3 aprile 2023

Contratto di Lavoro Part Time: Orari, Diritti del Lavoratore e Straordinari

Il contratto di lavoro part time orizzontale, verticale o misto si usa per impieghi che prevedono un monte ore inferiore rispetto a quelle previste per un impiego a tempo pieno, fissato ad un massimo di 40 ore lavorative a settimana.

La legge, in particolare il Jobs Act, regola precisamente gli accordi tra datore e lavoratore sugli straordinari nel part time e sul passaggio da lavoro full time a lavoro part time, sia in caso di malattia del dipendente che come alternativa al congedo parentale.

Ma come probabilmente saprai l'uso del contratto part time è alle volte un po' "allegro" (diciamo così) da parte di certi datori di lavoro, che lo usano magari per pagare meno tasse e contributi offrendo parte dello stipendio fuori busta, chiedendo di lavorare per più ore di quelle previste dal contratto. Per non parlare poi delle ore di straordinario col part time non conteggiate.


In tutta la mia esperienza ho trovato molto meno frequente la situazione inversa, cioè quella del lavoratore che si approfitta del part time, perché ovviamente è molto più difficile.

Comunque, per evitarsi problemi l'unica soluzione (per il lavoratore quanto per il datore) è sapere bene come funziona il contratto di lavoro part time. Con la lettura di questa guida saprai precisamente:
  • quali tipi di part time ci sono
  • che diritti ha il lavoratore assunto part time
  • come viene calcolato lo straordinario nel part time
  • come passare da full time a part time e quando il datore di lavoro è obbligato a concedere il part time
Per gli aspetti previdenziali ti rimando all'apposita guida Pensione e Lavoro Part Time: Effetti su Contributi ed Età Pensionabile perché le cose da sapere sono molte e vanno specificate con dovizia di particolari.

Quali sono i 3 tipi di part time: orizzontale, verticale o misto

Attualmente la legge che regola i contratti di lavoro è il decreto legislativo 81/2015 di riordino dei contratti di lavoro, ovvero il Jobs Act, che all'articolo 4 prevede che il part time è possibile per il contratto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato, stabilendo inoltre che siano precisamente indicate la durata della prestazione lavorativa e la collocazione temporale dell'orario.

La legge prevede tre differenti modalità di impiego part time:
  • part time orizzontale: questo tipo di contratto prende a riferimento le ore giornaliere di lavoro invece che le ore di lavoro settimanali previste nel full time, il dipendente quindi lavorerà un numero inferiore di ore, ad esempio 4 ore invece che 8, per ogni giorno lavorativo della settimana
  • part time verticale: in questo caso il dipendente svolgerà la sua mansione a tempo pieno ma solo in alcuni giorni della settimana, poterebbe quindi lavorare 8 ore giornaliere per 3-4 giorni e avere libero il resto del tempo
  • part time misto: questo contratto invece prevede una combinazione dei due tipi, quello orizzontale e quello verticale, precedentemente descritti

Diritti del lavoratore col contratto part time

Partendo dal presupposto che non può esserci discriminazione fra questo ed un dipendente assunto con contratto full time, sia a livello normativo che retributivo, i principali diritti del lavoratore part time sono:
  • uguale paga oraria prevista per un lavoratore con contratto full time
  • medesima possibilità di fruizione dell'assegno per il nucleo familiare ma solo per dipendenti part time che lavorano un numero di ore settimanali non inferiori a 24
  • stesso trattamento normativo previsto per un lavoratore con contratto full time
  • stesse indennità di malattia, stessi congedi di maternità e di paternità
  • i contributi previdenziali col part time sono in proporzione alle ore/giorni lavorati, anche per l'indennità di disoccupazione
  • anche con il part time gli straordinari sono pagati di più (cfr più sotto)
Ovviamente l'erogazione dei trattamenti sopracitati verrà effettuata in modo proporzionale al numero delle ore lavorative svolte nell'arco della settimana.


Chi ha un contratto part-time ha diritto alla tredicesima? Sì, chi lavora part time ha diritto alla tredicesima perché, come spiegato sopra, la paga oraria è uguale a quella di chi lavora full time, calcolata sulle effettive giornate e ore lavorate.

Chi lavora part-time ha diritto alla malattia? Sì, chi lavora part time ha diritto alla malattia e ovviamente il giorno di malattia pagato e l'orario è solo quello in cui è previsto che si lavori.

L'articolo 18 del dlgs 75/2017 prevede che la visita del medico fiscale possa essere anche in un giorno in cui il lavoratore part time non dovrebbe lavorare.

Chi lavora part time ha diritto alla 104? Sì, chi lavora part time ha diritto a usufruire dei permessi della legge 104, che come spiegato dalla circolare Inps 45 del 19 marzo 2021 sono riconosciuti interamente se l'attività lavorativa part time è superiore al 50% di quella full time.

Trasformazione da contratto di lavoro full time a part time

Per capire a fondo le implicazioni, sia a livello economico che previdenziale è bene consultare un esperto che possa fornire informazioni dettagliate in merito al proprio caso particolare. Comunque il passaggio da lavoro full time a part time è possibile solo con un accordo scritto tra datore di lavoro e lavoratore, dunque il datore non può trasformare da tempo pieno a parziale, o viceversa, a sua discrezione.

i diritti del lavoratore col contratto di lavoro part time C'è però una sorta di diritto alla trasformazione da lavoro a tempo pieno a part time per chi ha una malattia oncologica o cronicodegenerativa ingravescente o deve assistere un familiare con tali patologie, che hanno priorità nella "concessione" della trasformazione (prima c'erano dei limiti, ora l'estensione del diritto è totale).

Inoltre è possibile chiedere la trasformazione del lavoro a tempo pieno in part-time al posto del congedo parentale: la riduzione d'orario non può essere superiore al 50% e il datore di lavoro ha 15 giorni per adeguare la situazione.

Gli straordinari con contratto part time

A contrapporsi ai diritti del lavoratore ci sono quelli del datore di lavoro, che ha per esempio il diritto di chiedere lavoro supplementare e straordinario al dipendente con contratto part time. Il Jobs Act ha così cambiato la disciplina delle clausole flessibili sulle modifiche di orario al lavoro part-time:
  1. in caso di part-time orizzontale è possibile chiedere al dipendente più ore di lavoro di quelle concordate e inserite nel contratto, massimo per il 15% delle ore settimanali e retribuite il 15% in più
  2. lavoratore e datore di lavoro possono accordarsi davanti alle Commissione di certificazione delle clausole flessibili (quelle per modifica della collocazione oraria della prestazione) e clausole elastiche (quelle che nel part time verticale o misto consentono la variazione in aumento dell'orario) che prevedano una maggiorazione di retribuzione del 15% per le ore in più o per quelle che hanno subito modifiche di collocazione temporale
  3. in caso di malattie oncologiche o cronicodegenerative del dipendente o di un suo stretto familiare, il dipendente può revocare il consenso già dato alle clausole elastiche o flessibili per la variazione dell'orario di lavoro
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