28 agosto 2019

Contributi Pensione: Ricongiunzione, Totalizzazione, Cumulo e Riscatto (per Andare in Pensione Prima)

Chi ha versato contributi per la pensione in diverse casse previdenziali può ricorrere alla totalizzazione dei contributi, al cumulo gratuito dei contributi o alla ricongiunzione dei contributi, in modo da avere una posizione previdenziale univoca e più solida, per andare in pensione prima. Invece il riscatto della laurea, del lavoro all'estero, del periodo di aspettativa, serve a trasformare periodi in cui non si sono versati contributi in periodi validi sotto questo aspetto.

Riscatto contributi

Riscatto anni di laurea, di lavoro all'estero e di aspettativa per avere più contributi pensione - Con il riscatto si trasformano gli anni in cui non si sono versati contributi per la pensione in periodi validi: si possono riscattare i periodi di aspettativa per motivi familiari o di studio, quelli lavorati in paesi esteri coi quali l'Italia non ha una convenzione in materia previdenziale, i periodi in cui non si ha lavorato se si svolgono attività discontinue, ed ovviamente si possono riscattare gli anni all'Università per la laurea, di certo la situazione più nota. Pagando di tasca propria i contributi previdenziali per il periodo in questione, la pensione si avvicina di un periodo equivalente.

Costo riscatto contributi non versati - Più si è vicini alla pensione e più si paga, quindi conviene farlo il prima possibile. Nel caso si possa accedere a qualche forma di flessibilità in uscita tramite la pensione anticipata con penalità (ad esempio l'APE - Anticipo Pensionistico o l'Opzione Donna), chi è vicino al traguardo dovrà valutare se riscattare alcuni periodi è più oneroso che lasciare il lavoro prima con una riduzione permanente dell’assegno previdenziale. Nella guida Riscatto Anni di Laurea trovate la disciplina normativa vigente, il calcolo del costo e le proiezioni aggiornate per gli attuali lavoratori tra 30 e 50 anni di età.

Ricongiunzione, cumulo e totalizzazione dei contributi per la pensione

Chi ha contributi previdenziali versati in diverse gestioni li può riunire in modo che la frammentazione del periodo contributivo, diviso magari tra settore privato e pubblico, tra lavoro autonomo o dipendente... Ma comunque tra i tre metodi ci sono sostanziali differenze.
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Ricongiunzione dei contributi - Vengono riuniti in una sola gestione, in genere l'ultima, però si paga; possono accedervi i lavoratori che possono far valere periodi di iscrizione nell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti - in forme obbligatorie di previdenza sostitutive, esclusive od esonerative dell’assicurazione generale obbligatoria predetta - nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi gestite dall’Inps (qui maggiori dettagli dall'INPS).

andare in pensione riunendo i contributi di diverse gestioniCumulo dei contributi - Vale solo per lavoratori autonomi, per chi ha lavorato all'estero, per gli assunti dopo il 31-12-95 che possono sommare i versamenti effettuati all’Inps in due o più gestioni, titolari di posizione assicurativa all’Inpgi (giornalisti) e all’Inps per altra attività lavorativa subordinata, lavoratori che hanno versamenti all’Inps e all’Enpals e possono sfruttare la convenzione tra i due enti; il cumulo va utilizzato se, per tutte le gestioni in cui si sono pagati i contributi, non si sono raggiunti i requisiti minimi per la pensione; da sottolineare che in questo caso ogni gestione calcola la pensione spettante con il relativo sistema in base agli anni di contribuzione: ecco allora che si potrebbe avere un assegno calcolato col sistema misto contributivo-retributivo invece che solo contributivo (qui la guida completa al cumulo gratuito dei contributi).

Totalizzazione dei contributi: simile al cumulo, per riunire in una sola gestione i versamenti contributivi di periodi e lavori diversi, ad esempio pubblico o privato; come riporta l'INPS, possono accedere alla totalizzazione dei contributi i lavoratori iscritti "a due o più forme di assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti; alle forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell’assicurazione generale obbligatoria; alle forme pensionistiche obbligatorie gestite dagli Enti previdenziali privatizzati di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509; agli appositi albi o elenchi, gestiti dagli Enti previdenziali privati costituiti ai sensi del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103; alla gestione separata dei lavoratori parasubordinati, introdotta dall’articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335; al fondo di previdenza per il clero secolare e per i ministri di culto delle confessioni religiose diverse dalla cattolica; può essere liquidata anche una pensione in regime di totalizzazione con sola contribuzione Inps (ad es. con contribuzione da lavoro dipendente e/o da lavoro autonomo con versamento nella gestione separata)" (qui maggiori dettagli dall'INPS).

Precisiamo che con questi metodi si può andare in pensione un po' prima rispetto a quanto previsto, oltre ad avere un assegno più consistente.
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