29 gennaio 2023

Pensione Anticipata Invalidi: Requisiti, Età e Contributi

La pensione con requisiti agevolati per invalidi è accessibile a lavoratori e lavoratrici con invalidità all'80% almeno, che possono andare in pensione a 60 anni (uomini) o 55 anni (donne), che non sono soggetti all'aumento dell'età pensionabile per adeguamento alla speranza di vita. Inoltre, per andare in pensione con il 75% di invalidità almeno ci sono due mesi in più di contribuzione per ogni anno, fino a un massimo di 5 anni totali. Per il 2023 non ci sono novità, quanto scritto in questo articolo è aggiornato alle norme in vigore.

Cosa è la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi

La pensione anticipata per invalidi è una pensione di vecchiaia ma accessibile anni prima rispetto alla consueta età pensionabile. Detta anche pensione anticipata per invalidità, si tratta di qualcosa di diverso dall'assegno ordinario d'invalidità, prestazione a cui si ha diritto prima dell'età per la pensione e richiedibile da lavoratori/lavoratrici con almeno una invalidità al 67%, ma anche dalla pensione d'invalidità civile in quanto quest'ultima non è una forma di pensione da lavoro.


Precisiamo che anche i lavoratori invalidi sembra che possano usufruire della deroga Amato per la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi: diciamo "sembra" perché a quanto pare non esiste una norma che specifichi chiaramente sì o no, se avete i requisiti vi conviene informarvi presso l'INPS o un patronato.

Requisiti pensione anticipata per invalidi

La Riforma Fornero ha innalzato i requisiti per il conseguimento della pensione di vecchiaia, ma non per lavoratrici e lavoratori con invalidità pari o superiore all'80%, che possono andare in pensione a 61 anni (uomini) o a 56 anni (donne). Il requisito anagrafico è sì aumentato negli anni per adeguamento all'aspettativa di vita, ma meno.

La finestra mobile, ovvero il periodo di tempo che trascorre tra la maturazione del diritto alla pensione e l'effettiva riscossione dell'assegno pensionistico è pari a 12 mesi sia per i lavoratori sia per le lavoratrici.

Se l'età anagrafica per accedere alla pensione è stata adeguata all'aspettativa di vita Istat, non così il requisito contributivo, che è sempre pari a 20 anni, ovvero è necessario aver versato contributi per almeno vent'anni ed essere iscritti all'Inps o ad altro ente previdenziale al 31 dicembre 1995.

Il trattamento pensionistico per chi è invalido ed ha maturato i requisiti anagrafici e contributivi sopra esposti spetta solo ai dipendenti del settore privato iscritti all'assicurazione generale obbligatoria: sono quindi esclusi dal beneficio i lavoratori del pubblico impiego e gli autonomi.


Quando si va in pensione con 75% di invalidità: il bonus contributi

Pensione di vecchiaia lavoratori disabili Un'altra possibilità di pensione anticipata per lavoratori dipendenti invalidi deriva dall'articolo 80, comma 3 della legge 388/2000 che consente a sordomuti, invalidi civili per ogni causa ai quali sia stata riconosciuta un'invalidità oltre il 74% o assimilabile, invalidi di guerra, civili di guerra e invalidi per causa di servizio nel rapporto di pubblico impiego con le Amministrazioni statali o gli Enti locali, con invalidità ascritta alle prime quattro categorie della tabella A allegata al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra (DPR 915/1978), di avere due mesi di contributi in più per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, fino a massimo cinque anni di contribuzione figurativa, che risulta così utile ai fini del diritto alla pensione e alla determinazione della sua misura per le anzianità soggette al calcolo retributivo, e solo a fini del diritto alla pensione per le anzianità soggette al calcolo contributivo.

Per ulteriori dettagli: Bonus contributivo per lavoratori invalidi.

Vanno esclusi dai periodi per i quali c'è il bonus di due mesi di contribuzione i periodi coperti di contribuzione volontaria, figurativa o derivante da riscatto non correlato ad attività lavorativa, la contribuzione da lavoratore autonomo. Inoltre non è cumulabile con altre maggiorazioni convenzionali della contribuzione per la medesima menomazione (in particolare l'abbuono contributivo di 4 mesi per ogni anno di lavoro riconosciuto ai lavoratori non vedenti; cfr: Circolare Inpdap 36/2003).

Come fare domanda di pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori invalidi e lavoratrici invalide

Per fare la domanda di pensione di vecchiaia anticipata per invalidi ci si deve presentare presso una commissione sanitaria dell'Inps per acquisire il diritto alla pensione di vecchiaia: anche se il richiedente è già stato riconosciuto invalido civile è necessario sottoporsi ad una visita medica effettuata dagli specialisti dell'Istituto di previdenza sociale.

La visita è necessaria in quanto l'Inps deve prima concedere il beneficio in parola per l'invalidità specifica, quindi l'eventuale riconoscimento già ottenuto in sede di invalidità civile rappresenta unicamente un elemento di valutazione per la formulazione del giudizio medico legale da parte degli uffici sanitari dell'Inps, ma non dà direttamente diritto alla concessione della pensione di vecchiaia.
33 commenti:
Anonimo ha detto...

Mi sembra una vera ingiustizia che i lavoratori dipendenti possano accedere a questo tipo di benificio e invece i lavoratori autonomi no.
Ma si sa, gli autonomi non sono difesi dai sindacati.

Anonimo ha detto...

sarebbe utile anche per i dipendenti della scuola invalidi all'80% e disabili non più idonei per questo lavoro...

Anonimo ha detto...

Il signore che afferma che sia una ingiustizia che i lavoratori autonomi non possono accedere a questo beneficio ha perfettamente ragione se lui e' una persona che paga regolarmente le tasse. Purtroppo, poiche' come dimostrano TUTTI gli studi di settore e le statistiche su quanto dichiarato mediamente dagli autonomi, le dichiarazione medie degli autonomi sono mediamente INCREDIBILI e non veritiere, semplicemente da questo credo dipenda il fatto che gli autonomi non possono fruire di questo beneficio.
Giovanni - Milano

Anonimo ha detto...

Mi dispiace ma non credo che ci possa essere un motivo valido di fronte ad una percentuale di invalidità così importante. ( 80% )
Credo si tratti davvero di una grossa ingiustizia, perchè a questi livelli di invalidità tutti i lavoratori dovrebbero essere trattati alla stessa maniera. Privati, pubblici e autonomi.

Unknown ha detto...

Non ho capito un artigiano con 80%invalidità non ha diritto alla pensione anticipata?grazie

Christian Citton ha detto...

Come scritto nell'articolo, i lavoratori autonomi sono esclusi dall'opportunità descritta.

Unknown ha detto...

Pensate ci possa essere una riforma che preveda anche gli artigiani ovviamente con 80%di IC

Unknown ha detto...

O che alternative possibili?grazie ancora

Christian Citton ha detto...

Sinceramente? No, non ritengo che nei prossimi anni ci sarà un miglioramento della situazione, anzi le tendenze in atto sono proprio l'opposto. Le alternative possibili sono le solite, ovvero la pensione o l'assegno d'invalidità e la pensione anticipata con i requisiti contributivi: non proprio alternative ad una pensione anticipata "agevolata" in caso d'invalidità, ma questo c'è. Purtroppo.

Unknown ha detto...

Grazie

Anonimo ha detto...

Miei cari commentatori ma vi rendete conto cosa significa l'80% di I.C.? Io ho il 46% di I.C. sono 36 anni che lavoro ho l'artrosi alle anche alle ginocchia e 3 ernie discali e riesco ad arrivare si e no alla fine della giornata e non ho più le forze per dedicare alla famiglia. Questi politici fanno di tutta un'erba un fascio, non tutti lavorano in ufficio, al caldo d'inverno e al fresco d'estate. Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

È una vergogna! Una discriminazione di invalidi tra lavoratori pubblici e privati!
Ma vi rendete conto?
Mi sembra perfino anticostituzionale!
Certe cose bisognerebbe provarle sulla propria pelle prima di giudicare.

Silvy ha detto...

Incostituzionale differenza tra invalidi,vergognosa discriminazione e non ho + parole,solo parolacce x questo governo ladro d'illegittimi

Unknown ha detto...

Mi hanno riconosciuto il 100% di invalidità per un tumore. Malauguratamente sono autonoma ed ho sempre pagato le tasse, anche se qualcuno nei post sopra sostiene il contrario, secondo lo stato devo lavorare ancora tanti anni. No comment, non ce la faccio nemmeno volendo. Senza scordarsi che i dipendenti hanno 180 giorni di malattia retribuiti, gli autonomi solo 60.

Rodrigo ha detto...

ho 64 anni e 40 di contributi una invalidità pari all'80% dipendente pubblico con problemi di deambulazione, lavoro in altra provincia e mi servo di mezzi pubblici, sono costretto ad aspettare l'età pensionabile e trovo tutto questo vergognoso.

Anonimo ha detto...

Ingiustizia...più che ingiustizia mi sembra proprio una cosa anticostituzionale, gli invalidi di serie a e di serie b come sempre. Non ho capito come funziona, due invalidi con la medesima invalidità, nel settore privato (grandi lavoratori) uno va in pensione avendo l' 80% di invalidità a 60 anni mentre quello del settore pubblico (fannulloni) ecco che per questo invalido la regola non vale e lui deve lavorare di più solo perchè è nel settore pubblico...Ma stiamo scherzando ma che razza di stato è questo!!!

anna 62 ha detto...

hai ragione a me 100% x npl che e peggio e dip pubblico fin che respiro devo lavorare e nel privato basta 55eta e 100% di i.c. E''ingiusto
mi appello al presidente della repubblica che custodisce.. la costituzione..
i lavoratori sono tutti uguali....ma la commissione e la stessa... quindi e' disciminazione...
aiutatemi a diffonderlo x farglielo arrivare grazie

anna 62 ha detto...

hai ragione fin che respiro devo lavorare ma non e giusto siamo uguali q fa comodo solo a loro pens,ecc ma contratyi no pens antic no ecc.Presidente della repubblica dove sei...

Unknown ha detto...

Bisogna vedere quale medico e quale commissione possa aver dato l'80% o addirittura il 100% a gente che lavora ancora (Sic!) A fronte del tuo grado d'invalidità piuttosto modesto ma sicuramente molto invalidante nella quotidianità e sul lavoro. C'è gente che svolge mansioni come l'infermiere con l'80%. Prova a farti valutare da una commissione di Trapani o di Canicattì. Vedrai che un 46% diventerà magicamente almeno un 92%! La moltiplicazione...del grado d'invalidità laggiù è realtà!

Carla ha detto...

Sono psicologa, ho 58 anni e il 100% d'invalidità per causa oncologiche, fino al 2005 dipendente privato con 23 anni di contributi Inps,libera professionista dal 2006 con contributi Enpap. Vorrei sapere se ne ho diritto,visto i contributi versati da dipendente o essere attualmente libera professionista, che non lavora da quasi 4 anni, mi relega fra u dimenticati?

Christian Citton ha detto...

Nell'articolo è chiaramente scritto che gli anni di contributi necessari, da lavoro dipendente, sono 20 in quanto trattasi di pensione di vecchiaia (appunto 20 anni di contributi è il requisito contributivo), mentre l'età minima richiesta è 55 anni e 7 mesi.

Veneziano ha detto...

Veneziano
buona sera a tutti gli invalidi al 80% ero autonomo ma per motivi di salute ho dovuto smettere ovviamente ho fatto domanda per invalidità che mi è stata riconosciuta al 80%, sono in attesa di risposta per la pensione avendo 63 anni, sento dire che gli autonomi non possano avere questo diritto, allora scriverò al presidente della repubblica, eventualmente chi fosse nella mia condizione sarebbe opportuno unirci e farsi sentire, altrimenti vedrete cosa combina il veneziano.
Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

buonasera a tutti,è vergognoso che vengano poste queste differenze tra liberi professionisti e dipendenti comunque se non erro oltre 80% di invalidità si richiede una invalidità da lavoro,conclusione chè per me non cambierà nulla per gli invalidi civili come me.credo siano solo parole per caricare i loro granai di voti.saluti

lorella ha detto...

Sto cercando una strada
Ho 57 anni 35 di contributi invalida 85 e disabile 104, lavoro insegno con fatica immensa dato che sono ipovedente.
Opzione donna? No per un anno , agevolazioni inv non avevo 20 anni contribuzione nel 95
Non voglio regali o sconti ho lavorato una vita voglio quello per cui ho contribuito e che penso mi spetti.

Unknown ha detto...

Sono Pienamente d'accordo
Forse sarebbe opportuno creare un gruppo social dove affrontare il problema è pianificare una protesta

Anonimo ha detto...

Lavoratore pubblico invalido al 100% dalla nascita, con artrosi cronaca, deformità su i 4 arti e su tutta la colonna, claucoma e non mi spiego perchè le forze dell'ordine (con tutto rispetto) possono andare in pensione a 50, e negli anni precedenti a 43 anni senza avere un ca..... Ed io devo aspettare il compimento dei 60 anni e 7 mesi, se nel frattempo non cambia nulla. Ma ditemi;
siamo in Italia, siamo in Europa o siamo in una m...... di Paese? Dove non esiste più la Legge, le giustizie, l'umanità e chi ne ha più ne metta.
(La Legge è uguale per tutti? No è una presa per il cu......)
RIBADISCO NO!!!! la Legge dobbiamo farcela da soli.

Unknown ha detto...

Ho potuto osservare che alcune associazioni o semplici gruppi portano avanti proposte di anticipo ottenendo dei risultati discreti
Come il comitato opzione donna
Noi invalidi, pur avendo motivazioni valide, rimaniamo ad osservare anche se nel nostro cuore non accettiamo che le ingiustizie proseguano.

aldo baudino ha detto...

Buongiorno....
è veramente sconvolgente dover registrare le disparità fra invalidi e soprattutto il tipo di trattamento riservato.
Io ho 53 anni e ricevo un Assegno Ordinario di invalidità (100%) che ovviamente non mi è sufficiente per vivere e continuo a lavorare come dipendente pubblico (lavoro che ho trovato dopo l'avvenuta invalidità, prima lavoravo come dipendente privato). Ho iniziato a lavorare a 15 anni e se dovrò attendere i 67 anni per andare in pensione (i 60 anni e 7 mesi se ho capito bene non valgono per i titoli di assegno ordinario di invalidità) avrò versato la bellezza di oltre 52 ANNI DI CONTRIBUTI!!! (sempre che ce la faccia a lavorare fino a 67 anni.... da invalido, con tutte le complicazioni del caso....).
Non ho più parole. E poi mi dicono che sbaglio quando dico che non voglio più andare a votare!

Anonimo ha detto...

hò un invalidita dell 83 x cento ho fatto domanda x la penzione anticipata ho 67 anni 29 anni contributi . domanda bocciata ho fatto ricorso adesso è al comitato regionale . quando prendero là penzione chè mi tocca ?

Christian Citton ha detto...

Mi spiace ma posta così è una domanda a cui ci è impossibile risponderle: non siamo l'Inps e non possiamo dire nulla sulle pratiche individuali.

Anonimo ha detto...

ho 67 anni 83% invalidita 28 anni di contributi ho fatto domanda x la penzione anticipata mi è stata come il solido bocciata ho fatto ricorso quanto tempo devo aspettare adesso è alla commissione provinciale un annooo.??

Christian Citton ha detto...

Tranne la stessa Inps, nessuno può risponderle in merito a questioni burocratiche specifiche e ai tempi delle stesse.

Anonimo ha detto...

Io soffro di spondilite anchilosante, artrite reumatoide, ernie alla cervicale con artrosi alle anche ect ect... Nel 2012 ho fatto domanda di invalidità civile con un punteggio di 55% poi un medico della stessa commissione mi disse di presentare aggravamento perché avrei preso un punteggio molto più alto... Si sono arrivati al 60% nel 2021 ho fatto un altro aggravamento e mi hanno dato l'80% con ridotta capacità di deambulazione e non revisionabile e mi hanno rifiutato l'assegno ordinato. Nel 2022 altra domanda di aggravamento ma di conseguenza è rimasta la percentuale dell'80% ma revisionabile a 3 anni e inoltre mi hanno anche tolto la difficoltà di deambulazione... Bha