ha detto...

Buongiorno. Sono un disoccupato di 54 anni, appenna terminato il regime di naspi. dallo scorso anno mi è stato riconousciuto l'assegno ordinario di invalidità, e mi fu detto che lo avrei riscosso nel caso fossi tornato a lavorare o quando fosse scaduto il regime di Naspi. Tempo fa, quando chiesi all'Inps la ricostituzione dell'assegno di invalidità poichè si erano dimenticati di calcolare alcuni contributi versati molti anni fa, mi dissero che l'assegno di invalidità che veniva regolarmente versato in "cassa sede" (appunto perchè ero in regime di naspi) mi sarebbe stato versato a titolo di arretrato per tutti i mesi che avevo percepito il contributo di disoccupazione. Ora che il regime naspi è terminato mi dicono che posso riscuotere solo la mensilità e non tutti i mesi versati in cassa sede Inps. L'importo degli assegni di invalidità, tra l'altro è presente anche sul CUD inviatomi dall'Inps. Come devo fare? la richiesta degli arretrati deve essere presentata tramite Caf?

Christian Citton ha detto...

In realtà non ci risulta che sia possibile percepire gli arretrati dell'assegno ordinario di invalidità relativi al periodo in cui è presa l'indennità di disoccupazione: i due trattamenti sono incompatibili e l'interessato ha la facoltà di scegliere quello che preferisce (verosimilmente quello più sostanzioso, ma possono ovviamente esserci altri elementi da valutare oltre all'importo netto). La circolare INPS 138 del 26 ottobre 2011 lo specifica, aggiungendo che chi diventa titolare di assegno ordinario di invalidità durante il percepimento della disoccupazione deve dichiarare entro 60 giorni dall'accoglimento della domanda di assegno di invalidità quale dei due vuole prendere, altrimenti l’importo dell’indennità di disoccupazione corrisposto diventa non dovuto e deve essere oggetto di compensazione/recupero sui pagamenti relativi all’assegno di invalidità.

Giovanni ha detto...

Buonasera, ho un'invalida pari a 74% e portatore di handicap, da un anno percepisco la naspi, ma alle spalle ho circa 8 anni di contributi non continuativi, nel senso che non ho lavorato tutti i dodici mesi. Facendo un calcolo attraverso il portale dell'inps ho 360 settimale di contributi totali. Posso chiedere l'assegno ordinario di invalida dato che sono attualmente disoccupato? Grazie

Christian Citton ha detto...

La risposta alla sua domanda è semplicemente nell'articolo: se rispetta tutti i requisiti e se la sua invalidità viene riconosciuta come idonea a garantirle il diritto all'assegno, le verrà dato. In tal caso perderà il diritto alla Naspi.

Christian Citton ha detto...

No perchè supera la soglia di reddito, comunque verifichi leggendo l'articolo.

Anonimo ha detto...

Per anonimo, certo che può richiederlo sal soglia del reddito in questo caso non c'entra niente.

Anonimo ha detto...

Claudio
Buongiorno.
Io ricevo assegno ordinario di invalidità Inps. Sono invalido 100% e agente di commercio in attività. Secondo lei posso richiedere a Enasarco la pensione di invalidità? Leggendo il testo del regolamento sembrerebbe di sì. Ho chiesto delucidazioni via mail all'ente e mi hanno risposto copiando il regolamento...
Grazie mille

Christian Citton ha detto...

Non capisco la sua richiesta: già prende l'assegno di invalidità dall'Inps, la pensione di invalidità è un'altra cosa.

Anonimo ha detto...

Per quando riguarda ai dipendenti pubblici: htt://www.nextquotidiano.it/aoi-assegno-ordinario-invalidità/ dove riporta che anche i dipendenti pubblici hanno diritto a tale assegno di invalidità. Datato giovedi 31 agosto 2017.

Christian Citton ha detto...

Assolutamente no, la invito a informarsi meglio.
Come già spiegato i dipendenti pubblici hanno diritto ad una diversa forma previdenziale: la pensione da inabilita' assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro oppure alla pensione di inabilità (legge 222 del 1984). L'assegno ordinario di invalidità è solo per i lavoratori del settore privato, come anche spiegato in questa pagina del sito specializzato pensionioggi.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, io percepisco l'assegno ordinario di invalidità dal 2006, e lavoro in un azienda privata.Se dovessi passare ad un ente pubblico l'INPS mi dice che l'assegno verrà comunque mantenuto nella stessa forma e con le stesse modalità precedentemente utilizzate.

Anonimo ha detto...

Buongiorno prendo assegno di invalidità civile di 279€ e riinizio a lavorare con uun reddito presunto annuo di 7200€...mi verrà tolto completamente l'assegno di invalidità?

Christian Citton ha detto...

No: come scritto nell'articolo, c'è una riduzione del 25% o del 50% dell'AOI in base al reddito che viene maturato con il lavoro sommato a quello dell'AOI stesso.

Anonimo ha detto...

Buongiorno volevo sapere con l'invalidità del 90% x con epatite cronica HCV correlata ,cardiopatia ischemica,in esiti quadruplice bpac,angioplastica e stent su cdx , esiti di polio arto inf. sinistro,iperteso,pregressa subocl cusione intestinale,se ho diritto all'assegno ordinario di invalidità con 30 anni di lavoro ed attualmente ancora lavoro .grazie Pino.


Anonimo ha detto...

Salve,avendo rinunciato alla pensione IOART causa NASPI gradirei sapere se al termine della NASPI mi verrano erogati gli arretrati IOART non percepiti durante la NASPI.
Grazie

Christian Citton ha detto...

1) Come detto molte volte ad altre domande coma la sua: non possiamo fornire una risposta perchè non siamo medici, solo la commissione medica può valutare la situazione. Certo che con quello che dichiara di avere è estremamente probabile di sì... ma faccia domanda per la visita, non costa nulla.
2) No, una cosa esclude l'altra: se si potessero avere gli arretrati, non avrebbe senso imporre la scelta.

Anonimo ha detto...

Buongiorno percepisco l.assegno invalidita'ordinaria con scadenza marzo 2018 volevo sapere dato che a fine anno 2017 ho 41 anni di contributi e tutti i requisiti di pensionata precoci se posso andare in pensione a fine 2017. Grazie

Christian Citton ha detto...

Se ha già verificato di avere "41 anni di contributi e tutti i requisiti" allora la domanda va fatta entro precise date, in questa guida alla pensione con Quota 41 per i precoci trova tutte le indicazioni aggiornate.

Unknown ha detto...

Quindi non avendo nessun contributo Ed iscrivendosi ai coltivatori diretti in questo momento , frà 5 anni si potrebbe richiedere assegno ordinario! Avendo sempre i due terzi di invalidità intendo.

Christian Citton ha detto...

Esattamente

Anonimo ha detto...

Salve vorrei sapere perché mi avete tolto la pensione .posso capire quella ordinaria .ma no l'invalidità civile oltre tutto o il 100% e non doveva essere toccata

Christian Citton ha detto...

Lo deve chiedere all'INPS, mica a noi de ilportafoglio.info che siamo un solamente sito di informazione. Poi scusi, senza indicare il suo nome e senza dare alcun dato sulla sua situazione, neanche il Presidente della Repubblica potrebbe aiutarla.

Anonimo ha detto...

Salve Cristian io ho un invalidita del 67 per 100 cronica dal 2006 più portatore di handicap legge 104 art 3 comma 3 ...Nel 2012 ho fatto la richiesta di 104 accettata ...Non ho mai fatto l aggravamento del invalidita... ( Anche se i medici me l anno consigliato .. ma secondo me non mi cambia nulla avere il 67 per 100 ho 80 per 100 .....) Ad oggi io lavoro ho 15 anni di contributi versati...Vorrei richiedere la assegno di invalidita ( IO ) Mi spetterebbe ? Dovrebbero darmi gli arretrati dal 2006 ? Ho dal momento che mi viene accettata la domanda ??? Grazie per la risposta...

Christian Citton ha detto...

Niente arretrati. E comunque dal 67% all'80% o più le cose potrebbero cambiare, in ogni caso è la commissione medica che decide in merito.

Anonimo ha detto...

Buonasera,mi hanno riconosciuto l assegno ordinario di invalidità,e la pensione di invalidità civile 75 %.mi hanno detto che dovrei sceglierne una,io ho scelto l aoi.da premettere che sono un artigiano.Mi hanno fissato la visita a due anni,ora vorrei capire,quando ci sarà la visita,ci sarà il rinnovo della pensione,e quindi ci dovranno essere i requisiti dei tre anni di contributi nell ultimo quinquennio,oppure questo requisito ci dovrà essere l anno successivo,alla scadenza dei tre anni che mi hanno approvato l aoi?poi vorrei sapere se per caso i requisiti amministrativi dovranno sussistere anche dopo i tre anni oppure no?in base ai miei contributi,avevo diritto a 473,00 euro di pensione,ma me l hanno integrata al minimo,avrei diritto anche alle detrazioni e assegni?scordavo,ho 48 anni e 24 di contributi.Grazie anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

Non capisco bene i termini della sua domanda: prima parla di assegno perchè ha deciso di prendere l'AOI, poi parla di rinnovo pensione, di integrazione al minimo della pensione ecc... Comunque pensione di invalidità e assegno di invalidità seguono i loro requisiti in modo indipendente, al momento della visita dovrà vedere quali requisiti starà rispettando e cosa potrà prendere, se potrà scegliere.

Hermes ha detto...

“Al compimento dell’età pensionabile, e in presenza di tutti i requisiti, l’assegno ordinario di invalidità è trasformato d’ufficio in pensione di vecchiaia. “ Com’è da intendere quindi?

Christian Citton ha detto...

Che quando si raggiunge l'età per la pensione di vecchiaia e si ha il minimo richiesto di contributi, l'assegno ordinario di invalidità diventa pensione di vecchiaia.

Hermes ha detto...

Diceva in un suo precedente commento di risposta: “Blogger Christian Citton ha detto...
Se intende "assegno ordinario di invalidità", le verrà tolto ed avrà solo la pensione di vecchiaia in base ai contributi versati. Se la pensione sarà sotto l'importo della minima, potrà eventualmente chiedere l'integrazione al minimo INPS.” quindi l’AOI SI trasforma in pensione in che senso? O viene tolto o si trasforma? Il quesito è: durante la vita lavorativa percepisco reddito da lavoro dipendente e AOI. Al raggiungimento dei requisiti per la pensione che succede? Percepisco solo la pensione da lavoro dipendente? Percepirò anche l’AOI trasformato in pensione? Oppure solo una delle due? Confido in una maggiore mia chiarezza. Grazie mille!

Christian Citton ha detto...

Si trasforma, diventa... ovvero non si prende più l'assegno ma solo la pensione secondo i requisiti raggiunti.

Unknown ha detto...

Salve,
ho 50 anni e sono invalido civile al 100% per fibrosi cistica.
Lavoro presso le ferrovie dello stato e mi occupavo di manutenzione, ma ora con il peggioramento delle mie condizioni posso svolgere solo lavori di ufficio in quanto non posso più fare notti, reperibilità ecc.
Posso con i miei requisiti chiedere AOI ?
grazie

Christian Citton ha detto...

Sì se ha almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 negli ultimi 5 anni, e se non è lavoratore pubblico (per i lavoratori pubblici la disciplina è diversa che per i lavoratori del settore privato).

Blixante ha detto...

Buongiorno,
nel 2012 mi viene riconosciuto l'assegno ordinario d'invalidità (fino al 2015 rimarrò dipendete privata)
Richiedo il rinnovo dell'assegno per altri 3 anni e mi viene accordato.
Quando chiedo il rinnovo non sono ancora assunta nella pubblica amministrazione.
Dopo pochi mesi vengo assunta presso una pubblica amministrazione grazie alla legge 68.
Comunico all'INPS e al Comune che percepisco l'assegno d'invalidità.
La risposta del Comune è stata che se l'INPS ritiene di erogare un assegno loro certo non possono fare nulla.
La risposta dell'INPS è stata "A noi non interessa dove lavora, se ci sono delle detrazioni le farà il suo nuovo datore di lavoro".

Ora la mia domanda è questa io ho acquisito il diritto all'assegno quando avevo i requisiti previsti dalla legge, e all'atto della richiesta di riconferma avevo ancora invariata la mia situazione, è possibile che sia per questo che io ancora oggi pur lavorando al comune ricevo ancora l'assegno di invalidità?

Grazie mille in anticipo

Christian Citton ha detto...

In merito al suo caso specifico non so che risponderle, se non che tra il funzionario del Comune e quello dell'INPS che ha sentito c'è stato un rimpallo di responsabilità che, come è ovvio, non le è stato per nulla utile... Onestamente io le dico: non so cosa accade nel suo caso, cioè di assunzione presso la PA avendo in corso l'assegno di invalidità, quindi le consiglio di informarsi ancora tramite CAF o all'INPS ma sentendo altri funzionari.
Per informazione in più le aggiungo che la pensione di inabilità può essere erogata anche ai dipendenti pubblici, ma non l'assegno di invalidità, come regolato dalla legge 222-1984. I dipendenti pubblici possono ottenere l'inabilità assoluta e permanente alla mansione, oppure l'inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro, oppure l'inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa.

Blixante ha detto...

La ringrazio per la celere e chiara risposta. Andrò sicuramente ancora in un CAF o all'INPS, dubito seriamente di trovare una risposta univoca. La legge detta i requisiti per l'assegno ordinario di invalidità, ma non c'è nessun passaggio nella legge (a meno che io non me lo sia perso) dove norma la decadenza di requisiti. Se non nella percentuale di inabilità lavorativa. Una norma deve normare tutto, ma credo che nel mio caso (raro se non rarissimo) ci sia una lacuna, insomma non è stato pensato dal legislatore. Pensa abbia senso la mia riflessione? Comunque vi farò sapere come andrà a finire, perché è ovvio che il rischio sia quello di aver percepito per anni un assegno che non mi sarebbe spettato. Se dovessi ricevere tale comunicazione faro ricorso senza dubbio, proprio perché non credo sia normato in modo cristallino. Poiché tutto ciò che non è normato e libero. Grazie ancora.

Christian Citton ha detto...

Si informi anche presso i sindacati presenti dove lavora, avranno di certo presso i loro patronati informazioni che potranno esserle utili.

Unknown ha detto...

buongiorno volevo sapere gentilmente se un lavoratore privato puo accedere alla pensione io...il patronato mi dice che chi a lavorato nel pubblico nei anni precedenti non rientra ..volevo sapere se e cosi effettivamente... ringrazio anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

Devono valere i requisiti di contributi indicati nell'articolo: siccome l'AOI non è per i dipendenti pubblici, i periodi lavorati nella PA non vanno considerati.

Anonimo ha detto...

salve CHRISTIAN,volevo chiederle,io nel febbraio 2014 ho fatto domanda di assegno ordinario con tutti i requisiti ok,sono un miastenico,invalido al 75%,presentata la domanda all inps e chiamato a visita mi viene bocciata con la causa di essere in stato giovanile(assurda la legge dell inps)cosi faccio subito ricorso,dopo anni di scartofie ecc ecc con il mio avvocato mi chiamano a visita CTU a marzo 2018 con relativo esito positivo della ctu,quindi ricorso vinto contro l inps,ora dovro solo aspettare che il giudice faccia la sua parte e prendere arretrati ed assegno mensile!!!!!!ora vorrei sapere,essendo passati i primi 3 anni cioe da febbraio 2014 a febbraio 2017,ed arrivati al 2018 che sarebbe gia il secondo triennio per l assegno ordinari,dovro fare solo l ultima visita nel 2020 per avere la possibilita che l assegno diventi effettivo?oppure troveranno qualcosa come sempre per non dare cio che tocca alla gente affetta da varie patologie?la ringrazio anticipatamente!!saluti

Christian Citton ha detto...

Non posso sapere se, quando sarà il momento, "troveranno qualcosa" che non va nella sua posizione. Il diritto all'AOI permanente scatta dopo la terza conferma, questa è una certezza.

Antonio ha detto...

Salve,volevo per piacere domandarle una cosa visto che il vostro sito ho visto che tratta questi argomenti.
Dunque io sono titolare di assegno ordinario di invalidità dal settembre 2016 e disoccupato.
Sarebbe di circa 395 euro,però essendo basso è stato sin da allora integrato al minimo.
501,88 nel 2016 e nel 2017,e 507,43 in questo 2018.
Nel Novembre dell'anno scorso però è accaduto un fatto nuovo.
La ditta che mi aveva lasciato a casa nel 2015 non mi aveva pagato il TFR perchè fallita.
Così io e gli altri ci eravamo rivolti al fondo di garanzia dell'INPS.
Che appunto nel Novembre 2017 ci ha pagato quanto dovuto.
Per me circa 11.000 euro.
Il mio dubbio è:
questi 11.000 fanno reddito anche solo per l'integrazione ?
Cioè non è che questi 11.000 euro percepiti mi fanno perdere anche solo l'integrazione al minimo ?
I vari siti web non sono chiari purtroppo.

Saluti e grazie.

Christian Citton ha detto...

La ringraziamo per la domanda perché ci è da input per chiarire questo punto, che nell'articolo in effetti abbiamo solo accennato senza le dovute spiegazioni.
Comunque no, il TFR non rientra nel calcolo del reddito per l'integrazione al minimo INPS.

Antonio ha detto...

La ringrazio molto della risposta.

Anonimo ha detto...

buongiorno e grazie anticipatamente.sono titolare di assegno ordinario di inabilità da luglio 2017 già chiamata a revisione con riconferma.Perdendo il lavoro sarò nella posizione di chiedere la naspi e di scegliere quella che mi conviene come cifra erogata ma mi è stato detto che optare per la naspi mette in discussione l'assegno....rischio che al termine della naspi nn mi venga più erogato?io avevo capito che la pratica era fattibile fermo restando che logicamente percepirei solo i mesi restanti fino alla prossima revisione

Christian Citton ha detto...

Optare per l'indennità di disoccupazione non mette in discussione l'assegno ordinario di invalidità "d'ufficio, permanentemente": ovviamente non lo si percepisce quando si prende la Naspi, poi va richiesto di nuovo al termine della Naspi, in questo caso occorre però che siano verificati ancora i requisiti temporali e contributivi (quelli indicati nell'articolo), presupponendo che ovviamente siano ancora presenti i motivi psico-fisici che portano all'invalidità.

Anonimo ha detto...

salve CHRISTIAN ,finalmente e uscita la sentenza del giudice un mese fa dove ho vinto il ricorso per l assegno ordinario dopo 4 anni di attesa,abbiamo anche comunicato il mio iban su cui versare gli arretrati e l assegno mensilmente,ora volevo chiederle quanto tempo passa prima che l inps versi cio che mi spetta?grazie

Aldo ha detto...

Buonasera, io ho un assegno ordinario di invalidità dal 2007 con invalidità al 100% e dal 2008 sono dipendente di un ente pubblico. Avendo iniziato a lavorare quando avevo 15 anni nel 1979 pensavo di poter essere in dirittura per poter accedere alla pensione di vecchiaia (il prossimo anno avrò quasi 40 anni di versamenti contributivi), ed invece.... ahimè mi hanno detto che utilizzando i contributi per l'assegno ordinario di invalidità, devo maturare almeno 20 anni di contributi ed avere l'età pensionabile. Questo significa che dovrò ancora attendere molti anni (almeno 14) per avere 68 anni di età. Ma è normale che un invalido al 100% debba lavorare, anno più o anno meno, per 55 anni? Non credo che fisicamente potrò farcela....
A questo proposito mi farebbe piacere sapere nel caso decidessi di lasciare il lavoro cosa succederebbe. Continuerò a percepire l'assegno ordinario di invalidità? Fino ad oggi in 10 anni di versamenti non ho mai chiesto che fosse rivalutato. Se lasciassi il lavoro potrei chiedere che vengano conteggiati i contributi versati in questi ultimi anni? Grazie per la risposta.

Christian Citton ha detto...

1) Purtroppo (o per fortuna) non possiamo rispondere per quel che riguarda le tempistiche dell'Inps per ogni singola pratica. Comunque in genere il tempo massimo per legge è 60 giorni.

2) Se lei è dipendente pubblico allora sottostà alle particolari norme della Pubblica Amministrazione, che sono diverse sotto vari aspetti rispetto a quelle per il settore privato, e che non prevedono l'assegno ordinario di invalidità su spiegato che è appunto quello per i lavoratori del settore privato. La prego quindi di riformulare la sua domanda perchè non capisco in che ambito siamo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,volevo semplicemente chiedere se l'assegno Categoria IO - 002 ,e' soggetto ad irpef o esente? dal 2015 al 2017 sul mio assegno non c'erano trattenute IRPEF;nel 2018 mi e' stato rinnovato l'assegno IO (disposto presso cassa sede,in quanto ho optato per la mobilita') e vedo sul sito INPS ,gli arretrati (501.22 x 6 mesi = € 3007.32 meno 15 € di contributo asociativo patronato - € 0.06 contributo ex onpi - € 576.39 TRATTENUTE IRPEF
TOTALE € 2415.87
Grazie

Christian Citton ha detto...

Sì, l'assegno ordinario di invalidità è soggetto a Irpef. Lo abbiamo scritto in risposta a un commento più sopra ma effettivamente non lo abbiamo specificato nell'articolo, che ora aggiorniamo. Grazie per la domanda.

Lino ha detto...

Buongiorno,
scusi per il disturbo e per la domanda forse un po complessa.
Mia moglie a Dicembre 2014 dopo 39 anni e 5 mesi di contributi ha avuto problemi cardiaci (insufficienza valvola mitralica) di cui l' INPS gli ha riconosciuto inabilità a meno di un terzo per le mansioni che ricopriva con 46% di invalidità,riconoscendogli assegno ordinario IO di 1.099€ al mese. Il 31/03/2016 è stata licenziata per giusta causa,e il 28/04/2016 ha optando per la NASPI. Adesso ha finito la NASPI chiedendola riattivazione dell' assegno ordinario IO di cui l' INPS la richiamata per revisione riconoscendogli aggravamento al 70%. Volevo cortesemente chiederle, avendo adesso 41 anni e 5 mesi di contributi (di cui 2 figurativi) è normale che l' INPS gli versa assegno ordinario IO di 1.024€? Premetto che quando lavorava percepiva 1.370,00€, per questo le chiedo se giusto oppure potrebbe esserci un' errore da parte dell' INPS?
Ringrazio anticipatamente e spero in una sua risposta in merito.
Grazie
Lino

Christian Citton ha detto...

Nessun disturbo sig. Lino, anzi grazie per la sua gentile domanda.
Presumo che possa effettivamente trattarsi di un errore di calcolo: con una percentuale maggiore di invalidità e con un più contributi (anche i figurativi vanno pienamente conteggiati) non dovrebbe esserci una riduzione dell'importo. L'assegno ordinario di invalidità è compatibile con altri redditi provenienti da lavoro, ma comportando una riduzione: se sua moglie svolge qualche attività retribuita il motivo è questo.

Lino ha detto...

Buongiorno Sig. Citton,
La ringrazio per la risposta, mi scusi ma avevo omesso di scrivere che mia moglie da quando è stata licenziata (per motivi riportati nella mia precedente discussione) andando in NASPI non ha più lavorato in quanto non ha più trovato lavoro, avendo 57 anni e 70% di invalidità (insufficienza valvola mitralica, diabete mellito II e CPAP per apnea notturna).
La ringrazio anticipatamente per eventuale ulteriore risposta.
Grazie
Lino

Christian Citton ha detto...

Allora le consiglio di chiedere una verifica all'Inps in merito al calcolo dell'importo dell'AOI.

Lino ha detto...

Buongiorno Sig. Christian,
la ringrazio per la risposta, mi attiverò su quanto da lei consigliatomi.
Grazie
Lino

Hermes ha detto...

Buonasera, se dovessi durante l’anno superare il limite di reddito oltre il quale viene operata una decurtazione dell’AOI come è più saggio comportarsi? La decurtazione scatta in automatico? Meglio comunicare subito all’inps In modo da non ritrovarsi magari dopo un anno il ricalcolo su importi precedenti eccessivi rispetto al dovuto? Mettiamo ad esempio che a settembre superi di 4 volte l’importo del “minimo inps” (26.390,52?= 507,51x4x13?) lo comunico subito all’inps?
Grazie
C.

Christian Citton ha detto...

Il limite è inteso come annuale: chi prende l'assegno ordinario di invalidità deve presentare all’Inps una dichiarazione reddituale dei redditi percepiti nello stesso anno per consentire la determinazione dell'eventuale riduzione. Altrimenti fa fede la dichiarazione dei redditi.

giuseppe ha detto...

Buongiorno,
due domande: ho vinto il ricorso giudiziario durato 3 anni per il riconoscimento dell'assegno ordinario di invalidità.
Il giudice ha condannato all'INPS a pagare le spese legali e a versare gli arretrati sin dalla data della richiesta, chiedo questo:
1) ci sono tempi max previsti per l'erogazione degli arretrati? Cosa dovrei fare adesso?
2) poichè essendo passati tre anni mi ritrovo praticamente a ridosso della scadenza per la richiesta del rinnovo triennale dell'assegno, come mi dovrei comportare?
Grazie infinite

Christian Citton ha detto...

Non possiamo rispondere per quel che riguarda procedure burocratiche, in particolar modo di origine giudiziale. Per la seconda domanda: dovrà fare la normale revisione e richiesta di conferma di AOI.

Lino ha detto...

Buongiorno,
mi scusi per la domanda, mia moglie quando lavorava percepiva come reddito annuale 26.400,00€. Il 7/12/2017 gli hanno riconosciuto (invalidità 70%)di cui essendo in NASPI come giusto che sia non ha percepito nulla riguardo assegno IO. Il 28/04/2018 ha finito la NASPI e solo a Maggio e Giugno ha percepito 1.058,00€ assegno ordinario IO riattivato in quanto sospeso in precedenza per la NASPI. Da Luglio 2018 non ha ancora percepito nulla riguardo assegno ordinario categoria IO invalidità 70% e 41 anni di contributi. L' INPS mi ha risposto che stanno facendo ancora i conteggi (non so di cosa)!!! (Sinceramente non capisco come fa l' INPS a lasciare persone senza una lira pur avendone diritto!!!) Quanto dovrebbe percepire adesso con 41 anni di contributi? Le chiedo questo in quanto sinceramente non ci sto capendo più niente con l' INPS, visto che ha fatto seconda revisione con accertato l' aggravamento e quindi riconosciuto 70% invalidità sin dal 7/12/2017.
Premetto che mia moglie non ha nessun altro reddito.
Mi scusi per la domanda e spero di essere stato chiaro.
Ringrazio anticipatamente per eventuale risposta.

Christian Citton ha detto...

Purtroppo non è possibile dare una risposta al suo quesito: se pure l'Inps ancora non è in grado di dirle quanto prenderà sua moglie, non possiamo saperlo noi. Ci sono vari fattori e informazioni da valutare, dati che solo l'Inps può sapere.

Anonimo ha detto...

Buonasera, avrei bisogno di un chiarimento. Ho fatto domanda di assegno ordinario di invalidità che mi è stato accolto. Essendo una cifra bassa e non avendo altri redditi ho chiesto l'integrazione al minimo che mi è stata accolta. La domanda è questa: ho diritto agli arretrati dal momento in cui ho chiesto l'integrazione al minimo oppure dal momento in cui ho avuto la prima liquidita Circa otto mesi prima? Grazie.

Christian Citton ha detto...

Se non ha ricevuto l'importo dell'integrazione al minimo dell'assegno ordinario di invalidità, deve fare apposita istanza all'Inps perchè l'integrazione va pagata a partire dal momento della domanda, che si intende come il "momento della presentazione telematica della richiesta" (quindi non dal momento del perfezionamento dei requisiti, che può essere precedente).

Anonimo ha detto...

La domanda di assegno ordinario di invalidità mi è stata accolta dal 17 agosto 2017. Il primo pagamento dal 1 gennaio 2018. La domanda di integrazione al minimo accettata il 13 luglio 2018. In questi mesi ho diritto agli arretrati?

Christian Citton ha detto...

No, come spiegato nella risposta al commento precedente.

Lino ha detto...

Buongiorno Sig. Christian,
in riferimento alla mia domanda del 17/07/2018 riguardo all' assegno ordinario CAT.IO di mia moglie, ho visto che nel fascicolo previdenziale pagamenti risulta solo accredito rata del mese di Agosto senza arretrati, volevo capire visto che nel mese di Luglio non ha percepito nulla, è possibile che gli verranno accreditati gli arretrati?
La ringrazio e spero in una sua cortese risposta.

Christian Citton ha detto...

Se sta prendendo l'AOI da maggio, in questo caso non si tratta di arretrati ma di pagamenti saltati dall'INPS.

Lino ha detto...

La ringrazio per la risposta.

Unknown ha detto...

Gentilmente volevo sapere dopo tre revisione tutte datemi dal tribunale e tutte positive perché andati in causa perché inps non riteneva che avessi i requisiti la domanda dopo tre conferme e diventata definitiva? Grazie anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

In teoria sì, anche con sentenza di un Tribunale la conferma è valida.

salvatore ha detto...

salve vorrei sapere che percentuale si deve avere per poter usufruire della pensione ordinaria grazie

Christian Citton ha detto...

Non capisco cosa sta domandando, comunque la percentuale di invalidità per avere l'assegno ordinario di invaliidità, che NON E' UNA PENSIONE, è scritta nell'atticolo.

Unknown ha detto...

Anche a me fanno ridere come fa una persona a vivere con 290 euro al mese ? CHey vergogna

Unknown ha detto...

Salve Sig.Cristian. ho 50 anni sono invalido al67% dal 1977, dal 1985 che Lavoro ,ma negli ultimi 10 anni ,con la legge 68/99 sono passato a 4 ore al giorno ovvero part- time. Oggi 31 settembre ho fatto richiesta tramite fascicolo ss3 . A regola io leggendo tutto al riguardo , avrei diritto al asegno ordinario invalidità. Da oggi io la terrò al corrente di tutto : se mi è stata accettata dopo quanto .ecc.ecc. almeno tutti i lettori sapranno qualcosa in più. Grazie e ciao

Christian Citton ha detto...

Grazie a lei.

Unknown ha detto...

Buongiorno sono gaspare Ma e normale con invalidità del 74% nn mi accettino la pensione ordinaria avendo 42 anni di età e 25 anni di contributi...ora sto procedendo con laccocato

Christian Citton ha detto...

La pensione ordinaria?

Anonimo ha detto...

Salve Christian,
l'articolo è molto chiaro, ho solo un dubbio: tra i requisiti necessari ci sono anche dei limiti di reddito individuali o familiari? Mi sembra di aver capito di no ma che ci sono delle decurtazioni in base a quanto si supera il minimo INPS tra assegno e reddito. La ringrazio per la disponibilità. Giorgio

Christian Citton ha detto...

Esattamente: non c'è un requisito di reddito per avere l'assegno ordinario di invalidità, ma nel caso debba intervenire l'integrazione al minimo Inps allora si guarda anche al reddito individuale o combinato con quello del coniuge, a seconda della situazione. Attenzione anche alla riduzione dell'assegno ordinario di invalidità se si ha anche un reddito da lavoro, come spiegato nella parte centrale dell'articolo.

Unknown ha detto...

Buongiorno vorrei sapere se la pensioneIo mi è stata data definitivamente i primi 3anni mi è stata accolta dal 2015 nei 2018 ho fatto la domanda x altri 3anni non mi hanno chiamato a visita sono andato al patronato e mi dicono che l,esito e definita che poi mi hanno fatto la ricostituzione i pagamenti sono a oggi regolari questo significa che me l,anno dato x sempre. Nel 29/08/2018 mi hanno chiamato a visita x revisione ho un invalidità al100/100 x inabilità lavorativa permanente sono un cardiopatia ischemica operato e redenzione di cancro al colon poi una malattia osas severa apinne notturna con Cpap

Christian Citton ha detto...

L'assegno ordinario di invalidità diventa definitivo dopo la terza conferma: se a lei le hanno dato conferma nel 2015 e nel 2018, dopo le visite, per ora non è ancora definitiva.

Anonimo ha detto...

Salve, sono un lavoratore delle Ferrovie ho il 100% di invalidità e percepisco l'indenita di accompagnamento, posso fare la richiesta dell'assegno ordinario di validità? Grazie

Christian Citton ha detto...

Domanda a cui non è possibile rispondere, come scritto nell'articolo e spiegato nei commenti sono diverse le cose da valutare.

Anonimo ha detto...

Salve ha ragione comunque ho più di 20 anni di contributi percepisco circa 32000€ lordi l'anno non sono dipendente pubblico. Secondo lei posso richiedere l'Assegno Ordinario Invalidità. Grazie

Christian Citton ha detto...

Se rispetta tutti i requisiti, sì.

Massimiliano ha detto...

Buonasera,prima di tutto la ringrazio per la disponibilità che offre,la mia domanda è la seguente;percepisco un assegno ordinario di invalidità,controllando la mia situazione pensionistica presso il sito dell'Inps mi sono accorto che non viene calcolata e detratta la percentuale IRPEF,mentre nel 2017 era presente,come ogni anno presento una dichiarazione dei redditi e verso la somma di Irpef dovuta in base al cumulo della pensione con il reddito da lavoro,visto che la pensione non viene già tassata alla fonte, non mi troverò da pagare molto di più rispetto agli anni scorsi presentando la dichiarazione dei redditi per il 2018?grazie (ho forse è un errore Inps,nessuno ha la trattenuta IRPEF sul cedolino pensione per il 2018)

Christian Citton ha detto...

Mi scusi ma non ho ben capito la situazione, tuttavia mi pare sia una cosa che dovrebbe verificare in sede INPS.

Anonimo ha detto...

Buona sera Cristian due anni fa ho perso il lavoro per malattia e percepisco l’assegno ordinario IO a fine 2019 mi scadono i tre anni .la mia domanda se lei gentilmente mi potrebbe dare un consiglio è. A marzo 2019 compio 64 anni ed ho 39 anni di contributi ,visto che è passata la legge quota cento ,posso andare in pensione con quota 100 ? E mi cambierebbe qualcosa come reddito?ho mi conviene ripetere visita inps ?in attesa la ringrazio e le auguro buon anno .

Christian Citton ha detto...

ilportafoglio.info non dà mai consigli ma solo informazioni, per tanto la informiamo che per la Quota 100 occorrerà aspettare i prossimi mesi, quando il governo emanerà i decreti appositi (per ora con la Legge di Stabilità è più una "intenzione di fare" che altro), per avere tutte le informazioni necessarie a valutare caso per caso.

Marco f. ha detto...

Salve, percepisco l'assegno d'invalidità dal novembre 2016. All'epoca avevo maturato i requisiti avendo sempre lavorato come dipendente di aziende private.
Da luglio 2017 sono stato assunto presso l'ASL, vorrei richiedere il rinnovo triennale dell'assegno, ma da quanto apprendo adesso mi sembra di capire che non mi spetta in quanto dipendente del pubblico impiego.
E' davvero così? C'è il rischio di dover restituire tutte le mensilità a far data dall'assunzione nel settore pubblico?
Grazie infinite.

marco f.

Christian Citton ha detto...

Ai dipendenti del settore pubblico non spetta l'assegno ordinario di invalidità, ma - a seconda dei casi - l'inabilità assoluta e permanente alla mansione o l'inabilità assoluta e permanente a proficuo lavoro o l'inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa, come previsto dalla legge 222/1984. Non so se sia possibile una richiesta di restituzione.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, io sono un lavoratore con invalidità civile al 90%, e percepisco un assegno ordinario di invalidità (già da oltre 7 anni); ora, stando a quanto ho intuito, se il reddito totale (lavoro + assegno) superano di quattro volte il minimo sociale, c'è una riduzione dell'assegno pari al 25%; quindi, ricapitolando, se superi un certo totalone dei 2 redditi, vieni decurtato proporzionalmente, calcolato sulla base della pensione minima ..che è di poco più di 500,00 euro, ma la mia domanda è: se le pensioni minime vengono innalzate ad un reddito minimo superiore.., ne conseguirà poi.., che anche il famoso calcolo relativo al totale di reddito da lavoro dip. + assegno ord. di invalidità venga "rivisto" in funzione dello stesso principio di cui sopra?? Grazie per un cortese chiarimento.

Christian Citton ha detto...

Certo, è proprio così, infatti anche i limiti di reddito sono aggiornati ogni anno con le stesse percentuali con le quali si aggiornano le pensioni.

Maurizio ha detto...

Buongiorno, io percepisco l'assegno ordinario di invalidità dal 2003 pero' non ho mai fatto la richiesta di ricalcolo della pensione per i nuovi contributi versati, da effettuarsi ogni 5 anni.
I giorni scorsi tramite un patronato ho fatto lacsuddetta richiesta e loro mi hanno detto che mi spettano gli arretrati degli ultimi 10 anni(periodo che non si prescrive).
Volevo sapere se ciò sia vero.
Grazie e cordiali saluti
M.B.

Christian Citton ha detto...

Scusi ma non capiamo la domanda: arretrati di cosa?

Maurizio ha detto...

dal 2003 percepisco sempre lo stesso importo non avendo chiesto la riqualificazione della pensione in base ai contributi in seguito versati fino ad oggi.
Avendo adesso fatto la domanda di riqualificazione oltre ad avere la cifra mensile rivista con tutti i contributi versati mi spetta anche una cifra per gli arretrati?
Saluti

Christian Citton ha detto...

Non avendo fatto domanda non si può parlare di "arretrati", comunque le consiglio di verificare presso l'Inps.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, desideravo un chiarimento in merito all'importo dell'assegno ordinario di invalidità. Mio marito ne ha fatto richiesta in quanto affetto da malattia genetica rara e il patronato che ha presentato la pratica ci ha richiesto entrambe le dichiarazioni dei redditi (sia la mia che di mio marito) sostenendo che l'importo sarà dimezzato se il reddito cumulativo familiare supera i 33.000 euro circa. In realtà mio marito percepisce un reddito proprio di poco più di 13.000 euro annui, mentre il mio reddito si aggira intorno ai 24.000. Le informazioni che però ho recuperato considerano il reddito del coniuge solo qualora l'assegno sia di un importo minore del minimo stabilito (507.. euro ) e si vuole quindi richiedere l'integrazione. Ma qualora la richiesta venisse accettata e l'importo dovesse risultare maggiore dell'importo minimo (mio marito ha circa 20 anni di contributi), verrà preso in considerazione anche il mio reddito o solo quello di mio marito? In pratica se viene concesso un assegno di 600 euro va bene solo il reddito personale e se invece viene concesso un assegno di 300 viene considerato il reddito familiare per avere integrazione… è corretto ?? Grazie anticipatamente

Christian Citton ha detto...

Il reddito del titolare dell'AOI e del suo coniuge si considerano in caso ci sia richiesta di integrazione al minimo, altrimenti l'importo dell'assegno ordinario di invalidità dipende solo dai contributi. Come spiegato nell'articolo vi è però una riduzione dell'importo se il titolare di AOI ha anche un reddito da lavoro, in quanto con l'assegno ordinario di invalidità si può lavorare.

Anonimo ha detto...

percepisco la pensione di invalidità contributiva, ho diritto anche al'invalidità, visto che ho una percentuale di invalidità del 75%. Grazie

Christian Citton ha detto...

Se è già in pensione no.

Unknown ha detto...

Buongiorno, ho un invalidità dell'80% e percepisco l'assegno ordinario di invalidità definitivo, ovvero già confermato per tre volte. Prendo 513 € mensili (credo per via dell'integrazione al minimo). La domanda è, posso sperare in un qualche aumento in seguito alla manovra del governo 2019? Se si devo fare qualcosa? O posso fare qualcos'altro per aumentare quel misero assegno? Grazie

Christian Citton ha detto...

Non ci sono novità 2019 per l'assegno ordinario di invalidità, tranne che chi lo prende può fare >>> domanda di reddito di cittadinanza, che verrà erogato se ovviamente se ne rispettano i requisiti: in tal caso l'importo del RdC verrà decurtato di una somma pari all'importo dell'AOI.

Anonimo ha detto...

Salve.
Mia zia ha presentato ATP per assegno ordinario di invalidità ed il CTU nominato ha riconosciuto il presupposto sanitario necesssario.
Convinta di avere ormai diritto alla prestazione economica ecco l'amara sorpresa: l'INPS presenta dissenso perchè mancherebbe il presupposto contributivo per la domanda.
In pratica si è scoperto che le settimane risultanti dall'estratto contributivo non erano tutte integralmente validi ai fini del conteggio previdenziale.
Ora mia zia si è recata al patronato dove le hanno detto di andare all'INPS per versare di tasca sua la somma necessaria per i contributi mancanti: di fatto si tratterebbe di una somma di circa € 5.000,00.
La domanda a quato punto è: alla luce del dissenso INPS, in corso di giudizio di merito il Giudice potrà omologare comunque se mia zia paga spontaneamente o era necessario che il presupposto contributivo fosse stato presente dall'inizio?
Consideri ovviamente che l'errore è stato fatto dal patronato e che mia zia è in totale buona fede.
grazie

Unknown ha detto...

Buongiorno,vorrei esporre il mio caso un po complesso.
Quando lavoravo ho percepito AOI per 5 anni fino ad Agosto 2016 e dopo tolto per ,ovvi motivi,(risparmio per l'INPS)dal Febbraio 2017 ho percepito NASPI in quanto (licenziato per giusto motivo oggettivo) finita inizio 2019. Nel frattempo ho fatto ricorso al giudice per l'AOI ed ho vinto sto aspettando l'omologa.
La domanda è posso richiedere il cambio da naspi ad AOI retroattiva? e visto che andrò in pensione di vecchiaia il 1 Dic 2019 da Febbraio 2019 al 1 Dic dove non ho reddito percepirò ugualmente l'AOI.
Spero di essere stato chiaro nell'esposizione

Christian Citton ha detto...

1) Il requisito è di 3 anni di contributi nei 5 anni precedenti la domanda di AOI: se pagando i contributi volontari sua zia rientra nel requisito avrà l'assegno, se non rientra la "buonafede" non verrà considerata perché la posizione contributiva è comunque sempre verificabile direttamenre dall'interessato tramite l'Inps, il patronato fa solo da assistenza.

2) Assolutamente no, non si può certo fare cambi e chiedere arretrati a proprio piacimento, avendo già preso la Naspi.

Unknown ha detto...

Buongiorno a tutti ho lavorato per 23 anni curando mi per schizofrenia paranoie ora non sono più idoneo gli ultimi 5 anni ho lavorato continuamente io ho l 80 per cento di invalidità civile ora usufruisCo della naspi mi hanno detto al Caf che appena finisce devo fare la domanda al 93 volevo sapere di quanto sarà il mio assegno grazie arrivederci

Christian Citton ha detto...

Doamnada a cui può rispondere solo l'Inps o un patronato, o comunque chi può accedere al suo profilo previdenziale.

Anonimo ha detto...

Buongiorno. Vorrei chiederle quanto segue. ho fatto domanda per aoi a quanto ammonta l'assegno? ho 156 settimane comprensivo di 8 mesi di contributi per malattia. possibile sapere a quanto ammonterà l'assegno Avendo solo 14 anni di contributi dal 1982 al 2006?
Grazie anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

Come già risposto a domande simili molte volte in precedenza, solo l'Inps o un patronato può darle le informazioni che chiede.

Unknown ha detto...

Salve, mi scusi,io ho un invalidità del 67%,ho un lavoro part time e circa 14 anni di contributi maggior parte sempre part time e un reddito di 10200 annui, il calcolo viene fatto in base ai contributi e anche a riguardo il reddito e il fatto che faccia un lavoro part time? Grazie

Christian Citton ha detto...

Il fatto che i contributi derivino da lavoro part time ha ovviamente influenza sull'importo dell'aoi.

Unknown ha detto...

Buongiorno ma a riguardo della aio incide anche il tipo di lavoro che uno fa? Ad esempio io faccio addetto mensa, un lavoro che purtroppo ha aggravato la mia salute, incide questo oppure solo i contributi versati? Grazie e buona giornata

Christian Citton ha detto...

Nessuna incidenza, contano solo i contributi e il grado di invalidità.

Unknown ha detto...

Grazie per la risposta, però se l'importo è basso c'è l'integrazione al minimo, giusto?

Christian Citton ha detto...

Importo "basso" è un giudizio che non ci compete, possiamo solo dire che se è sotto la soglia indicata nell'articolo allora può esserci l'integrazione al minimo se vengono rispettate anche le altre condizioni reddituali.

Cesare ha detto...

Integrazione al minimo non dipende solo dal reddito. Dipende anche dall’anzianità contributiva. Chi ha iniziato a lavorare dopo una certa data non ha integrazione (regime contributivo)

Christian Citton ha detto...

Come spiegato dettagliatamente nell'articolo. Perché leggere i commenti e non l'articolo?

Anonimo ha detto...

salve sono titolare assegno ordinario non lavoro ma ho versato contributi volontari fra tre mesi ho 42e10 di contributi posso farmi trasformare assegno ordinario in pensione anzianita contributiva?

Christian Citton ha detto...

Non si può direttamente passare da assegno ordinario di invalidità a pensione anticipata, per fare ciò occorre non richiedere il rinnovo dell'aoi quando è il momento e fare la richiesta di pensione anticipata.

Anonimo ha detto...

salve,io percepisco l'assegno ordinario di invalidita', cessando la mia attivita' di ambulante, posso richedere l'indennita' di cessata atticita'(indcom)?, sono cumulabili? grazie

Christian Citton ha detto...

Sì, i due trattamenti sono cumulabili tra loro (vedasi messaggio Inps 7384 del 2014).

Anonimo ha detto...

buonasera, il prossimo anno compio 62 anni, percepisco gia l'assegno ordinario di invalidita'e potrei cessare l'attivita' di ambulante chiedendo l'indennizzo per cessata attivita',in alternativa potrei optare anche per quota 100, visto che avro' anche 38 anni di contributi, ora, vorrei gentilmente se possibile un chiarimento sulla migliore combinazione possibile considerando la possibilita' del cumulo dell'indennizzo per cessata attivita' con l'assegno ordinario o con quota 100, ringrazio anticipatamente

Christian Citton ha detto...

Deve fare delle simulazioni tramite Inps o patronato o altri professionisti, gli enti che possono accedere alla sua posizione previdenziale e fare calcoli corretti.

Unknown ha detto...

Nel 2006 ho fatto domanda di invalido civile e assegno ordinario IO accettata la prima dopo due anni tolta perche non e passata all'altra dato che spetta anche se lavori? Adesso a me spettano gli arretrati dato che adesso da poco mi danno lassegno ordinario? Grazie (80/100)

Christian Citton ha detto...

Non si capisce la sua situazione, può rifare la domanda?

Anonimo ha detto...

Salve, mi hanno accettato la domanda per l'assegno ordinario di invalidità. Ho fatto questi calcoli. Reddito lordo €34000*33%=11220€*9anni di contributi = 100980€*4,200% (ho 37 anni e ho iniziato a lavorare come dipendente nel 2009) = 4241,16 * 50% di decurtazione per reddito eccedente il minimo di 5 volte = 2120,58€/13 mensilità = 163,12€ mensili. É corretto il calcolo ? Inoltre leggo che sono soggetti a irpef. Si dichiara col 730 e fanno il conguaglio?
Grazie

Christian Citton ha detto...

Domande praticamente irricevibili: 1 - non possiamo metterci a fare calcoli così, in un commento su internet, senza sapere alcunchè (è comunque un servizio che solo gli enti abilitati possono offrire) 2 - si indica quanto si prende nella dichiarazione dei redditi, 730 o Redditi PF (ex Unico) che sia (non possiamo sapere quale modello viene utilizzato), se c'è conguaglio o meno come facciamo noi a saperlo?

marco f. ha detto...

Buongiorno,
sono un ragazzo di 30 anni con un invalidità all'80% quindi ho i requisiti sanitari richiesti ma ho un dubbio riguardo ai requisiti contributivi.

Fino ad'ora ho versato circa 240 settimane di contributi ma da quando ho cominciato a lavorare avevo già un'invalidità all'80%.

Volevo sapere se posso già ora immettere la domanda dell' AOI LAVORATIVA e se nel calcolo per il raggiungimento del requisito contributivo aggiungeranno i due mesi di contribuzione aggiuntiva per ogni anno lavorato come invalido con una percentuale maggiore al 74%.

Grazie

Christian Citton ha detto...

I contributi minimi richiesti sono intesi come "versati": questo è quanto indica la legge di riferimento e quanto riporta l'Inps nel suo sito, non vi è alcun riferimento al bonus contributivo come invalido.

marco f. ha detto...

perfetto,
allora devo solo aspettare di raggiungere i contributi di legge come versati e non considerare il bonus contributivo per il raggiungimento prima del requisito.

Grazie

giovanni ha detto...

Sono titolare di pensione cat. IO dal 1979. Nel mese di aprile 2017 ho richiesto la certificazione per il diritto all’opzione del calcolo contributivo ed è stata accolta (diritto si) e sono in possesso della loro comunicazione cartacea.
Nel mese di ottobre dello stesso anno mi è stata riconosciuta l’indennità di accompagnamento di invalido civile e la legge 104 in situazione di gravità art. 3 c. 3. Ho fatto domanda di trasformazione della pensione IO in vecchiaia come segue:
Prodotto: PENSIONE DI VECCHIAIA A SEGUITO DI TRASFORMAZIONE A.O.I.
Tipologia: NESSUNA
Gestione: LAVORATORI DIPENDENTI Fondo: FPLD
Data Presentazione: 10/06/2019 Convenzioni Internazionali: NO
Note: SI CHIEDE LA PENSIONE CON IL CALCOLO ESCLUSIVAMETE DEL SISTEMA CONTRIBUTIVO.
Fonte Dati: Sede INPS
La domanda è stata respinta con la motivazione seguente ”La tipologia di domanda e' sbagliata, in quanto e' titolare di pensione di invalidità” e mi hanno detto di rifarla in questo modo:
Prodotto: PENSIONE DI VECCHIAIA A SEGUITO DI TRASFORMAZIONE PENSIONE DI INVALIDITÀ
Tipologia: SOLO PENSIONE DI INABILITÀ
Gestione: LAVORATORI DIPENDENTI Fondo: FPLD
Data Presentazione: 11/09/2019 Convenzioni Internazionali: NO
Note: NESSUNA
Fonte Dati: Sede INPS
In questo modo la domanda è stata accolta ma con calcolo retributivo con un aumento irrisorio: da € 713 a € 770, mentre con il calcolo contributivo la pensione sarebbe stata di € 900 circa.
Non capisco perché, nella domanda, nel rigo TIPOLOGIA,mi hanno fatto scrivere "SOLO PENSIONE DI INABILITA' " che secondo me è diversa dalla cat IO, della quale sono titolare.

Controllando nel mio fascicolo previdenziale ho visto che il certificato del diritto al calcolo contributivo è stato revocato.
Le chiedo se l’inps ha agito correttamente o se esiste la possibilità di un ricorso per ricalcolare la pensione con il metodo interamente contributivo.
Vorrei inoltre chiederLe la differenza tra le due categorie IO e AOI. La ringrazio e La saluto cordialmente

Christian Citton ha detto...

Impossibile da un commento su internet verificare alcunché senza poter accedere alla sua intera posizione previdenziale, deve rivolgersi a un patronato o all'INPS stessa per avere tutte le informazioni necessarie a ipotizzare il perché.

salvatore ha detto...

Salve a marzo sono stato chiamato a visita per assegno ordinario di invalidità e mi è stata negata, al che ho presentato subito ricorso amministrativo. A settembre sono stato richiamato a visita e la dottoressa mi ha chiesto se avevo qualcosa da aggiungere alla mia certificazione medica, ho risposto positivamente consegnando tale certificazione che riguardava un ulteriore intervento di coronaro grafia con inserimento di due stent. Paradossalmente rispetto alla prima visita dove avevo esibito documentazione che indicava la necessità dell’intervento di cui sopra perché avevo delle coronarie occluse, mi è stato concesso l assegno ordinario. La mia domanda è : da quale data mi sarà riconosciuto l assegno? Dalla prima visita o dalla seconda? Grazie e buona giornata.

Christian Citton ha detto...

Se le è stato dato l'AOI per le sue condizioni per come risultano dalla seconda visita, con la sua nuova condizione medica, le sarà dato da questa.

giovanni ha detto...

buona sera, i titolari di invalidità cat. IO, possono optare per il calcolo interamente contributivo per la trasformazione in pensione di vecchiaia? grazie

Christian Citton ha detto...

Il calcolo viene attuato col consueto metodo, che prevede come discrimine il raggiungimento o meni dei 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995: in base a ciò, si applica il retributivo fino a una certa data (31 dicembre 2011 per chi ha i 18 anni di contributi suddetti, 31 dicembre 1995 per chi ne ha meno, mai e dunque solo contributivo per chi ha iniziato a versarli solo dopo il 31 dicembre 1995) e poi il contributivo. Per la trasformazione da assegno di invalidità a pensione di vecchiaia non è possibile alcuna scelta di calcolo.

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