13 gennaio 2023

Naspi e Lavoro Autonomo, Parasubordinato, Accessorio e Occasionale: Limiti di Reddito e Comunicazione all'INPS

L'indennità Naspi è compatibile con lavoro autonomo, parasubordinato, occasionale e accessorio se si rispettano i limiti di reddito lordo annuo e si dà comunicazione all'Inps: chi prende la Naspi e svolge attività lavorativa autonoma o parasubordinata, di impresa individuale o parasubordinata, o se partecipa a vario titolo ad una società, non perde il diritto all'indennità di disoccupazione se rispetta precise regole e limiti di reddito.

L'Inps ha infatti chiarito che si può prendere l'indennità di disoccupazione e lavorare come autonomo o parasubordinato con o senza partita Iva (ad esempio prestazioni in ritenuta di acconto), oppure avviare un'impresa individuale, a patto che il reddito derivante non sia oltre i 5500 euro (attività autonoma) - 8174 euro (attività parasubordinata) lordi annui e che si dia puntuale informazione entro 30 giorni dall'inizio dell'attività o dalla domanda di indennità di disoccupazione.

I limiti di reddito per continuare a prendere la Naspi svolgendo lavoro occasionale o accessorio sono diversi. Inoltre è stato stabilito che si può partecipare a una società e prendere la disoccupazione, ma vanno distinte varie situazioni.


Indennità di disoccupazione Naspi e lavoro autonomo: limiti di reddito e comunicazione all'Inps

Qualora il disoccupato faccia domanda per la Naspi e l'Inps accetti la sua richiesta, questi può svolgere attività di lavoro autonomo o parasubordinato o d'impresa individuale e continuare a prendere l'indennità di disoccupazione se il reddito lordo percepito dal lavoro autonomo o parasubordinato non è superiore a 5500 euro (limite alzato rispetto al precedente di 4800 euro con la Legge di Stabilità 2022, vedasi nota n. 5824/2022 del Ministero del Lavoro).

Attività parasubordinata e Naspi: il limite di reddito è 8174 euro lordi annui, in aumento rispetto al precedente di 8000 euro.

Questo è in pratica l'unico vincolo imposto per continuare a incassare la Naspi perché per attività autonome e contratti di lavoro parasubordinato o di collaborazioni professionali non rileva la durata, a differenze che nel caso di indennità di disoccupazione con nuovo lavoro da dipendente.

Vale sia nel caso di attività di lavoro autonomo con partita Iva, sia senza (ad esempio la cessione di diritti d'autore), di impresa individuale o lavoro parasubordinato (collaborazioni continuative e professionali). Leggete più sotto per importantissime precisazioni su vari casi (iscrizione ad albi professionali, partita Iva, lavoro occasionale, lavoro accessorio...)

Fondamentale dare comunicazione all'Inps col modello Naspi-Com entro un mese dall'inizio dell'attività se si sta già percependo la disoccupazione, entro un mese dalla domanda di Naspi se l'attività è stata iniziata prima.

La Naspi viene ridotta dell'80% del reddito complessivo percepito, o meglio: del reddito previsto e comunicato all'Inps. Date le molte domande di chiarimento su questo punto relativo alla riduzione, riportiamo quanto precisato dall'Inps:
"In tal caso l'indennità NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno. La riduzione di cui al periodo precedente è ricalcolata d'ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Nei casi di esenzione dall'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, il beneficiario è tenuto a presentare all’Inps un'apposita autodichiarazione concernente il reddito ricavato dall'attività lavorativa entro il 31 marzo dell’anno successivo. Nel caso di mancata presentazione dell'autodichiarazione il lavoratore è tenuto a restituire la NASpI percepita dalla data di inizio dell'attività lavorativa in argomento".
Se il disoccupato non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, ha però l'obbligo di trasmettere all'Inps un apposito modulo, un'autodichiarazione relativa al reddito derivante dall'attività lavorativa: l'autodichiarazione deve essere consegnata entro il 31 marzo dell'anno successivo. Se non dovesse essere presentata all'Inps allora si dovrà restituire quanto è stato percepito per la Naspi a partire dalla data di inizio dell'attività di lavoro autonomo.

Si devono segnalare all'Inps eventuali variazioni del reddito dichiarato con una nuova dichiarazione, la quale dovrà essere comprensiva del reddito precedentemente segnalato e delle variazioni in negativo o in positivo. In questo modo verrà rideterminato, dalla data di presentazione della nuova autodichiarazione, l'importo della trattenuta sull'intero reddito dal quale sono già stati sottratti gli importi già eventualmente recuperati.

indennità di disoccupazione e lavoro autonomoSe l'indennità di disoccupazione Naspi viene percepita per un periodo superiore all'anno solare e nel frattempo il disoccupato presta attività lavorativa autonoma, deve comunicare il reddito presunto con il modello Naspi-Com che deve essere presentato entro il 31 gennaio: la comunicazione all'Inps va fatta all'inizio di ogni nuovo anno di riscossione del sussidio di disoccupazione successivo al primo.

Se il disoccupato non presenta questa comunicazione non perde il diritto alla Naspi, ma l'indennità di disoccupazione verrà sospesa finché l'Inps non riceverà la nuova comunicazione e il disoccupato riceverà una comunicazione da parte dell'ente previdenziale in merito al mancato adempimento.

Chi prende l'indennità di disoccupazione domandare il Reddito di Cittadinanza e anche l'assegno unico figli a carico.

Compatibilità dell'indennità di disoccupazione e lavoro occasionale accessorio

Trattasi di caso diverso da quello su spiegato perché il lavoro occasionale accessorio non è considerato lavoro autonomo o parasubordinato o dipendente e dunque i limiti di reddito sono diversi.

Entro i 3000 euro netti l'anno (4000 euro lordi) la Naspi non subisce decurtazioni e non si deve comunicare nulla, oltre i 3000 euro netti l'anno viene ridotta in proporzione a quanto si prende ed in questo caso è obbligatorio comunicare all'Inps entro un mese dall'inizio del lavoro accessorio occasionale o dalla domanda di Naspi se fatta dopo l'inizio del lavoro e comunque prima che si superino i 3000 euro, altrimenti la Naspi verrà tolta.

Ricordiamo che il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio deve avvenire tramite i voucher PrestO o i voucher Libretto Famiglia, che hanno sostituito i vecchi voucher / buoni lavoro.

Compatibilità dell'indennità di disoccupazione e lavoro occasionale autonomo

Si può prendere l'indennità di disoccupazione e svolgere prestazioni occasionali autonome fino a un massimo di 5000 euro l'anno, senza che la Naspi venga ridotta e senza obbligo di comunicare all'Inps, come spiega la circolare 174 del 23 novembre 2017 che recepisce il decreto 50 del 24 aprile 2017 e la Legge 96-2017 art 54 bis.

NB - La differenza tra lavoro occasionale accessorio e lavoro occasionale autonomo è importante perché si tratta di due diverse prestazioni soggette a diverse discipline ed effettuate da soggetti differenti in ambiti distinti.

Compatibilità dell'indennità di disoccupazione con attività professionale di liberi professionisti iscritti a casse previdenziali di categoria

Sempre la suddetta circolare Inps 174 specifica che in questa situazione deve valere la consueta regolamentazione che prevede la possibilità di percepire la Naspi in presenza di redditi non superiori a 5500 euro lordi annui (anche in questo caso, limite alzato dal 2022 rispetto al precedente 4800 euro), con la riduzione che opera con i criteri su esposti e con l'obbligo di comunicare all'Inps.

Viene esplicitamente spiegato che in linea teorica non sarebbe ammissibile la percezione della Naspi in concomitanza di redditi da attività professionale svolta da libero professionista iscritto ad una cassa previdenziale non gestita dall'Inps proprio perché il libero professionista in questione è iscritto a cassa previdenziale non-Inps e dunque non c'è la contribuzione riversata alla Gestione Prestazioni Temporanee ai Lavoratori Dipendenti, tuttavia siccome avrebbe comunque la possibilità di richiedere l'indennità in una sola soluzione come incentivo all'autoimprenditorialità - perché non sussiste alcuna contribuzione da riversare alla predetta Gestione - allora si è deciso che possa in ogni caso avere l'indennità secondo le consuete norme.

Naspi e partita Iva, Naspi e iscrizione ad albi professionali

L'Inps ha specificato, sempre con la circolare 174 del 23 novembre 2017, che non si può presumere dalla sola apertura di partita Iva e/o dalla sola iscrizione a un albo professionale che il percettore di indennità di disoccupazione stia svolgendo lavoro autonomo e dunque percependo redditi.

Il disoccupato deve comunicare all'Inps se sta lavorando e se percepisce redditi perché in tal caso si applica la consueta normativa su indicata, se non ci sono comunicazioni sarà compito della struttura territoriale, nel caso ci sia appunto una partita Iva o un'iscrizione ad albi professionali, verificare se l’attività sia effettivamente svolta contattando l’interessato: se effettivamente è così ma non c'è stata comunicazione, l'indennità di disoccupazione decade.

Se si prende Naspi e si fanno più lavori, ovvero contemporaneamente si prestano ad esempio attività di lavoro autonomo, parasubordinato e occasionale, diventa compito dell'Inps controllare il reddito complessivo derivante dalla somma delle attività e di conseguenza dovrà ridurre l'indennità di disoccupazione in misura pari all'80% del reddito complessivo percepito.

Se da questa verifica dovesse risultare che il reddito supera 8174 euro all'anno, ovvero il limite per il mantenimento dello stato di disoccupazione, la Naspi finisce. In questo caso si utilizza il limite superiore, invece di quello dei 5500 per il solo lavoro autonomo, perché si svolgono diverse tipologie di lavori.

Naspi e redditi da partecipazione e attività in società

In presenza di redditi derivanti da partecipazione societaria occorre distinguere in base al tipo di società e al ruolo del soggetto per capire quale normativa applicare per la verifica della compatibilità dell'indennità di disoccupazione con tali redditi.

Per sommi capi la disciplina, per come è spiegata dalle circolari Inps, è la seguente:
  • nel caso di socio di società di persone e di società di capitali, se ci sono solamente redditi da capitale, dunque non c'è attività di lavoro dipendente o ad attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale, allora la Naspi può essere percepita per intero senza problemi. Invece se c'è rapporto di lavoro subordinato tra socio e società, allora si ricade nel caso di reddito da lavoro dipendente e dunque la normativa, i limiti di reddito e gli obblighi sono quelli del caso di indennità di disoccupazione con nuovo lavoro da dipendente
  • lo stesso dicasi per "le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, alla partecipazione a collegi e commissioni, sempreché gli uffici non rientrino nei compiti istituzionali compresi nell'attività di lavoro dipendente di cui all'articolo 46, comma 1, concernente redditi di lavoro dipendente"
  • nel caso di soci di società di persone (s.n.c. e s.a.s.), ovvero della produzione di reddito da lavoro in forma autonoma o di impresa per i soci, i familiari, i soci accomandatari che svolgono la loro attività con carattere di abitualità e prevalenza e sono iscritti alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti, i soci accomandanti che svolgono in qualità di coadiutore la loro attività e sono iscritti alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti, si applicano norme, obblighi e limiti di reddito della compatibilità Naspi con lavoro autonomo su indicate; importante comunicare all'Inps entro un mese dall'inizio dell'attività o dalla domanda di Naspi che si è soci anche se il reddito è zero, altrimenti l'indennità non verrà concessa o decade se già in corso
  • per i soci di società per azioni e di società in accomandita per azioni, dato che non sono iscritti alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti o per l’Agricoltura, e anche per i promotori e i soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata che partecipano agli utili senza alcuna attività lavorativa nella società, l'indennità di disoccupazione è erogata in forma intera senza obblighi di comunicazione perché si è in presenza di soli redditi da capitale e non di redditi derivanti da lavoro dipendente, autonomo o di impresa
  • se un socio di società a responsabilità limitata esercita in modo personale, continuativo e prevalente l'attività prevista dall'oggetto sociale e dunque è iscritto alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti o per l’Agricoltura, allora per la compatibilità della Naspi con i redditi derivanti dalla partecipazione attiva in tale società si applica la consueta normativa del lavoro autonomo, dunque con gli obblighi di comunicazione, il limite di reddito a 5500 euro lordi l'anno con riduzione dell'indennità
342 commenti: 1 – 200 di 342   Nuovi›   Più recenti»
Anonimo ha detto...

sono stato da poco licenziato ma da Gennaio ho aperto un B&B che mi sta fruttando qualche entrata che mi aiuta a pagare le bollette. non riesco a capire se il calcolo dei 4800 lordi viene fatto dal momento in cui si viene licenziati o da inizio anno. E se fosse la seconda ipotesi.. io devo sommare a gli introiti del B&B le buste paga aziendali dei mesi di gennaio,febbraio, marzo e aprile e maggio?
Grazie a chi risponderà.

Christian Citton ha detto...

Si considera il reddito che deriva dal lavoro autonomo (il B&B nel suo caso) nel corso dell'anno fiscale, quindi dal 1 gennaio al 31 dicembre. Poi la riduzione, come comunica l'INPS, è "In tal caso l'indennità NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno".

Unknown ha detto...

Ho iniziato a percepire il naspi dall' 8 aprile 2016. Da luglio 2015 ho iniziato una collaborazione per un evento che avrà luogo a luglio 2016 dove mi pagano una percentuale sugli sponsor che ho portato. Nn prevedo un grande incasso per questo evento ma nn so ancora valutare. In secondo luogo mi hanno proposto un'altra collaborazione di procacciatore con una percentuale molto irrisoria di guadagno sul lavoro che porto. Come devo comportarmi nel caso ci siano guadagni? Se supero di poco i 4800€?

Christian Citton ha detto...

Può superare anche solo di 1 centesimo, ma le soglie sono sempre "invalicabili". Comunque nella guida è specificato chiaramente che deve dare comunicazione all'INPS entro il 31 marzo dell'anno seguente in cui percepisce i redditi da lavoro autonomo, oppure entro il 31 gennaio se si prende la Naspi per più di un anno solare: quindi nel suo caso entro il 31 gennaio/marzo 2017 dichiarerà quanto ha effettivamente preso.

Serena ha detto...

Buonasera,
Ho necessità di sapere se contano anche i contributi fissi e trimestrali pagati da autonomo insieme a quelli da dipendente per conteggiare le settimane di diritto. Premetto che parlo di contribuzione normale, NON di gestione separata o cose simili.
Grazie mille

Christian Citton ha detto...

Come scusi? Ma intende i contributi per la Naspi? Se intende questo, contano solo quelli da dipendente.

Anonimo ha detto...

se uno vende tre copie di un libro tramite self-publishing per un guadagno di 1,20 euro mentre percepisce la naspi, il guadagno rientra nel lavoro autonomo e quindi deve comunicarlo all'inps e farsi ridurre la Naspi dell' 80% ?

Christian Citton ha detto...

Assolutamente no :-D Non tanto per la cifra guadagnata ma perchè non si può classificare come lavoro autonomo, a meno che non sia produzione e vendita professionale di libri, ebook ecc... svolta come attività continuativa, ma in tal caso dovrebbe avere la partita Iva.

Anonimo ha detto...

Buongiorno. Da gennaio 2016 ho percepito Naspi. Sono stata riassunta dalla stessa azienda dal 29 maggio 2016 con contratto a tempo indeterminato (16 ore settimanali). Potrò continuare a percepire la Naspi dato che non superero' gli 8.000? Grazie.

Christian Citton ha detto...

Ma scusi, se ha un contratto a tempo indeterminato è ovvio che non è più disoccupato e non ha diritto all'indennità di disoccupazione. Inoltre, pur avendo un contratto a tempo determinato e con reddito sotto gli 8145 euro, non è possibile continuare ad avere la Naspi se si lavora per lo stesso datore di lavoro di prima.

Anonimo ha detto...

Salve, sono un lavoratore autonomo con partita iva aperta dal 2008, ma che ormai da circa due anni non mi ha fruttato più;
nel marzo 2015 sono stato assunto come lavoratore dipendente per poi essere licenziato per giusta causa a inizio giugno 2016;
ho fatto domanda Naspi dal patronato nella quale ha specificato di essere in possesso di partita iva ma con reddito zero.....
devo comunicare altro all'INPS?????? grazie;

Christian Citton ha detto...

Sì, anche se le conviene a questo punto chiuderla.

science ha detto...

Salve a tutti, domani farò domanda per la NASPI ma nello stesso giorno si è prospettato l'inizio di un lavoro occasionale di due mesi per un'azienda il cui importo netto è di 3000 €. Leggevo in un messaggio dell'INPS che non superando le 3000€ non è necessaria comunicazione all'inps stessa.
Sapete se è realmente così ?
Grazie

Christian Citton ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Christian Citton ha detto...

Con la circolare 94-2015 l'INPS ha chiarito che chi prende l'indennità di disoccupazione e trova un nuovo lavoro deve comunicare sempre, anche se prenderà meno del reddito minimo escluso da imposizione fiscale. Se quello che lei dice "lavoro occasionale" è pagato con voucher ed non supera i 3000€ non deve comunicare, ma appare irregolare che due mesi continuativi di lavoro (pagati anche non poco, 1500€ netti l'uno) si possano considerare "lavoro accessorio occasionale", l'unico che appunto può essere pagato coi voucher.

Unknown ha detto...

Buonasera. Sto compilando la domanda per la Naspi. Dall'anno scorso sono titolare di una partita IVA che però ho intenzione di chiudere a breve..nella domanda devo dichiarare quello che ho guadagnato finora quest'anno o quello che prevedo di guadagnare nei prossimi mesi in cui beneficerò della naspi (cioè niente)? subirò la riduzione dell'80% anche se la partita IVA non mi frutterà più nessun guadagno?

Christian Citton ha detto...

Finchè è aperta la p.Iva, deve dichiarare quanto ha guadagnato quest'anno + quanto prevede di guadagnare. Poi in seguito può fare un'altra dichiarazione nella quale riporta la chiusura, eventuali variazioni di reddito ecc... Fa comunque prima a chiudere subito la p. Iva e poi domandare la Naspi.

Anonimo ha detto...

buongiorno,
ho partita iva da anni e nel 2016 (da gennaio a giugno) ho fatturato 4.000 euro. il 21 giugno 2016 ho perso il mio primo lavoro - quello da dipendente part-time- e volevo far domanda per la Naspi in questi giorni. sono certa però che da agosto a dicembre 2016 fatturerò altri 4.000 euro con il lavoro autonomo. Domanda: devo considerare quindi gli 8.000 euro di fatture complessive annue (e quindi niente Naspi), oppure devo considerare solo i 4.000 euro che percepirò da quando chiedo la disoccupazione e quindi posso chiederla?
grazie

Christian Citton ha detto...

Si considera il reddito lordo presunto nell'anno solare (quindi quanto già fatturato + quanto prevede di fare entro fine anno).

Anonimo ha detto...

Salve, ho finito un contratto a tempo determinato come docente. Ho la partita iva e al centro per l'impiego mi hanno detto che anche se non supero i 4800€ di reddito come libero professionista, comunque non mi tocca la disoccupazione perché la legge è cambiata e bisogna avere la partita iva inattiva da un anno per ricevere la disoccupazione... è vero?

Christian Citton ha detto...

Ma assolutamente no, che razza di informazioni le hanno dato? Si faccia dare i riferimenti di legge da chi le ha detto questa cosa, sempre che li abbiano...

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
se mi dovessi dimettere prima che mia figlia compia un anno avrei diritto alla disoccupazione. nel caso però lavorassi successivamente come cuoadiuvante (quindi nessun reddito tassato ma versamento contributi all'INPS gestione commerciante), perderei il diritto alla disoccupazione?

Grazie

Christian Citton ha detto...

Una volta che si percepisce la Naspi, in caso di nuovo lavoro da autonomo valgono le regole su descritte (come nel caso di nuovo lavoro da dipendente). Quindi in questo caso conta il reddito nel corso dell'anno solare derivante dal lavoro, a prescindere dal resto.

Anonimo ha detto...

Salve volevo un chiarimento sul mio caso per essere ancora più sicuro.
Da marzo percepisco la naspi, in caso di offerte di stage o co.co.co è vero che potrò continuare a percepire il sussidio? Devo comunicarlo all imps e se si come?
Grazie dell attenzione
cristiano

Christian Citton ha detto...

Non esistono più i contratti di lavoro co.co.pro o co.co.co. In ogni caso, visto che lei chiede se potrà continuare a prendere la Naspi pur avendo un nuovo lavoro da dipendente, la invito a leggere l'apposita guida suggerita nel primo paragrafo dell'articolo, nella quale è spiegato tutto.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Ho una domanda da sottoporre:
Il 20 maggio è terminato il mio contratto a tempo determinato e il 21 ho fatto domanda Naspi.
Ho però cominciato un'attività parasubordinata (co co pro) dal 1 giugno, dalla quale ne ricaverò 3600,00 netti, per un lordo complessivo di 4020,00.
Il 7 luglio l'Inps ,i comunica che la domanda è stata respinta.
A questo punto non capisco la motivazione, visto che credo di essere in regola con tutti i requisiti.
Devo chiedere un riesame? O sono effettivamente fuori?

Grazie

A.

Christian Citton ha detto...

Detta così, i casi sono due: o non è in regola con tutti i requisiti necessari per la Naspi, oppure può essere che non abbia dato comunicazione di inizio attività.

KATIA ha detto...

SALVE VOLEVO SAPERE SE MI ASPETTA LA NASPI...AVENDO APERTA LA P.IVA NEL 2013 E NON RICORDO SE L HO CHIUSA IL 2014 O 2015 ERA CON REDDITI MINIMI..POSSO FAR RICHIESTA E DALL ORA NON STO LAVORANDO

Christian Citton ha detto...

La Naspi è solo per lavoratori dipendenti, non per gli autonomi.

Andrea ha detto...

buongiorno,
in data 4 luglio ho presentato domanda on line NASpI.
ho lavorato a scuola fino al 30.06 e sono detentore di P.Iva con fatturato annuo medio di € 4500 come libero professionista.
Sapevo che entro 15 giorni dalla domada bisognava fare richiesta di DID al centro per l'impego, solo che mi hanno detto, sempre al centro per l'impiego, che non la posso fare in quanto ho la partita Iva aperta e che fatturo.
Mi sono rivolto all'Inps e mi hanno detto che a loro serve solo una dichiarazione di quanto presumibilmente andro a fatturare quest'anno e che la richiesta did è un problema non loro.
La mia domanda quidi è la seguente : se non facio la DID, non è che mi rigettano la domanda NASpI?
Una volta che ho presentato la domanda on line NASpI e portato la diochiarazione all'Inps su quanto presumibilmente andro a fatturare quest'anno, cosa altro devo fare?
Grazie

Christian Citton ha detto...

Attualmente la DID non appare necessaria perchè non sono ancora state attivate tutte le procedure e le agenzie previste dal Job Act. Per il resto dovrebbe essere a posto così, ma si ricordi che oltre i 4800€ lordi perde il diritto alla Naspi.

giuseppe ha detto...

Sono un architetto con P.Iva e da fine febbraio a luglio di quest'anno, ho avuto un contratto a tempo determinato con la scuola e pertanto dovrei avere diritto a poco più di due mesi di NASPI. In questo caso, visto che si tratterebbe solo di due o tre mesi di NASPI, è sempre necessario che il reddito da libero professionista dell'intero anno sia inferiore a 4.800 euro o no? Grazie

Christian Citton ha detto...

Certo, è il solo limite in questo caso ed è inderogabile.

Unknown ha detto...

Buongiorno ma nel calcolo degli 8000 per percepire la naspi in caso di occupazione a tempo determinato sono anche inclusi i pagamenti naspi o solo da lavoro dipendente?? Grazie

Christian Citton ha detto...

Perchè lo chiede qui, nella guida alla Naspi con nuovo lavoro autonomo? Comunque nella guida alla Naspi con nuovo lavoro da dipendente a tempo determinato è scritto chiaramente che il limite di 8145€ è riferito a quanto guadagnato col nuovo lavoro.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, sono possessore di partita iva dal 2014 (con reddito zero), nel frattempo ho lavorato come dipendente non iniziando mai la libera professione nonostante la p.iva aperta. Adesso mi è scaduto il contratto e farò domanda Naspi. Anche se il reddito da lavoro autonomo è zero possono ridurmi la naspi? So che sarebbe bene chiudere la partita iva, ma con la speranza un giorno di iniziare la libera professione preferirei tenerla aperta perchè, chiudendola e riaprendola in seguito, uscirei dal regime dei minimi. Grazie

Christian Citton ha detto...

Se il reddito è zero e tale resta, la Naspi non dovrebbe essere ridotta.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Dal 1 luglio 2016 sono in disoccupazione, a fine agosto avrei un'offerta di lavoro della durata di 5 giorni. Volevo sapere se devo comunicarlo all'inps e se mi si interrompe la disoccupazione. OltRe quanti giorni si interrompe la disoccupazione? Grazie!

Christian Citton ha detto...

Se si tratta di lavoro da dipendente, legga la guida specifica (c'è il collegamento nel primo paragrafo di questo articolo); altrimenti c'è il solo limite di 4800€ lordi l'anno (4000€ se pagato coi voucher).

Mara ha detto...

Buongiorno, innanzitutto grazie per tutti i suoi chiarimenti!
Sono architetto con p.iva dal 2012. Da maggio 2014 ho avuto un contratto di lavoro a tempo determinato (contratto a somministrazione) il quale scadrà questo settembre e vorrei chiedere la Naspi. La partita Iva è ancora aperta anche se da tempo pensavo di chiuderla.
Quello che chiedo è questo:
1. Nel 2016 ho superato il limite dei 4800 di reddito da lavoro autonomo, quindi non mi spetta Naspi. Ma non mi spetterebbe nemmeno se chiudessi la partita iva prima della cessazione del contratto a tempo determinato?
2. Nel 2017 sicuramente non supererò il limite dei 4800 … non avendo i requisiti per ottenere la Naspi nel 2016 la perderò anche per il 2017?
Se non posso presentare domanda nel 2016 andrò oltre il termine dei 68 giorni dalla cessazione del contratto! Oppure presento domanda, aspetto di fare dichiarazione entro il 31 marzo 2017 ed eventualmente restituisco l’indennità presa per i mesi del 2016?
Grazie in anticipo, Mara

Christian Citton ha detto...

Stando così le cose, purtroppo la risposta è no ad entrambe le sue domande:
1) rileva solo il reddito, non la p.Iva chiusa o aperta
2) dopo i 68 giorni non si può più fare domanda, i requisiti non vengono "congelati" in attesa di eventi futuri

mara ha detto...

grazie per la tempestiva risposta!
Però io intendevo:
fare domanda Naspi entro i 68 giorni!subito a settembre 2016 ...
a marzo 2017 fare la dichiarazione del lavoro autonomo per il 2016 ...
a quel punto restituire la Naspi per i mesi del 2016 ...
ma mantenere quella del 2017 sempre che durante l'anno 2017 non si superi nuovamente i 4800 ...

in caso contrario sarebbe veramente una ingiustizia!
cmnq grazie ! buonagiornata

Disperata ha detto...

Buongiorno. Io sono socia da 7 anni con mia sorella di un'attività, se decidessi di uscire dalla società, perché il guadagno non c'è per tutte due,potrei chiedere la disoccupazione oppure esiste altro che tuteli un po noi lavoratori autonomi? Che con tutte le tasse che ci fanno pagare non ci rimane niente!

Christian Citton ha detto...

La Naspi è solamente per lavoratori dipendenti che perdono il lavoro. Indennità di disoccupazioni per autonomi purtroppo non esistono.

Stefano ha detto...

Buongiorno,
da inizio anno 2016 sto percependo una indennità di disoccupazione a causa del licenziamento a fine 2015.
Adesso mi hanno proposto un contratto di prestazione occasionale della durata di 4 mesi di 2500€ netti che mi verranno dati in rate mensili.
Se non sbaglio in questo caso non devo comunicare nulla, giusto?
Vorrei capire, per curiosità, qual'è il limite che potrei prendere, da qualche parte trovo scritto 3000€ netti (4000€ lordi)da qualche altra parte 4800€ (non si capisce se netti o lordi). Qual'è la differenza dei 2 casi?
Grazie

Christian Citton ha detto...

Il lavoro occasionale accessorio (definizione ufficiale di legge e che usa l'INPS) è quello pagato con voucher: come spiegato nell'articolo, non occorre comunicare nulla e fino a 3000€ netti (4000€ lordi) non ci sono riduzioni della Naspi. 4800€ è il limite di reddito riferito al lavoro autonomo o parasubordinato.

Stefano ha detto...

Ciao Christian sono sempre Stefano, grazie per la pronta risposta.
Scusami se disturbo ancora ma è per capire bene.
Nel contratto che ho firmato è scritto "Contratto di collaborazione occasionale" (art.61, c.2, D.lgs 276/2003)".
Vorrei capire se è la stessa cosa di un lavoro occasionale accessorio di cui parlavi prima in cui "non occorre comunicare nulla e fino a 3000€ netti (4000€ lordi)" o cambia qualcosa?
Da come ho capito non mi pagheranno tamite voucher ma tramite bonifici.
Grazie ancora, gentilissimo!

Beppe ha detto...

Chiedo scusa, ma non mi è chiara una cosa.
Si dice che, in caso di lavoro autonomo inferiore a 4800 Euro, la Naspi viene ridotta all'80% del reddito complessivo percepito (con questa dicitura si intende il reddito da lavoro autonomo, immagino).
Ma se, ragionando per assurdo, avessi una Naspi di 1000 Euro mensili e trovassi un lavoretto autonomo da 400 Euro, cosa succederebbe? Percepirei una Naspi da 320 Euro (cioè l'80% di 400) invece di 1000? E per di più, per tutte le mensilità restanti? O forse per "ridotta all'80%" si intende che si applica una riduzione pari all'80% del reddito autonomo, e quindi percepirei 1000-320=680?
Ma anche in questa seconda ipotesi, non mi è chiaro se in questo caso la riduzione si applicherebbe per una sola mensilità oppure se da lì in poi la Naspi sarebbe sempre ridotta (a quel punto non conviene lavorare, si va in perditA)

Grazie

Christian Citton ha detto...

4800€ è il reddito da lavoro autonomo e che è pari al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, come precisa l'INPS. Ovviamente è l'importo della riduzione ad essere l'80% del suddetto reddito. Certo, la Naspi sarebbe sempre ridotta, ma sommando quanto preso con la Naspi ridotta e il lavoro sarebbe sempre di più che la sola Naspi (non va in perdita...).

Beppe ha detto...

Grazie della solerte risposta.
Quindi mi conferma che - nell'esempio da me fatto - riceverei una decurtazione di soli 320 Euro (in un'unica soluzione oppure eventualmente splittata su più mensilità, a seconda della policy applicata dalla sede inps di mia competenza)? Un'impiegata di un patronato (che non cito) ha avuto il coraggio di dirmi che da quel momento in poi avrei ricevuto 320 euro in meno al mese fino alla fine dell'indennità!

Christian Citton ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Christian Citton ha detto...

Io, come a questo punto ipotizzo anche l'impiegata del patronato, avevo inteso che i 400€ fossero mensili (400x12=4800), comunque ovviamente l'80% del reddito da lavoro autonomo totale si sottrae dal totale della Naspi, non dal suo importo mensile (che tra l'altro può variare). Se così non fosse ma fosse appunto sul mensile, prendendo appunto i famosi 4800€ annui e sottraendone ogni mese l'80% dal mensile della Naspi si sarebbe in debito con l'INPS... Se il reddito del suo lavoro autonomo è dunque 400€, l'80% = 320 verrà sottratto al totale della sua Naspi (poi la suddivisione mensile non la posso conoscere, dipende appunto da come le accreditano l'indennità).

Stefano ha detto...

Ciao Christian, scusami l'insistenza ma vorrei capire se mi conviene firmare questa proposta di contratto.
Nel contratto è scritto "Contratto di collaborazione occasionale" (art.61, c.2, D.lgs 276/2003)" della durata di 30gg dal 5 settembre al 31 dicembre 2016.
Vorrei capire se è la stessa cosa di un lavoro occasionale accessorio di cui parlavi prima in cui "non occorre comunicare nulla e fino a 3000€ netti (4000€ lordi)" o cambia qualcosa? Con questo contratto si intende lavoro autonomo? Se così fosse avrei quindi una riduzione delle NASPI?
Grazie ancora.

Christian Citton ha detto...

I contratti di collaborazione occasionale sono stati aboliti quasi del tutto dal Jobs Act del 2015, rimangono solo per taluni settori in particolati circostanze. In ogni caso: è diverso dal lavoro accessorio occasionale e si configura come una sorta di lavoro autonomo, dunque rientra nel caso spiegato nell'articolo. Dovrà quindi comunicare all'INPS e subirà la riduzione della Naspi come indicato nell'articolo e spiegato anche nei commenti qui sopra.

Unknown ha detto...

Il 22/12/15 dono stato assunto tempo indeterminato ed ora sono stato licenziato 31/08/16 chiedo semplicemente se mi spetta il sussidio e se gli anni contributivi precedenti possano essere computati nel calcolo del sussidio grazie L. M.

Christian Citton ha detto...

I requisiti per l'indennità di disoccupazione li trova nell'apposita guida linkata in rosso all'inizio del secondo paragrafo nelle parole "domanda per la Naspi.".

Anonimo ha detto...

Mi scusi, ho chiesto al blog poiché non ho trovato il mio caso, se non mi può aiutare la ringrazio comunque. L.m.

Christian Citton ha detto...

Non ha capito: la guida è su questo blog, per raggiungerla deve cliccare su "domanda per la Naspi" in rosso nel secondo paragrafo di questo articolo che sta commentando.

Unknown ha detto...

Salve, sono in naspi dal mese di ottobre. Oggi ho sostenuto un colloquio x un' Agenzia immobiliare dove si prospetta un periodo di prova di 3 mesi con un compenso di 400€ al raggiungimento degli obiettivi, pagati eventualmente tramite contratto di collaborazione. Non essendo certa la somma che andrò a prendere, cosa devo comunicare all' inps?direttamente il reddito a marzo? Grazie

Christian Citton ha detto...

Deve comunque comunicare il "reddito previsto", poi successivamente con la dichiarazione dei redditi ecc... comunicherà i dati definitivi con i quali l'INPS farà i calcoli esatti e procederà al rimborso o alla successiva erogazione. In caso di dubbi, comunicare sempre i dati che si hanno a disposizione il prima possibile.

Anonimo ha detto...

Salve, a febbraio e marzo ho lavorato un mese e mezzo, dopodichè la sostituzione è terminata e ho chiesto la naspi, che mi è stata concessa.
Ad aprile ho lavorato per quasi due mesi, percependo 3800 euro lordi (2700 euro netti), vorrei sapere se adesso la naspi verra ridotta dell'80%, perche il secondo reddito si cumula al primo, oppure si tengono in considerazione le attività iniziate DOPO la percezione della Naspi. Grazie

Christian Citton ha detto...

Ma ha lavorato come dipendente o come autonomo? Sono due situazioni diverse.

Anonimo ha detto...

contratto di prestazione d'opera intellettuale, 80 ore, come dipendente.
Ed inoltre, è possibile che da 800 euro spettanti, me ne stiano dando soli 200? solo per aver guadagnato 2700? mi conveniva non lavorare??
Grazie mille Christian

Christian Citton ha detto...

Ma la prestazione d'opera intellettuale è lavoro autonomo, non dipendente, quindi il totale della Naspi a cui ha diritto subisce una riduzione pari all'80% del reddito totale derivante da tale lavoro. Poi non so come l'INPS le addebiti tale riduzione, come la "rateizza".

Anonimo ha detto...

La riduzione si calcola sull'importo lordo percepito o netto?
Ma avrei potuto fare la sospensione della disoccupazione?
O potrei ancora farla?
Grazie mille per la disponibilità.
Comunque il contratto di pres. d'opera intellett. non è autonomo perche non ho la part iva, sono iscritta alla gestione separata.
Grazie ancora

Christian Citton ha detto...

Nel settore privato la prestazione d'opera, se riconducibile a un contratto a progetto, è possibile anche senza partita Iva ed è comunque lavoro autonomo perchè si impegna a compiere un'opera/servizio prevalentemente attraverso il proprio lavoro e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente; la prestazione d'opera intellettuale è obbligatoria con p.Iva solo nel settore pubblico. Dunque il calcolo è sui famosi 4800€ di reddito da lavoro autonomo, limite per mantenere lo status di disoccupato ma anche limite del reddito esentasse, dunque in questo caso netto=lordo. Entro un mese dall'inizio del lavoro deve dare comunicazione all'INPS.

Unknown ha detto...

Salve il 30 settembre sarò disoccupato ed ho trovato un lavoro a chiamata senza obbligo di risposta ed il presunto guadagno sarà di 200 euro lorde al mese posso percepire la naspi? Grazie

Christian Citton ha detto...

Nel caso di lavoro a chiamata senza obbligo di risposta e senza diritto all’indennità di disponibilità, la Naspi viene sospesa nei soli giorni di lavoro effettivo e vale comunque il limite di reddito annuo di 8000€.

Dolci Recensioni ha detto...

Buongiorno,
sto percependo la naspi da giugno 2016. Il 24 agosto ho firmato un accordo di lavoro autonomo occasionale e il 26 agosto ho subito comunicato con il modello naspi.com online il reddito presunto di 2700€ netti annui. Ora il reddito sta per aumentare e potrei superare i 3000 euro. Vorrei sapere:
1) devo comunicare all'inps con un nuovo modello naspi.com le modifiche al reddito presunto?
2) non succede nulla se lo comunico trascorso più di un mese dall'inizio attività autonoma?
3) i primi due mesi di naspi mi sono stati già pagati per intero. Ci sarà un conguaglio e si riprenderanno i soldi?

La ringrazio in anticipo qualora riuscisse a rispondermi.

Christian Citton ha detto...

E' spiegato nell'articolo: si può fare una nuova dichiarazione per indicare la variazione di reddito e con la quale l'INPS procederà al ricalcolo.

Roberto da Torino ha detto...

Buongiorno,
avrei bisogno di alcuni chiarimenti in merito :
domanda 1 : quando si parla di naspi con riduzione dell 80% del redditto complessivo percepito in caso di lavoro autonomo inferiore a 4800 euro nell anno solare si intende che la naspi ricevuta avrà una riduzione dell' 80% , ad esempio se prendo mensilmente una naspi di 1000 euro lordi al mese si riduce a 200 euro? oppure è l 80% del redditto da lavoro autonomo , quindi per se per dire mentre percepisco la naspi 1000 euro mensili e comincio un attivita autonoma da 500 euro mensili viene ricalcolata la naspi come 1000- (80% di 500)? quale delle due è corretta?
domanda 2 : se dichiaro un attivita autonoma nell anno inferiore a 4800 lordi e perpecipsco la naspi ridotta e poi terminato il periodo di naspi svolgo altra attività autonoma che durante lo stesso anno fa superare il limite di 4800 la naspi ricevuta mi verrà decurtata?
domanda 3 : la naspi ricevuta è intesa come lordo ? si dovranno poi versare contributi e tasse?
domanda 4 : se sto percependo la naspi e intraprendo un attività autonoma che supera i 4800 lordi annui la naspi mi viene sospesa o interrotta definitivamente.

Spero di essere stato esauriente e chiaro riguardo i miei dubbi.
Ringrazio anticipatamente

Anonimo ha detto...

Salve,
vorrei chiedere cosa s intede per l'indennità Naspi è ridotta di un importo pari all'80% del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o,se antecedente, la fine dell'anno.

al momento sto percependo 800 euro di naspi che dovrei avere fino a Febbraio del 2017, oggi ho iniziato un attività da lavoro autonomo(con partita iva) che mi darà un presunto redditto di 4000 euro lordi fino a fine anno 2016.

la mia Naspi come verrà ridotta? quanto dovrei percepire grosso modo al mese da qui a fine anno.
Grazie

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
mi è stata respinta la Naspi per mancata dichiarazione reddito previsto 2016 entro 30 gg. domanda a pena decadenza, derivante da p.iva.

Al Patronato dove mi sono rivolto non mi hanno specificato questo documento.Posso fare ricorso e presentare la dichiarazione?
Grazie

Christian Citton ha detto...

1) La prego di leggere con attenzione l'articolo ed alcuni commenti precedenti: le questioni che pone nelle domande 1, 2 e 4 sono spiegate nell'articolo e sono già state affrontate nei commenti; quello che si percepisce come indennità è netto ma va ovviamente dichiarato nella dichiarazione dei redditi perchè imponibile.
2) lo stesso per lei: la questione dell'80% è già stata spiegata.
3)Può provare a fare ricorso, non è vietato, ma si armi di pazienza e tenacia.

emili ha detto...

Salve,
ho lavorato come partita ive e fatturato 8168 €da gennaio a marzo, dal 3 marzo sono diventato dipendente a tempo determinato fino al 30 luglio, ho fatto quindi richiesta di naspi per il mese di agosto.
Mi sembra di capire che la mia domanda verrà respinta?

Grazie

Anonimo ha detto...

Buon pomeriggio, sono stata licenziata dopo due anni di lavoro dipendente full time dalla mia azienda e sto predisponendo il modulo per la richiesta di indennità naspi. Ora però mi è stato proposto un rapporto di lavoro a progetto (quindi parasubordinato) per due mesi a 500 euro. Posso continuare a percepire l'indennità naspi visto che non supero il limite di 4.800? Inoltre, se inizierò questo lavoro a progetto devo comunicare qualcosa all'Inps? E in quali termini? Grazie per le risposte.

Christian Citton ha detto...

Le risposte alle sue domande si trovano tutte nell'articolo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

sulla base della sua risposta fatta il 18 Giugno 2016 , la non validità della naspi se si lavora per il precedente datore di lavoro per la quale si è fatta domanda naspi è valida anche se si tratta di prestazione di lavoro autonomo ? E' importante che verifico questo in quanto sto facendo domanda naspi per termine di lavoro determinato ma forse lo stesso datore mi proporrà nei prossimi mesi una collaborazione a partita iva visto che ho anche questa e volevo capire in cosa incorro se faccio domanda naspi e poi si verifica questa eventualità. Grazie e buon pomeriggio

Christian Citton ha detto...

Sono due situazioni diverse, in un caso è lavoro dipendente e nell'altro lavoro autonomo.

Francesca ha detto...

Sul sito Inps si legge "La domanda (NASPI) deve essere presentata entro il termine di decadenza di sessantotto giorni, che decorre:
dalla data di cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro.
Qualora nel corso dei sessantotto giorni si verifichi un evento di maternità indennizzabile, il termine rimane sospeso per un periodo pari alla durata dell’evento e riprende a decorrere al termine dello stesso per la parte residua." MATERNITA' INDENNIZZABILE si intende sia obbligatoria che anticipata per gravidanza a rischio? Ad inizio settembre non mi hanno rinnovato il contratto, sono incinta con possibilitá di gravidanza a rischio... ha cosa ho diritto? Grazie

Christian Citton ha detto...

Senza contratto di lavoro in essere non si ha diritto alla maternità anticipata.
--> guida al congedo di maternità anticipata
--> guida al congedo di maternità obbligatoria

Christian Citton ha detto...

Parrebbe dunque che la maternità anticipata non rientri tra tali eventi, visto che in realtà "non esiste" se non si ha un contratto di lavoro. Però non capisco cosa lei voglia domandare di preciso: se intende chiedere la Naspi, può farlo entro i termini previsti se ha i requisiti; poi potrebbe chiedere la maternità obbligatoria, se rientra nei termini indicati nella guida suggerita sopra.

Unknown ha detto...

Salve io volevo sapere se mi aspetta la disoccupazione visto che ho la p.Iva ancora aperta ma è più di 1 anno e mezzo che non la uso e circa due mesi fa mi hanno assunto come metalmeccanico per 2 mesi e adesso non mi hanno rinnovato il contratto perché non c'è lavoro posso fare domanda???

Christian Citton ha detto...

La domanda può farla, poi se la accettano dipende dai requisiti che lei ha. Si ricordi di indicare che ha la p.Iva ma da cui deriva reddito zero. (la chiuda se non la usa).

Anonimo ha detto...

Buonasera, sono socio di una società SNC al 50% dal 2013 e al contempo sono dipendente di un'azienda da circa 4 anni e mezzo e cioè dal 2012. Al momento l'azienda per il quale sono dipendente sta attraversando un brutto periodo e quindi verrò licenziato; la mia domanda è la seguente:
Visto e considerato che il reddito derivante dalla società è stato di soli 2500€ nel momento in cui verrò licenziato avrò diritto a percepire l'indennità di disoccupazione?
La ringrazio in anticipo per la sua risposta.

Anonimo ha detto...

Buon giorno
Io ho fatto richiesta i primi di agosto naspi dopo 3 anni di lavoro continuativo in una grande azienda.
A fine settembre ho trovato un nuovo impiego prima con contratto di una settimana poi con proroga di un mese. Per entrambi i contratti sono andata il giorno seguente a fare comunicato di impiego tramite Caf.
Ad oggi non avevo avuto notizie poi mi è arrivato un messaggio dove l'Inps diceva di aver rifiutato la mia richiesta poiché non ho presentato entro 30 giorni il reddito presunto da lavotatore autonomo riferito all'anno 2016.
L'Inps non sa a cosa si riferiscano con questa frase.
E neanche io dato che ho lavorato per 3 anni presso la stessa azienda come dipendente.
Potete aiutarmi a capire?

Christian Citton ha detto...

Sinceramente non sappiamo che dirle, solo andando ancora all'INPS può risolvere la sua situazione. Detta così, le uniche ipotesi che ci vengono in mente sono: -ha per caso una partita Iva aperta, anche se non fattura? -il contratto di lavoro è sicuro che fosse da lavoratore dipendente? Non era magari tipo co.co.co, collaborazione professionale o simili? Perchè questi tipi di contratto sono considerati da autonomo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, una settimana fa ho fatto la domanda per la
Disoccuopazione . Il giorno dopo ho effettuato il
Colloquio come
Hostess cn proposta di collaborazione continuativa che ho superato. :sapendo degli 8 giorni prima di iniziare un qualsiasi lavoro, ho comunicato la cosa. Ai sindacati mi han detto che la disocupazione non viene tolta se comunico entro dicembre il reddito dell atttivita e ee non supera i 4800 euro giusto?

Anonimo ha detto...

Il contratto è tramite agenzia interinale.
Riporta la dicitura contratto di lavoro in somministrazione.
Potrebbe essere questo?

Christian Citton ha detto...

Quanto le hanno detto coincide con quello che abbiamo scritto nell'articolo.

Christian Citton ha detto...

Il contratto di lavoro in somministrazione è considerato lavoro dipendente, quindi non dovrebbe essere questo. A questo punto deve informarsi all'INPS e avere tutti i dettagli della sua posizione, è l'unico modo che ha per venire a capo della situazione.

Unknown ha detto...

Salve,
Sono stata licenziata a fine marzo 2016, ho chiesto subito la disoccupazione e tuttora sto percependo la Naspi. A maggio però ho aperto la partita iva ma inattiva quindi con reddito a 0€. L'ho comunicato immediatamente all'inps ma non al centro per l'impiego in quanto mi avevano detto che bastava che lo comunicassi a loro.
Adesso sono passati 6 mesi quindi sono andata a comunicare al centro per l'impiego che sono tutt'ora disoccupata, ma hanno detto che dovevo comunicare anche a loro della partita iva e che quindi ora non mi possono più mettere in lista per la disoccupazione. Hanno ragione? Anche se è inattiva? Non essendo più iscritta ci sono quindi problemi con la naspi? Non posso più percepirla o possono addirittura togliermi tutte le mensilità già pagate? La ringrazio.

Christian Citton ha detto...

Si ha diritto alla Naspi anche con partita Iva: l'importante è non superare i 4800€ annui di reddito (limite massimo del reddito esentasse). Bisogna però comunicare entro 30 giorni dall'apertura della p.Iva il reddito presunto, in seguito ogni anno entro il 31 gennaio, altrimenti la Naspi viene sospesa. Ci risulta che lo status di disoccupato si perda per altri motivi, tra cui il superamento del limite di reddito indicato, non per il possesso di una p.Iva. Le consigliamo di verificare presso l'INPS o chiedere a un patronato per analizzare eventuali dettagli che possono esserle sfuggiti.

ROMA74 ha detto...

salve,
a maggio ho perso il lavoro e avrei avuto diritto a 11 settomane di naspi oggi dopo numerosi solleciti e varie comunicazioni con il call center ho scoperto che la mia domanda è "stata respinta per mancata comunicazione reditti da lavoro autonomo" cosa significa?
In più ho percepito una prestazione occasionale di 5000€ a marzo per un lavoro autonomo e cioè prima di essere licenziata questo puo far decadere il mio diritto alla naspi?
grazie per l'attenzione

Christian Citton ha detto...

Certamente, avrebbe dovuto comunicare tutto: nell'articolo e in vari commenti precedenti al suo è spiegato nei dettagli.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, il 30.06 sono stata licenziata per fine attività dalla società che mi aveva (finalmente) assunta a dicembre 2015 dopo 4 anni di cocopro. Ho maturato solo 3 mesi e mezzo di disoccupazione, dunque....
Ad agosto ho aperto partita iva e a novembre fatturerò per la prima volta.
Ad agosto quindi ho fatto domanda NASPI dichiarando reddito autonomo presunto 2016 di 4800€ al fine di poter rientrare nella NASPI.
La mia domanda è: visto che la mia disoccupazione copre luglio/agosto, settembre e 15 gg di ottobre e che la mia prima fattura uscirà a novembre, mi sarà comunque decurtata dell80%? E, più importante, devo comunque fatturare al massimo 4800 o a quel punto, avendo già esaurito la mia copertura NASPI posso fatturare anche di più?
La ringrazio anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

Il limite dei 4800€ lordi annui è quello da non superare per mantenere lo status di disoccupato (8000€ in caso di lavorato subordinato), quindi non lo deve superare comunque; poi la decurtazione avviene così come spiega l'INPS nella circolare 94-2015: "l'indennità NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno. La riduzione di cui al periodo precedente è ricalcolata d'ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi".

Anonimo ha detto...

Buon giorno.
Vorrei un chiarimento sulla disoccupazione dato che all'Inps mi hanno risposto 4 operatori differenti "non ne ho la minima idea"!!!
Io dopo 3 anni di lavoro sono entrata in disoccupazione ad agosto (ancora mai percepito niente perché in lavorazione)!
Ho iniziato un nuovo lavoro con scadenza a fine ottobre.
Ho però avuto una migliore proposta presso una diversa azienda.
Volevo chiedere, se io mi licenzio adesso so bene che perdo meccanicamente il diritto alla attuale disoccupazione (ma iniziando un nuovo lavoro non ci sono problemi ovviamente), ma se poi in questo nuovo posto di lavoro non mi rinnovano il contratto posso fare nuova richiesta di disoccupazione?

Christian Citton ha detto...

Il nuovo lavoro con scadenza ad ottobre non fa superare il limite di durata del contratto per nuovo lavoro subordinato che porta alla decadenza della Naspi, e presupponiamo neanche il limite di 8000€ [le consigliamo di leggere la guida indicata nel primo paragrafo "compatibilità disoccupazione Naspi e nuovo lavoro da dipendente" perchè inerente al suo caso]; se si licenzia per accettare un altro lavoro da dipendente occorre verificare che i limiti non siano superati anche con questo, per sapere se la Naspi verrà ridotta, sospesa o decade al termine del contratto se non rinnovato; va precisato infatti che non è vero che se lei si licenzia da questo nuovo lavoro (per accettarne un altro o no, è uguale) perde la Naspi: infatti l'INPS nella circolare 94-2015 al punto 2.10 relativo a Naspi e nuovo lavoro da dipendente specifica che "Si precisa che la sospensione e la ripresa della prestazione avvengono d’ufficio e che a tal fine è ininfluente l’eventuale cessazione anticipata per dimissioni del lavoratore"; insomma, la sua Naspi dovrebbe durare per un totale di un anno e mezzo circa, visto che ha lavorato 3 anni, e per capire se viene sospesa o ridotta d'importo o decade deve valutare durata del contratto e il reddito derivante. Dato che lei dice "se poi in questo nuovo posto di lavoro non mi rinnovano il contratto" presupponiamo sia a tempo determinato, dunque occorre valutare quanto detto sopra, se invece fosse a tempo indeterminato la Naspi decade senz'altro e per avere accettata una nuova domanda occorre rispettare ex novo i requisiti (in pratica si azzera tutto).

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Percepisco la naspi da luglio 2016, se dovessi rilasciare una fattura per consulenza occasionale come devo comportarmi per non perdere la Naspi? C'è un tetto massimo di importo fatturabile? Grazie

Anonimo ha detto...

Grazie mille.
Si il nuovo contratto avrebbe un periodo di prova di 30 giorni dopo i quali l'idea (se per il datore e per me il lavoro va bene) sarebbe un contratto di apprendistato per poi arrivare ad un indeterminato.
Chiedevo infatti se avessi perso il diritto alla disoccupazione se dopo questo mese di prova non fosse andato in porto il nuovo lavoro (essendomi licenziata da quello precedente...anche se entrambi con contratto in somministrazione della durata di 30 giorni).

Anonimo ha detto...

Salve, sono disoccupato da maggio 2016 e percepisco la NaspI dallo stesso mese.

A luglio-agosto ho collaborato con un'associazione di promozione sociale per un breve progetto con un guadagno lordo di € 1650,00 come lavoro autonomo occasionale (con ritenuta d'acconto).

Adesso mi hanno proposto una nuova collaborazione per i mesi di novembre e dicembre sempre come lavoro autonomo occasionale.

Vorrei sapere qual'è il limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione(sommando i € 1650,00 al nuovo guadagno) per non perdere definitivamente la NaspI.

Grazie
D.

Christian Citton ha detto...

4800€, come scritto nell'articolo e più volte nei commenti.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

nel caso di collaborazione a progetto, il limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione rimane € 4800?

grazie.
D.

Christian Citton ha detto...

Sì: come scritto nella guida, si considera lavoro autonomo.

Anonimo ha detto...

Grazie per il chiarimento.

Dopo diverse chiamate al contact center dell'INPS con risposte discordanti e dopo una richiesta scritta direttamente dal loro sito, senza risposta, stamane mi sono recato direttamente all'INPS dove mi hanno detto che il limite di €4800 lordi è per collaborazioni occasionali mentre per le collaborazioni a progetto è di €8000 lordi.

Quando ho chiesto loro dove poter trovare scritto tutto ciò non hanno saputo darmi una risposta.

è veramente indecente, un servizio scadente che mette in difficoltà le persone invece di aiutarle a fare le cose correttamente.

grazie ancora.
D.

Anonimo ha detto...

Salve, il limite di 4000 euro lordi per pagamento con voucher che non comporta nessuna modifica all'indennità di disoccupazione, possono essere pagati da uno stesso committente trattandosi di un'associazione di promozione sociale?

grazie in anticipo

Anonimo ha detto...

Buonasera, io percepisco un compenso per Diritti d'autore e Opere d'ingegno. In quale categoria rientro per la Naspi? E qual è il limite massimo che non devo superare per non rimetterci nulla? Grazie E

Christian Citton ha detto...

Quel limite si riferisce al totale dei pagamenti in voucher in relazione alla Naspi o altri sussidi al reddito e non può essere superato; i pagamenti in voucher da uno stesso committente poi non devono superare i 2690€ lordi annui nel caso di imprenditore commerciale o libero professionista o assimilati, dunque anche in caso di un'associazione che, nella fattispecie, opera in qualità di "imprenditore", mentre può essere superato se non opera in tal senso (dovete quindi aver ben chiara la natura del vostro rapporto di lavoro occasionale): ma resta comunque il limite dei 4000€ lordi annui (anno civile dal 1 gennaio al 31 dicembre in ogni caso) per quel che riguarda la Naspi.

Christian Citton ha detto...

Per D.: le collaborazioni a progetto sono lavoro parasubordinato e, per quel che riguarda la Naspi, sono equiparate a lavoro autonomo (cfr circolare INPS 94-2015, punto 2.10.b). Va però specificato che dal 25 giugno 2015 non è più possibile stipulare simili contratti, quelli già in essere a tale data proseguono con le precedenti norme fino alla loro scadenza, mentre dal 1 gennaio 2016 "le collaborazioni di tipo parasubordinato o nella forma del lavoro autonomo sono considerate come lavoro subordinato, qualora si concretizzino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative ed organizzate dal committente rispetto al luogo ed all’orario di lavoro". Tuttavia, come sempre ci sono specifiche eccezioni che consentono la stipula di un co.co.pro: ad esempio in alcuni settori se c'è stato accordo sindacale nazionale, ma anche per altre situazioni. Se lei ci scrive che ha un contratto di collaborazione a progetto allora non possiamo che risponderle che è considerato parasubordinato e quindi coi limiti del lavoro autonomo, ma deve avere Lei la certezza di ogni singolo aspetto del rapporto di lavoro.

Anonimo ha detto...

Salve, in primis le faccio i complimenti per l'ottima guida, molto chiara e semplice. Purtroppo mi trovo a chiederle consiglio in quanto non ho ancora trovato nulla in merito. Sono disoccupato da qualche mese, percepisco la NaspI, avrei deciso di subaffittare il mio appartamento di proprietà a dei studenti. In tal caso, registrando il contratto, dovrei dichiarare i canoni percepiti, il mio dubbio però è se mi spetta comunque la naspi... Non sarebbe lavoro autonomo, o no? Grazie per l'attenzione.

Anonimo ha detto...

Quali sono le cose che dovrei verificare? Non essendo pagata con voucher ma con un regolare bonifico, penso che il tipo di lavoro da me svolto non debba superare i 3000 euro lordi l'anno, senza neanche fare la comunicazione all'INPS. Altrimenti sono soggetta a una decurtazione dell'80%. Volevo solo essere sicura. Grazie E

Christian Citton ha detto...

Mi sa che non le sono chiare alcune cose. I 3000€ sono il limite proprio per il pagamento in voucher, poi le ripeto che deve verificare alcuni elementi perchè il diritto d'autore ha una disciplina particolare.

Christian Citton ha detto...

I redditi come quelli da fabbricati e terreni non hanno influenza sullo stato di disoccupato, ma nel caso di prenda l'indennità di disoccupazione ci sono limiti di reddito da non superare. Le conviene chiedere a un commercialista, un fiscalista o a un Caf i limiti precisi per il suo caso.

Karmy ha detto...

Salve! Il 31 luglio mi è scaduto il contratto da dipendente per un anno, il 30 agosto ho fatto richiesta x la naspi ma è ancora in lavorazione...ora la stessa ditta vuole fare un contratto per soli 3 mesi( novembre,dicembre, gennaio) x un guadagno totale di circa 1500,00 euro, il mio quesito è: se la naspi viene accolta, poi mi verrà tolta anche se lavorerò solo x 3 mesi? O verrà solo ridotta? Grazie in anticipo.

Christian Citton ha detto...

Legga la guida suggerita nel primo paragrafo dell'articolo su "compatibilità Naspi e nuovo lavoro dipendente" in quanto contiene le informazioni che le servono: in particolare il motivo per cui la Naspi le verrà proprio tolta.

Anonimo ha detto...

Salve, se si sta percependo la Naspi, eventuali redditi da plusvalenze come ad esempio da attività di forex (supposto che vengano regolarmente dichiarati), vengono detratti dall'indennità come i normali redditi da lavoro?
Grazie!

Christian Citton ha detto...

Purtroppo ci è impossibile risponderle: sulla compatibilità della Naspi con i redditi derivanti da attività finanziarie o anche della categoria "redditi diversi" non ci sono chiarimenti da parte dell'INPS.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
dopo il mio licenziamento vorrei aprire una P.IVA con regime forfettario e avrei diritto a 2 anni di NASPI.
Vorrei sapere se, chiedendo l'anticipo della NASPI in un unica soluzione (essendo un incentivo all’autoimprenditorialità) rimane il famoso limite dei 4.800€ annui da non superare oppure questo limite decade e l'incentivo va restituito solo in caso che si trovi un'occupazione da lavoro dipendente in questo arco di tempo (2 anni)

Grazie mille

Christian Citton ha detto...

Purtroppo una risposta certa ci è impossibile dargliela in quanto non ci sono chiarimenti ufficiali. Quello che possiamo dirle è che con l'Aspi - Mini Aspi l'INPS rilasciava l'anticipazione se si dichiarava un reddito presunto dall'attività non oltre i famosi 4800€, ma non si sa neanche se poi richiedesse indietro qualcosa se il reddito reale superasse tale soglia.

Christian Citton ha detto...

Per quel che riguarda la Naspi potrebbe essere che tale limite non sussista, perchè comunque la circolare 94 - 2015 non ne fa cenno, tuttavia alcune norme e limitazioni operative sono eredita dalla disciplina Aspi. Per avere una qualche certezza dovrebbe chiedere direttamente in una sede INPS (non chiami al call center, è un servizio che fornisce anche informazioni ma serve più che altro per svolgere procedure).

S. ha detto...

Buonasera,
grazie al vostro sito mi è tutto molto più chiaro! Mi rimane solamente un dubbio. Dovrei percepire la NASpi fino ad agosto 2017 (ho iniziato a percepirla qualche mese fa), nel frattempo, se nello stesso anno dovessi superare la soglia dei famosi 4800 euro da lavoro autonomo e comunicando il superamento cosa succederebbe?
La NASPI viene solo interrotta o verrà recuperata tutta quella già percepita?

La ringrazio in anticipo

Christian Citton ha detto...

Verrà interrotta, la restituzione è nel caso non si dia pronta comunicazione del reddito.

Anonimo ha detto...

Salve
mi è stata negata la naspi perché ho un reddito da lavoro autonomo superiore a limiti. l'imponibile ammonta a 10.140 euro, mi chiedo pero,i calcoli vanno fatti sull'imponibile e da questo non devono essere decurtati i contributi et altre tasse?

inoltre mi negano la naspi, ma mi negano anche la discol anzi me la stralciano qualcuno sa dirmi cosa significa?

grazie

Christian Citton ha detto...

Se ha superato i 4800€ annui non ha diritto alla Naspi perchè tale limite è quello esentasse e che dà diritto allo status di disoccupato pur avendo un'attività da autonomo.
Lo stralcio è semplicemente il rifiuto.

Unknown ha detto...

Buongiorno,
a causa del licenziamento per giusta causa, a metà settembre ho fatto richiesta dell'indennità NASPI e dell'anticipo NASPI per poter fare degli investimenti su una mia attività autonoma che svolgevo già da un anno e mezzo solo il sabato.

Nella richiesta di indennità avevo inserito come reddito presunto per l'anno solare in corso 4400 euro , ma ovviamente non avevo tenuto conto degli investimenti (COSTI) che avrei affrontato. quindi il mio reddito sarà sicuramente negativo.

Ormai l'anticipo NASPI è stato calcolato detraendo l'80% di 4400 euro e sta per essere erogato.

Esiste qualche modo per chiedere all'inps un ricalcolo del reddito presunto(magari portando la dichiarazione dei redditi verso febbraio/marzo) o cambiare il reddito presunto già da adesso?

In poche parole il reddito presunto è sbagliato perchè ci saranno tanti costi e quindi volevo sapere se era possibile chiedere un reintegro dell'anticipo NASPI perso.

Grazie,
Luca

Anonimo ha detto...

Buonasera, sono disoccupato da aprile e ricevo regolarmente la NASPI. Ho già ricevuto un compenso per un lavoro occasionale con ritenuta di acconto per un importo di 2500 euro. Ora sto iniziando a operare nel trading on Line. Sperando di ottenere qualche profitto, come lo dovrei inquadrare e quali sono i limiti per non perdere la NASPI. Non vorrei perderla dato che ora come ora non sono sicuro di ottenere profitti utili a sostenere la famiglia.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Come già risposto in un commento poco sopra di alcuni giorni fa, non possiamo darle una risposta perchè non ci sono chiarimenti INPS in merito a redditi da rendite finanziarie e Naspi.

Christian Citton ha detto...

Nella circolare INPS n° 94 del 2015, al punto 2.10.b è spiegato che "Qualora nel corso del periodo di godimento delle indennità il lavoratore, per qualsiasi motivo, ritenesse di dover modificare il reddito dichiarato, dovrà presentare una nuova dichiarazione “a montante” cioè comprensiva del reddito precedentemente dichiarato e delle variazioni a maggiorazione o a diminuzione. In tal caso si procederà a rideterminare, dalla data della nuova dichiarazione, l’importo della trattenuta sull’intero reddito diminuito delle quote già eventualmente recuperate.".
Inoltre al punto 2.9.b, proprio sull'erogazione anticipata della Naspi per autoimprenditorialità, è spiegato che "Laddove il soggetto interessato sia divenuto beneficiario dell’indennità di disoccupazione NASpI in misura ridotta per un importo pari all’80% dei proventi preventivati per lo svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma di cui all’art. 10, comma 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015 n. 22, la prestazione anticipata verrà erogata considerando l’importo residuo da corrispondere senza l’applicazione della suddetta riduzione."
Quindi se lei ha fatto domanda di anticipo al momento stesso della domanda di Naspi con ricalcolo per reddito da lavoro autonomo, in teoria dovrebbe dare nuova comunicazione come indicato nel punto 2.10.b ma non dirle se verrà accettata anche nel caso di erogazione anticipata. L'unica è informarsi presso l'INPS direttamente.

Scolta ha detto...

Buongiorno, ho presentato domanda di naspi entro 8 giorni dalle dimissioni per giusta causa ad agosto, dichiarando che avrei percepito un'indennità di preavviso di 60 giorni. Ad inizio settembre ricevo già la lettera a casa che la domanda era stata accolta e che avrei cominciato a ricevere i pagamenti dal 15 ottobre, l'ottavo giorno dopo la fine del preavviso. Il 26 settembre ho però cominciato a lavorare con un contratto di lavoro subordinato che scadrà il 23 dicembre e ho tempestivamente inviato comunicazione naspi-com (senza specificare il reddito perché non mi veniva richiesto). I giorni scorsi collegandomi al sito ho visto che lo stato della domanda è passato da "accolta con pagamenti dal 15 ottobre" a "respinta dal 25 ottobre". Cosa può essere successo? Non dovrebbe risultare solamente sospesa? Al Contact center mi è sempre stato detto che mi sarebbe stata sospesa per poi ripartire automaticamente il 24 dicembre. Grazie anticipatamente

Christian Citton ha detto...

Non so cosa dirle, dovrebbe informarsi in un ufficio INPS perchè ci sarà qualche elemento mancante o segnato errato.

Anonimo ha detto...

salve ho appena ricevuto notizia che mi hanno respita Naspi perchè non ho fatto dichiarazione reddito presunto avento peesisente p.Iva come libero professionista.
nella domanda on line naspi però ho dichiarato il mio reddito presunto per l'anno in corso. Dovevofarlo separatamente?
grazie

Christian Citton ha detto...

Avrebbe dovuto fare ulteriore autodichiarazione in seguito. Le consigliamo di recarsi immediatamente in una sede INPS e provare a chiarire la situazione per fare ancora domanda, anche se comunque dovrebbero valere lo stesso i 68 giorni di tempo massimo dalla fine dell'ultimo rapporto di lavoro.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,sto percendo la disoccupazione da qualche mese, a breve aprirò un attivata ( un bar ) con tanto di partita iva, posso chiedere l'anticipo ??? In più le allego un articolo che ho trovato in cui sembrerebbe essere risolto il problema dei 4800 di reddito presunto mi sa dire se è corretta? Grazie in anticipo

(Niente più denuncia. In passato l’ente di previdenza (circolare n. 153/2013), aveva stabilito a carico dei richiedenti l'obbligo di dover comunicare, a pena di decadenza, dell'eventuale svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma, produttiva di un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione (euro 4.800), nonché il reddito annuo che si prevedeva di trarre da tale attività, entro un mese dall'inizio dell'attività stessa. Ora invece, in considerazione del fatto che l'anticipazione non è più funzionale al sostegno di uno stato di bisogno che nasce dalla disoccupazione e che, piuttosto, assume la natura specifica di contributo finanziario per lo sviluppo dell'autoimprenditorialità, l’Inps precisa che «il beneficiario è dispensato dall'effettuare la comunicazione (...) qualora presenti la domanda di anticipazione dell'indennità entro il termine previsto per la detta comunicazione, ossia entro un mese dall'inizio dell'attività». Tutto più semplice dunque.)

Peppe ha detto...

Salve ho trovato qualcosa che sembra il mio caso l unica cosa e che io ancora non ho presentato ne domanda e ne mi sono messo disoccupato mi tocca la disoccupazione non ostante sono un exs socio di una snc

Christian Citton ha detto...

@Peppe: ma cosa mi sta chiedendo? Se può avere la Naspi perchè ex socio di una snc? La risposta è no, l'indennità di disoccupazione è solo per ex lavoratori dipendenti.
@Anonimo: certo che può chiedere l'anticipo, è fatto apposta.

Anonimo ha detto...

Buonasera,
ho presentato domanda NASPi il 15 settembre e ancora non ho ricevuto nessun tipo di comunicazione da parte dell'INPS. Nei prossimi giorni firmerò un INCARICO PER PRESTAZIONI DI LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE per un totale di 2800 euro.
Come mi devo comportare? Devo fare comunicazione all'INPS (oltre che un sollecito per la domanda fatta 2 mesi fa)? Non ho capito la questione della riduzione dell'80%. Ringrazio per la disponibilità e la gentilezza.

Christian Citton ha detto...

-All'importo totale della Naspi viene sottratto l'80% del reddito da lavoro autonomo.
-Deve comunicare all'INPS che avvierà questa attività ed il reddito previsto, comunque le conviene informarsi presso una sede INPS sulla sua pratica perchè siamo oltre i termini consueti (60 giorni per processare la richiesta, secondo quanto detto dall'INPS lo scorso anno).

Anonimo ha detto...

Grazie Christian.
Proprio oggi mi è arrivata comunicazione dall'INPS (Naspi accolta e già avviata)e bonifico per i primi 42 giorni.
Quindi, facciamo un'ipotesi:
- se io firmassi il contratto di cui sopra oggi, mi verrebbe decurtata dal totale della Naspi che mi rimane una somma pari all'80% del reddito da lavoro autonomo (dal netto suppongo).
Avendo da contratto un totale di 2800 euro, sarebbero 2240 euro, quindi una decurtazione pari a 1792 euro, decurtazione che si spalmerà per i giorni che ancora mi spettano di Naspi.
Ti ringrazio molto, oggi neppure al patronato hanno saputo darmi un'informazione corretta, mentre la sede INPS era chiusa.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Buonasera , Euro 4800 come limite massimo di reddito lordo per chi ha svolge lavoro autonomo fanno riferimento al reddito e quindi non al fatturato? se io ho fatturato quindi ho ricavi per Euro 6.000 ma costi inerenti l'attività pari ad Euro 2.000 il mio reddito sarebbe di Euro 4000 e quindi rientrerei. Giusto?

Anonimo ha detto...

Salve,vorrei Anke io per cortesia delle informazioni e consulto da lei.le spiego.Ho fatto domanda di disoccupazione a febbraio come lavoratruce dipendente e dopo 4mesi mi è stata respinta dicendo che non avevo inserito il reddito presunto da attività autonoma perke io ero amministratrice e socia di una srl ma senza percepire utili quindi il reddito era pari a zero negli anni scorsi. ma cmq le mie quote e l amministrazione sn state cedute a novembre 2015.ho rifatto sempre tramite patronato il ricorso on line e sono andata Anke all inps ripresentano l atto notarile di cessione quote dichiarazione di reddito zero..ma mi dicono ke Anke questo mi verrà bocciato perke dovevo presentare la dichiarazione del reddito entro 30giorni dalla domanda. .mi dicono ogni volta cose diverse io vorrei solo capire ma secondo lei eq vero ke dovevo inserire il zero Anke se al momento della domanda nn ero più titolare di tale società?la prego mi aiuti a capire perke nn ce la faccio più sono 9mesi ke mi fanno andare avanti e indietro ..

Christian Citton ha detto...

1) Purtroppo è difficile dare una risposta precisa: l'INPS scrive "reddito lordo", tuttavia sembra che richieda il fatturato. Il fatto è che per mantenere lo status di disoccupato si richiede che non si superino i 4800€ di reddito l'anno (per lavoratori autonomi, per dipendenti 8145), e sono intesi "lordi" perchè comunque fino a tale cifra non si pagano tasse. Quindi si potrebbe riassumere in "lei su cosa paga le tasse? sui 6000€ o i 4800€ ?" e in base alla risposta si capisce in che situazione si è.
2) Di base, si deve sempre indicare il reddito presunto anche se zero, perchè se si fa parte di una società o si ha p.iva si può sempre presumere che si guadagni qualcosa, quindi si deve comunque indicare anche se non prendeva nulla. Detto questo, rileva comunque il reddito nell'anno in cui si fa la domanda di indennità di disoccupazione, dunque se lei ha ceduto le quote in precedenza ma non lo ha indicato alla prima domanda, adesso dipende dall'esito del ricorso: sinceramente sui tempi di risposta e sui criteri di valutazione dei ricorsi (ovvero come vengono valutati "gli errori formali", chiamiamoli così, che purtroppo in burocrazia pesano parecchio) non siamo in gradi di risponderle, a livello teorico però riteniamo che dovrebbe aver diritto alla Naspi.

beo ha detto...

Buongiorno mia moglie percepisce la Naspi da circa un anno interrotta per cinque mesi con la maternità riconosciuta dall'Inps.
Adesso per un lavoro occasionale effettuato nel 2015 l'azienda per cui ha lavorato intende liquidarla.
Il compenso netto è di circa 1500 euro.
Deve fare la comunicazione naspi com? O come si deve comportare per non perdere la naspi?
Grazie

Anonimo ha detto...

Buona sera,
cortesemente una delucidazione, dunque sto percependo Naspi dal 01/03/2016 mi scadrà il 01/07/2017
con l'avvento del 2017 vorrei aprire una attività come libero professionista ( regime forfettario agevolato pei primi 5 anni )
in questa condizione posso continuare a percepire la naspi non superando i 4800 euro ?
se si vengono applicate decurtazioni alla Naspi ?
Grazie.

Christian Citton ha detto...

1) Cosa intende per "lavoro occasionale" e "liquidarla"? Che tipo di contratto?

2)E' proprio la situazione spiegata nell'articolo.

Anonimo ha detto...

Buonasera,ho percepito la Naspi dal 1 settembre al 31 ottobre,in data 24 ottobre sono stato assunto con un contratto full time a tempo determinato fino al 25 novembre,poi prorogato fino al 28 febbraio 2017..come mai nell'ultima Naspi e' compreso anche il periodo 24 ottobre-31 ottobre che chiaramente non mi spettava?L'obbligo di comunicare all'INps una nuova occupazione non e' a carico del datore di lavoro?Come devo comportarmi ora?Vi ringrazio

Anonimo ha detto...

Ciao io ho lavorato in un azienda privata con normale contratto di lavoro a tempo determinato dal 04/04/2016 al 30/09/2016 ho presentato normale domanda di Naspi come tutti gli anni ma a differenza però che ho svolto e svolgo ancora un attività di marketing (herbalife) che per quanto ne sappia nn fa cumulo sul reddito e tra l altro nn supera manco lontanamente la somma di 4.800 euro prevista. La domanda presentata il 04/10/2016 mi è stata respinta potrei capirne di più grazie

Christian Citton ha detto...

Presupponendo che il datore di lavoro abbia fatto la corretta procedura, si può ipotizzare che le informazioni siano giunte dopo che l'accredito era già stato processato. Probabilmente al prossimo la correzione.

Christian Citton ha detto...

Non possiamo darle alcuna risposta, mancano troppe informazioni. E' sicuro di avere tutti i requisiti? Ha almeno 13 settimane di contributi nell'ultimo quadriennio? Ha dichiarato di avere anche questa attività quando ha fatto la domanda di Naspi?

Anonimo ha detto...

Buongiorno, prendo la naspi da 12 mesi. Durante le prossime due settimane avrò l'opportunitá di erogare una prestazione per un'azienda, il cui compenso sará di 2800€ con ritenuta d'acconto. Cosa devo fare in relazione alla naspi? Grazie

Charly ha detto...

Ho fatto domanda di naspi il 25/08/2016
Di cui ho lavorato dal 17/03/2016 al 19/08/2016 ma guardando stamattina nel sito inps la vostra domanda è respinta .mi sono informato io avevo una ditta individuale .ma ho chiuso la p.iva. nel25/09/2015 e in più iscritto alla Camera di commerccio come possibile che respingono la pratica se gentilmente e possibile spiegazioni.

Christian Citton ha detto...

1) Se trattasi di lavoro autonomo o parasubordinato deve comunicarlo lei all'INPS come spiegato nell'articolo.

2) Detta così, non possiamo certo saperlo. Si deve informare all'INPS per conoscerne i motivi.

Unknown ha detto...

Buonasera Il 2 novembre 2015 faccio richiesta per la naspi che mi viene percepita a accettata regolarmente, premetto che ero già in possesso di partita Iva ma con reddito pari a zero nel 2015, il patronato mi dice nonostante la mia insistenza che non è necessario comunicare di essere titolare di partita Iva poiché senza reddito, a dicembre 2015 riprendo la mia attività lavorativa dipendente che termina ad aprile 2016, a maggio 2016 di riallaccia la disoccupazione , questa volta però dichiarò di essere in possesso di partita Iva con un reddito presunto per l anno 2016 inferiore al 500 euro. Riprendo il mio lavoro da dipendente a giugno 2016 fino a ottobre 2016, a novembre percepisco disoccupazione che non mi spetta perché inizio subito a lavorare con l asl che non comunica la mia assunzione, ma questo poco importa, mi rivolgo all inps per avvisare che a novembre 2016 ho percepito una diss che non mi spetta , il funzionario mi blocca la naspi dicendomi che oltre a dare indietro la mensilità di novenbre 2016 (giustamente ) dovrei dare indietro la altre 2 disoccupazionipercepite poiché non risulta comunicato da me che ero in possesso della partita Iva e che devo aspettare la lettera dall inps perdare indietro i soldi!!!ora le xhiedo se qualora mi arivasse questa lettera fosse possibile contestarla...in quanto nel 2015 il reddito con p iva era oari a zero e a maggio 2016 ho cominciato un reddito presunto anche se a loro non risulta !!!!! Possibile che solo per non aver comunicato di possedere la partita Iva nonostante a reddito Zero devo ridare i soldi percepiti?

Christian Citton ha detto...

Sinceramente non sappiamo dirle se sia possibile fare qualche ricorso (e vincerlo), dovrebbe chiedere ad un consulente del lavoro o a un avvocato esperto di queste situazioni. Comunque le confermiamo che, purtroppo, è vero che anche nel 2015 avrebbe dovuto comunicare di avere p.Iva, dichiarando il reddito pure se pari a zero: a parziale discolpa di chi al patronato le disse che non era necessario, diciamo solo che il 2015, primo anno della Naspi (attivata dal 1 maggio 2015), c'era parecchia confusione e incertezza su diversi aspetti procedurali. Anche la mancata comunicazione nel 2016 (di cosa però? Del reddito da lavoro autonomo o dell'inizio del lavoro presso alla Asl? Ovviamente è importante capirlo perchè sono due diverse responsabilità, l'una a carico suo e l'altra a carico della Asl) è un problema di non poco conto.
Il quadro della situazione è complesso e ha bisogno di un'assistenza personalizzata per capire cosa fare.

Anonimo ha detto...

Se durante il mio periodo di lavoratore regolarmente assunto avessi fatturato anche 10.000 euro, questo reddito accessorio non andrebbe in nessun modo ad interessare il sussidio Naspi? Non mi verrebbe applicata la decurtazione del 80% ne atro, a patto di non avere piu' partita Iva all'atto della presentazione della domanda stessa. E' CORRETTO?

Christian Citton ha detto...

No, non è corretto. Come scritto nell'articolo si ha diritto alla Naspi"se il reddito lordo annuo percepito dall'attività nell'anno solare di riferimento (cioè dal 1 gennaio al 31 dicembre) non è superiore a 4.800€" e "In tal caso l'indennità NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno." Dunque bisogna verificare se tutto o parte di quei 10.000€ che lei indica sono da rapportarsi all'anno in cui richiede la Naspi.

Unknown ha detto...

Buongiorno,
ho da poco perso il mio lavoro principale, attualmente risulto essere iscritto anche alla gestione separata Inps per un contratto parasubordinato che mi frutta un reddito netto annuo di 3600 euro.
secondo voi posso fare richiesta per la Naspi?
grazie in anticipo per le risposte

Christian Citton ha detto...

Rientra nel caso descritto nell'articolo. Il reddito comunque è inteso lordo (i 4800€ annui).

Anonimo ha detto...

Nell'agosto 2017 terminero' il mio contratto a tempo determinato e chiederò' la Naspi. Mi verrà' concessa anche se il reddito da lavoro dipendente dal gennaio ad agosto 2017 supererà' i 13.000?

Christian Citton ha detto...

Come scusi? Ma cosa sta chiedendo?

Anonimo ha detto...

Buonasera,
chiedo conferma relativamente ad un'informazione ricevuta: nel momento in cui si è licenziati da un lavoro a tempo indeterminato e si fa richiesta della Naspi, nel caso in cui la richiesta sia accettata, è possibile ricevere il sussidio in un'unica soluzione se al contempo si apre partita iva per un'attività in proprio?
Grazie

Anonimo ha detto...

Buonasera, ho perso il mio lavoro come subordinato a Dicembre2016, nel corso del 2016 ho effettuato inoltre alcuni lavori autonomi con ritenuta di acconto sotto 1500eur lorde. Ho richiesto naspi nel 2017 dichiarando nessun altro lavoro oltre al principale come indicatomi dall' inps di pertinenza, ma non mi fido molto dato che l'impiegato era molto titubante, ho sentito anche un patronato ma non hanno saputo rispondermi. Come dovrei comportarmi per essere certo di non commettere errori? Vanno dichiarati anche i redditi da lavoro occasionale precedenti all'anno di richiesta...??

Christian Citton ha detto...

1) Sì, occorre fare apposita domanda.

2) Per le informazioni che ha fornito nel commento, è a posto così.

Anonimo ha detto...

Buonasera, ho fatto domanda il 10/10/2016 e ancora non ho percepito il sussidio, ma detto questo a novembre ho effettuato una prestazione occasionale per una trattativa di noleggio auto che mi ha fruttato circa €900, come mi devo comportare??

grazie

Christian Citton ha detto...

Prima di tutto deve informarsi sull'esito della sua domanda: non sono normali tre mesi di attesa per una risposta, negativa o positiva che sia, senza sapere questo ogni passo successivo in merito ad altri redditi può portare ad errori pregiudicanti la richiesta di Naspi. Se ho capito male e invece gliel'hanno concessa ma è ancora in attesa del primo accredito, per quel che riguarda la prestazione occasionale non la deve comunicare solamente se trattasi di lavoro accessorio pagato coi voucher, in ogni altro caso sì, come spiegato nell'articolo.

Luca ha detto...

Buongiorno,sono assunto a tempo indeterminato presso un,' azienda del commercio da circa 15 anni. Da due anni svoglo questa attivita part time. Inoltre ho da alcuni anni la partita iva agricola con regime di esonero (<a €7000). In caso di licenziamento da partedel datore di lavoro a tempo indeterminato, potrei percepire la Naspi odovrei chiudere la p.iva?

Christian Citton ha detto...

Non deve chiudere la p. Iva, deve restare sotto i 4800€ lordi annui come spiegato nella guida: il suo caso rientra nella fattispecie descritta, non è un'eccezione. Poi valuti lei se le conviene prendere la Naspi ridotta e restare sotto i 4800€ lordi annui oppure rinunciare all'indennità e guadagnare di più con la sua attività da autonomo.

Valerio ha detto...

Salve, avrei bisogno di una sua consulenza.
Sto percependo la NASPI e mi restano ancora 3 mesi.
Intanto però ho aperto la partita IVA per lavorare in autonomo (facendo comunicazione all'INPS attualmente dichiarando reddito presunto = 0) ma credo di iniziare a lavorare e fatturare solo dopo che avrò terminato di percepire la NASPI.
Cosa succede in questo caso?
Dopo i 3 mesi restanti di NASPI potrò fatturare "liberamente" senza il vincolo dei 4800 euro?

Anonimo ha detto...

Buongiorno, ho smesso di lavorare come dipentente in una ditta e ho fatto domanda Naspi, ma è stata respinta, in quanto risulto ancora socio accomandante in una societa sas. Mi sono recato agli uffici Inps e ho fatto una dichiarazione di cessata attività da oltre 5 anni. Parlando con il mio ex socio mi ha detto che non è stata ancora chiusa dal notaio, comunque la partita iva e la società non sono utilizzate da oltre 5 anni, quindi non c'è stato alcun reddito derivante da esse. Potrei sapere se ho diritto alla Naspi? La ringrazio anticipatamente.

Christian Citton ha detto...

Da quello che ci dice, il problema non sono i requisiti ma le mancate dichiarazioni in merito ai redditi stessi (che se anche pari a 0 vanno comunicati) e alla sua posizione nella società. Molto difficile che riesca ad ottenere la Naspi a questo punto, può solo tornare all'INPS per spiegare la situazione e capire se può fare un qualche ricorso... e sperare.

Christian Citton ha detto...

Ma poi scusi, lei dice che "ha smesso di lavorare come dipendente in una ditta": se si è licenziato lei non ha comunque diritto alla Naspi, solo nel caso lo abbia fatto per giustificato motivo e abbia agito in giudizio contro il datore di lavoro.

Anonimo ha detto...

ho smesso di lavorare come dipendente nella ditta perchè scaduto il contratto a tempo determinato, non mi sono licenziato.

Anonimo ha detto...

Salve. A settembre 2016 è terminato il mio contratto di apprendistato di 2 anni e tramite sito INPS ho inviato regolare domanda di disoccupazione.

A tutt'oggi risulta ancora non lavorata. So che (anche se in un paese normale non dovrebbe funzionare così) dovró essere io a sollecitare l'INPS andando in sede, ma non è questo il punto.

Tra circa 1 mese con tutti i soldi che ho faticosamente guadagnato sgobbando in un fast food negli ultimi 2 anni, ho intenzione insieme a un'altra persona di costituire una SRL.

È il motivo per cui ho sacrificato sabati, domeniche e feste senza sosta, mettendo da parte ogni centesimino.

C'è una cosa che non mi è chiara: informandomi mi era sembrato di capire che se un disoccupato avesse intrapreso altra forma di lavoro differente da quello subordinato, quindi autonomo, doveva entro 30 giorni dall'inizio dell'attività dare comunicazione e automaticamente avrebbe perso il diritto ha ricevere il resto della disoccupazione.

Siccome ho intenzione di avviare l'attività ma di non prendere nessun compenso come amministratore ne di percepire gli utili a fine anno perché prima di tutto bisognerà vedere se entrerà il lavoro, e secondo di poi nel mio progetto imprenditoriale i primi soldi che guadagneró voglio reinvestirli nell'attività, il discorso di continuare a percepire la disoccupazione puó valere anche per me che anche se saró socio di srl (che non è uguale a essere un autonomo o ditta individuale) non percepiró nessun reddito come persona fisica per l'anno 2017?

Posso pretendere di avere anche io lo stesso trattamento riservato agli autonomi e alle ditte individuali?

Se sì cosa devo fare? Che riferimenti legislativi ho?

Cercando su internet più o meno danno tutti le stesse informazioni, e qui per la prima volta apprendo di una notizia diversa che non ero riuscita a reperire altrove e di cui ignoravo l'esistenza.

Grazie se mi vorrai rispondere, mi saresti di grande aiuto.

Christian Citton ha detto...

Come prima cosa deve capire a che punto è la sua richiesta, altrimenti ogni ipotesi si basa sul nulla.
Per il resto: aprire una srl o altro tipo di società ed esserne titolare o socio, lavori autonomi con partita Iva o senza, sono considerati tutti uguali ed equiparati, ricadendo nella casistica descritta nell'articolo. Inoltre, come può capire leggendolo (e leggendo anche gli altri commenti dove sono riportati casi concreti con problemi e procedure) deve comunque informare l'INPS anche se il reddito previsto è zero, per poi dare nuova comunicazione nel caso il reddito vari in qualche maniera. Attenzione al limite dei 4800€ lordi.

Anonimo ha detto...

Grazie mille per la sua cortese e celere risposta.
Seguirò i suoi suggerimenti senza dubbio.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
dal primo di Febbraio sarò disoccupato, in quanto non mi verrà rinnovato il contratto del mio lavoro primario.
Nel frattempo, ho un contratto in essere di associazione sportiva, con un'entrata di circa 400/480 € al mese. Non ho un fisso, dipende dalle ore che lavoro mensilmente.

Questo può influire sul ricevimento della Naspi?

Grazie mille
Saluti

Christian Citton ha detto...

E' il caso descritto nell'articolo, quindi sì.

Francesca ha detto...

Buongiorno,
io ho contratto a tempo indeterminato e lavoro in questa azienda da 9 anni. a maggio entro in maternità e poi finita la maternità mi licenzio entro l'anno in modo da percepire la Naspi.
attualmente percepisco provvigioni (circa 150/200€ mensili max) da vendita diretta. Per questo motivo potrei non avere diritto alla naspi o averne diritto in maniera ridotta? se così fosse rinuncerei alla vendita diretta.
La ringrazio

Christian Citton ha detto...

Il suo caso rientra in quello descritto nell'articolo, cioè lavoro autonomo o comunque assimilato, dunque deve rispettare i limiti di reddito indicati: se non li supera, la Naspi subisce una riduzione pari all'80% di quanto percepito con il lavoro autonomo, se li supera l'indennità viene tolta.

Anonimo ha detto...

Ho lavorato per alcuni mesi dell'anno, a chiamata, con ritenuta d'acconto.
Ho diritto alla disoccupazione?

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
a dicembre 2016 ho fatto richiesta tamite Patronato del sussidio Naspi in quanto licenziato a causa riduzione personale. Al momento della presentazione della richiesta, ho inviato sempre tramite Patronato un'autodichiarazione nel quale comunicavo di essere contitolare di una Società in nome collettivo (senza prestazione di opera ma solo di partecipazione all'utile) dichiarando il reddito per il mese di dicembre 2016 pari a zero.
Oggi ho ricevuto la comunicazione dall'Imps che la domanda di indennità è stata accolta cion decorrenza 20 gennaio.
Chiedo dunquese devo inviare un'altra autodichiarazione per il reddito del corrente anno solare e capire se il reddito da comunicare deve essere sempre zero in qunto non presto opera ma partecipo soli agli utili.
Ringrazio anticipatamente.
Matteo

Christian Citton ha detto...

1) No, la ritenuta d'acconto non è una forma di lavoro subordinato con pagamento dei contributi.

2) Gli utili derivanti dalla partecipazione ad una società sono considerati come un reddito da lavoro autonomo e dunque rientrano nella casistica descritta nell'articolo e devono essere dichiarati ogni anno.

Luca ha detto...

buongiorno,
grazie mille per il preziosissimo sito con un sacco di informazioni.
ho una domanda, forse banale ma di cui non riesco a trovare da nessuna parte una risposta, mi scuso in anticipo: ottenuta la Naspi, si può fare richiesta dell'anticipo e aprire una snc di cui sarei socio al 50%?
grazie mille in anticipo del supporto

Unknown ha detto...

Salve ci sono delle imprecisioni in quello che si legge e le spiego perchè.
In riferimento all'incentivo sull'imprenditorialità e quindi alla naspi anticipata in unica soluzione.
1)Se si parla di anno solare "tanti" aprirebbero partita iva al 30 dicembre e in questo modo non supererebbero il limite dei 4800 euro l'anno.
2)Non è richiesto il superamento dei 4800 euro l'anno nelle ultime indicazioni o circolari inps per chi si avvale dell'anticipazione Naspi per l'auto imprenditorialità.
3)Tale giudizio nasce dal fatto che se uno ha una Naspi da 800 euro il mese e presumesse di percepirne 400 da lavoro autonomo, non avrebbe alcun vantaggio nel dedicarsi a costruirsi un lavoro imprenditoriale.
4)Nessuna circolare dice che l'incentivo all'autoimprenditorialità ricevuto come anticipazione in unica soluzione deva essere restituito qualora superassimo i 4800 euro annui.
5)E' evidente che se percepisci 2 anni di Naspi in unica soluzione ipotesi 800 euro mensili e quindi 19200 euro per aprire una piccola azienda e ne guadagni 5000 all'anno sei invogliato a non rischiare e nell'eventuale restituzione dei 19200 (ripeto non è scritto da nessuna parte, quindi nessuno li chiederà indietro) sei costretto all'immediato fallimento.
6)La Naspi Anticipata in unica soluzione nasce per incentivare il lavoro autonomo, per creare occupazione e non per creare furbi o falliti aziendali.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Luca Rossi, ma nell'articolo non abbiamo trattato la questione dell'anticipo Naspi come incentivo per autoimprenditorialità, bensì quello della normale percezione dell'indennità di disoccupazione e svolgimento in contemporanea di attività da lavoro autonomo o equiparate.

Luca ha detto...

grazie delle risposte, però non ho chiarito il mio dubbio sul fatto della snc.

stante il fatto che pare non ci sia più il limite dei 4800 euro, nella circolare si parla di lavoro autonomo e impresa individuale.
se non sbaglio la snc è una società di persone, quindi non proprio contemplata specificamente nella circolare INPS.

la mia domanda quindi rimane:
ottenute la NASPI, posso chiedere l'anticipo in un'unica "rata" e poi aprire una snc al 50% con un'altra persona?

grazie mille!

Christian Citton ha detto...

In teoria sì, con l'Aspi si poteva anche aprire una microimpresa con massimo 10 dipendenti e la disciplina è rimasta la stessa. Se è possibile diventare soci di una cooperativa con l'anticipo Naspi, si dovrebbe anche poter aprire una snc, il testo della circolare INPS non lo vieta ma parla solo di attività di lavoro autonomo, autoimprenditorialità, e appunto soci di cooperativa. Chiaro è che per la certezza deve chiedere all'INPS a questo punto.

Anonimo ha detto...

salve sono sempre la stessa persona che è socio accomandante di una sas ( una volta erano definiti soci di capitale poi l'Inps pare che abbia cambiato idea...) volevo cortesemente sapere se queste regole per poter incassare la naspi sono valide anche per il contributo una-tantum ( 750 euro ) che FORMATEMP eroga per i lavoratori che hanno prestato la propria opera per società di lavoro interinale.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Sinceramente non ho ben capito la sua domanda.

Curiositàsuglianimali ha detto...

Buongiorno, vorrei chiarire se leggendo l'articolo ho ben capito..
Percepisco la NASPI dal gennaio 2016, ed ora tramite il PATTO DI SERVIZIO GARANZIA GIOVANI ho iniziato una CONVENZIONE DI TIROCINIO da gennaio 2017. Mi conferma che per non perdere la NASPI devo percepire non più di 400 euro mensili (4800 annui), e che comunque pur restando sotto quella soglia la NASPI mi sarà ugualmente decurtata all' 80%?
Grazie mille in anticipo.
Cordiali saluti.

Anonimo ha detto...

Buonasera, sono socio accomandante di una sas oltrechè lavoratore dipendente.L'inps a novembre 2015 mi ha chiesto di produrre una dichiarazione per la previsione del reddito 2015 che ho presentato per euro 6500 ed ho ottenuto la disoccupazione.quest'anno a novembre 2016 mi hanno chiesto ed ho fatto una dichiarzione per il 2016 nella quale risulta un possibile reddito di circa 8000 euro e la disoccupazione è stata respinta. a parte la stranezza del considerare dei redditi da capitale come redditi da lavoro, Lei ritiene mi possa venire richiesta la restituzione della disoccupazione del 2015?Grazie

Christian Citton ha detto...

1) Per quel che riguarda la compatibilità Naspi-tirocini purtroppo vi è una normativa non uniforme, nel suo globale ma anche da Regione a Regione, e diversa da quella che regola l'indennità di disoccupazione col lavoro dipendente. Per quel che riguarda i tirocini di Garanzia Giovani c'è il messaggio Inps n. 3632 del 2015 in attuazione di quanto disposto dal Ministero del lavoro: «Se l’importo dell’indennità di tirocinio è inferiore o uguale all’Aspi, Mini Aspi o Naspi, l’indennità di tirocinio non viene pagata [...]. Se l’importo dell’indennità di tirocinio è superiore all’importo dell’indennità di Aspi, Mini Aspi o Naspi, l’Istituto eroga la differenza solo se superiore a 10 euro [...]».

2) Purtroppo la normativa che regola l'indennità Naspi con lavoro autonomo ricomprende anche le partecipazioni come la sua: in fondo il socio accomodante di una sas non è una mera figura passiva e seppur limitatamente può partecipare alle attività della società. Tra l'altro lei è anche lavoratore dipendente? Cioè ha richiesto la Naspi in virtù di un precedente evento di disoccupazione ma ha adesso un altro lavoro subordinato e in più è socio di una sas? Se così, sinceramente mi stupisco che le abbiano proprio concesso la Naspi.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, sono disoccupata dal novembre 2016 e ho fatto richiesta di Naspi. la richiesta è stata accolta ma ancora non mi è stato corrisposto nulla. Dal prossimo mese potrei avere la possibilità di avere un contratto per la cessione di diritto d'autore da 850 euro netti al mese. Come dovrò regolarmi con la Naspi? devo subito comunicare all'INPS l'eventuale stipula del contratto?

Christian Citton ha detto...

La cessione di diritti d'autore rientra pienamente in quanto descritto nell'articolo, quindi occorre che comunichi il tutto, rispetti i limiti di reddito ecc...

Anonimo ha detto...

Buonasera, volevo avere un chiarimento se possibile. Quando parlate della possibilità di mantenere la Naspi con un reddito lordo annuo non superiore a 4800 euro signi fica che se sono dipendente di una azienda stagionale poi vado in disoccupazione e contemporaneamente ho una qualsiasi attività con o senza partita e fatturo 8000 euro ma ho spese per 3000 euro, avendo un reddito ai fini Irpef di 5000 euro non ho diritto alla Naspi. Ho capito bene? Grazie

Anonimo ha detto...

Buongiorno!in merito alla NASPI,io ho già percepito la prima mensilità.Dovrei aprire partita IVA per iscrizione all'albo. Dunque, se non si superano 4.800 euro c'è una riduzione dell'80% sulla retribuzione prevista ma nel caso non si fatturasse nulla?Posso ancora richiedere la corresponsione in un'unica soluzione prima di aprire partita Iva pur avendo gia percepito una mensilità?
Grazie

Christian Citton ha detto...

1) Il problema nel suo caso (quello che descrive coi numeri di esempio che riporta) si pone solo in parte perchè si guarda solo al fatturato, che non deve superare i 4800€ lordi nel periodo descritto nell'articolo (dipende da quando è iniziata l'attività, la Naspi stessa e quando finisce). Comunque attenzione perchè per gli stagionali possono esserci diversi altri limiti.

2) Se non si fattura nulla si deve comunque comunicare reddito = 0. Se invece si richiede l'anticipo Naspi in una sola soluzione come incentivo all'autoimprenditorialità, cosa sempre possibile (ovviamente sottratto quanto già preso in precedenza), non c'è tale limite.

Cloud Native Architect ha detto...

Salve,
sto leggendo moltissimi articoli sull'argomento ma nessuno chiarisce il mio dubbio: ho diritto a 24 mesi di NASpI e vorrei aprire una partita IVA da Lavoratore Autonomo, quindi opterei per il ragime forfettario.
I soldi derivanti dall'anticipo NASpI vanno sommati ai compensi percepiti per formare la soglia dei 30k€ di reddito del regime forfettario?

Grazie mille,
Albe

Christian Citton ha detto...

Il suddetto limite per la partita Iva con regime forfettario è relativo al reddito fatturato, dunque di natura ben diversa rispetto all'anticipo della Naspi. Con circolare n. 62 del 19/03/15 l’INPS ha esplicitamente spiegato che l'anticipo Naspi come incentivo all'autoimprenditorialità è una forma di aiuto per le spese iniziali, un contributo di natura specifica; inoltre, sempre con la circolare, chiarisce che "l’istituto dell’anticipazione (della Naspi in una sola soluzione) deve esplicarsi secondo un regime di autonomia rispetto all’istituto della indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI percepita in forma mensile" e che prescinde dunque dal rispetto delle soglie di reddito annuo presunto e dalla relativa dichiarazione.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
sto percependo la NASPI (in questo momento sono 13 mesi). A inzio febbraio ho svolto un lavoro di grafica per un'azienda. La stessa azienda non vuole pagarmi con voucher, perchè non abituati a questa modalità. La domanda è: se quindi ora emetterò prestazione occasionale di euro 800 euro circa, dovrò comunicarlo all'INPS e quindi mi decurteranno l'80% dell' importo? per quanti mesi? mi sembra una follia che con il voucher non decurtano nulla fino a 3000 euro e con la ritenuta d'acconto l'80%, no? o forse non ho capito io qualcosa
Grazie della Sua disponibilità.
Giulio

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