13 gennaio 2023

Naspi e Lavoro Autonomo, Parasubordinato, Accessorio e Occasionale: Limiti di Reddito e Comunicazione all'INPS

L'indennità Naspi è compatibile con lavoro autonomo, parasubordinato, occasionale e accessorio se si rispettano i limiti di reddito lordo annuo e si dà comunicazione all'Inps: chi prende la Naspi e svolge attività lavorativa autonoma o parasubordinata, di impresa individuale o parasubordinata, o se partecipa a vario titolo ad una società, non perde il diritto all'indennità di disoccupazione se rispetta precise regole e limiti di reddito.

L'Inps ha infatti chiarito che si può prendere l'indennità di disoccupazione e lavorare come autonomo o parasubordinato con o senza partita Iva (ad esempio prestazioni in ritenuta di acconto), oppure avviare un'impresa individuale, a patto che il reddito derivante non sia oltre i 5500 euro (attività autonoma) - 8174 euro (attività parasubordinata) lordi annui e che si dia puntuale informazione entro 30 giorni dall'inizio dell'attività o dalla domanda di indennità di disoccupazione.

I limiti di reddito per continuare a prendere la Naspi svolgendo lavoro occasionale o accessorio sono diversi. Inoltre è stato stabilito che si può partecipare a una società e prendere la disoccupazione, ma vanno distinte varie situazioni.


Indennità di disoccupazione Naspi e lavoro autonomo: limiti di reddito e comunicazione all'Inps

Qualora il disoccupato faccia domanda per la Naspi e l'Inps accetti la sua richiesta, questi può svolgere attività di lavoro autonomo o parasubordinato o d'impresa individuale e continuare a prendere l'indennità di disoccupazione se il reddito lordo percepito dal lavoro autonomo o parasubordinato non è superiore a 5500 euro (limite alzato rispetto al precedente di 4800 euro con la Legge di Stabilità 2022, vedasi nota n. 5824/2022 del Ministero del Lavoro).

Attività parasubordinata e Naspi: il limite di reddito è 8174 euro lordi annui, in aumento rispetto al precedente di 8000 euro.

Questo è in pratica l'unico vincolo imposto per continuare a incassare la Naspi perché per attività autonome e contratti di lavoro parasubordinato o di collaborazioni professionali non rileva la durata, a differenze che nel caso di indennità di disoccupazione con nuovo lavoro da dipendente.

Vale sia nel caso di attività di lavoro autonomo con partita Iva, sia senza (ad esempio la cessione di diritti d'autore), di impresa individuale o lavoro parasubordinato (collaborazioni continuative e professionali). Leggete più sotto per importantissime precisazioni su vari casi (iscrizione ad albi professionali, partita Iva, lavoro occasionale, lavoro accessorio...)

Fondamentale dare comunicazione all'Inps col modello Naspi-Com entro un mese dall'inizio dell'attività se si sta già percependo la disoccupazione, entro un mese dalla domanda di Naspi se l'attività è stata iniziata prima.

La Naspi viene ridotta dell'80% del reddito complessivo percepito, o meglio: del reddito previsto e comunicato all'Inps. Date le molte domande di chiarimento su questo punto relativo alla riduzione, riportiamo quanto precisato dall'Inps:
"In tal caso l'indennità NASpI è ridotta di un importo pari all'80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo di tempo intercorrente tra la data di inizio dell'attività e la data di fine dell'indennità o, se antecedente, la fine dell'anno. La riduzione di cui al periodo precedente è ricalcolata d'ufficio al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Nei casi di esenzione dall'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, il beneficiario è tenuto a presentare all’Inps un'apposita autodichiarazione concernente il reddito ricavato dall'attività lavorativa entro il 31 marzo dell’anno successivo. Nel caso di mancata presentazione dell'autodichiarazione il lavoratore è tenuto a restituire la NASpI percepita dalla data di inizio dell'attività lavorativa in argomento".
Se il disoccupato non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, ha però l'obbligo di trasmettere all'Inps un apposito modulo, un'autodichiarazione relativa al reddito derivante dall'attività lavorativa: l'autodichiarazione deve essere consegnata entro il 31 marzo dell'anno successivo. Se non dovesse essere presentata all'Inps allora si dovrà restituire quanto è stato percepito per la Naspi a partire dalla data di inizio dell'attività di lavoro autonomo.

Si devono segnalare all'Inps eventuali variazioni del reddito dichiarato con una nuova dichiarazione, la quale dovrà essere comprensiva del reddito precedentemente segnalato e delle variazioni in negativo o in positivo. In questo modo verrà rideterminato, dalla data di presentazione della nuova autodichiarazione, l'importo della trattenuta sull'intero reddito dal quale sono già stati sottratti gli importi già eventualmente recuperati.

indennità di disoccupazione e lavoro autonomoSe l'indennità di disoccupazione Naspi viene percepita per un periodo superiore all'anno solare e nel frattempo il disoccupato presta attività lavorativa autonoma, deve comunicare il reddito presunto con il modello Naspi-Com che deve essere presentato entro il 31 gennaio: la comunicazione all'Inps va fatta all'inizio di ogni nuovo anno di riscossione del sussidio di disoccupazione successivo al primo.

Se il disoccupato non presenta questa comunicazione non perde il diritto alla Naspi, ma l'indennità di disoccupazione verrà sospesa finché l'Inps non riceverà la nuova comunicazione e il disoccupato riceverà una comunicazione da parte dell'ente previdenziale in merito al mancato adempimento.

Chi prende l'indennità di disoccupazione domandare il Reddito di Cittadinanza e anche l'assegno unico figli a carico.

Compatibilità dell'indennità di disoccupazione e lavoro occasionale accessorio

Trattasi di caso diverso da quello su spiegato perché il lavoro occasionale accessorio non è considerato lavoro autonomo o parasubordinato o dipendente e dunque i limiti di reddito sono diversi.

Entro i 3000 euro netti l'anno (4000 euro lordi) la Naspi non subisce decurtazioni e non si deve comunicare nulla, oltre i 3000 euro netti l'anno viene ridotta in proporzione a quanto si prende ed in questo caso è obbligatorio comunicare all'Inps entro un mese dall'inizio del lavoro accessorio occasionale o dalla domanda di Naspi se fatta dopo l'inizio del lavoro e comunque prima che si superino i 3000 euro, altrimenti la Naspi verrà tolta.

Ricordiamo che il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale accessorio deve avvenire tramite i voucher PrestO o i voucher Libretto Famiglia, che hanno sostituito i vecchi voucher / buoni lavoro.

Compatibilità dell'indennità di disoccupazione e lavoro occasionale autonomo

Si può prendere l'indennità di disoccupazione e svolgere prestazioni occasionali autonome fino a un massimo di 5000 euro l'anno, senza che la Naspi venga ridotta e senza obbligo di comunicare all'Inps, come spiega la circolare 174 del 23 novembre 2017 che recepisce il decreto 50 del 24 aprile 2017 e la Legge 96-2017 art 54 bis.

NB - La differenza tra lavoro occasionale accessorio e lavoro occasionale autonomo è importante perché si tratta di due diverse prestazioni soggette a diverse discipline ed effettuate da soggetti differenti in ambiti distinti.

Compatibilità dell'indennità di disoccupazione con attività professionale di liberi professionisti iscritti a casse previdenziali di categoria

Sempre la suddetta circolare Inps 174 specifica che in questa situazione deve valere la consueta regolamentazione che prevede la possibilità di percepire la Naspi in presenza di redditi non superiori a 5500 euro lordi annui (anche in questo caso, limite alzato dal 2022 rispetto al precedente 4800 euro), con la riduzione che opera con i criteri su esposti e con l'obbligo di comunicare all'Inps.

Viene esplicitamente spiegato che in linea teorica non sarebbe ammissibile la percezione della Naspi in concomitanza di redditi da attività professionale svolta da libero professionista iscritto ad una cassa previdenziale non gestita dall'Inps proprio perché il libero professionista in questione è iscritto a cassa previdenziale non-Inps e dunque non c'è la contribuzione riversata alla Gestione Prestazioni Temporanee ai Lavoratori Dipendenti, tuttavia siccome avrebbe comunque la possibilità di richiedere l'indennità in una sola soluzione come incentivo all'autoimprenditorialità - perché non sussiste alcuna contribuzione da riversare alla predetta Gestione - allora si è deciso che possa in ogni caso avere l'indennità secondo le consuete norme.

Naspi e partita Iva, Naspi e iscrizione ad albi professionali

L'Inps ha specificato, sempre con la circolare 174 del 23 novembre 2017, che non si può presumere dalla sola apertura di partita Iva e/o dalla sola iscrizione a un albo professionale che il percettore di indennità di disoccupazione stia svolgendo lavoro autonomo e dunque percependo redditi.

Il disoccupato deve comunicare all'Inps se sta lavorando e se percepisce redditi perché in tal caso si applica la consueta normativa su indicata, se non ci sono comunicazioni sarà compito della struttura territoriale, nel caso ci sia appunto una partita Iva o un'iscrizione ad albi professionali, verificare se l’attività sia effettivamente svolta contattando l’interessato: se effettivamente è così ma non c'è stata comunicazione, l'indennità di disoccupazione decade.

Se si prende Naspi e si fanno più lavori, ovvero contemporaneamente si prestano ad esempio attività di lavoro autonomo, parasubordinato e occasionale, diventa compito dell'Inps controllare il reddito complessivo derivante dalla somma delle attività e di conseguenza dovrà ridurre l'indennità di disoccupazione in misura pari all'80% del reddito complessivo percepito.

Se da questa verifica dovesse risultare che il reddito supera 8174 euro all'anno, ovvero il limite per il mantenimento dello stato di disoccupazione, la Naspi finisce. In questo caso si utilizza il limite superiore, invece di quello dei 5500 per il solo lavoro autonomo, perché si svolgono diverse tipologie di lavori.

Naspi e redditi da partecipazione e attività in società

In presenza di redditi derivanti da partecipazione societaria occorre distinguere in base al tipo di società e al ruolo del soggetto per capire quale normativa applicare per la verifica della compatibilità dell'indennità di disoccupazione con tali redditi.

Per sommi capi la disciplina, per come è spiegata dalle circolari Inps, è la seguente:
  • nel caso di socio di società di persone e di società di capitali, se ci sono solamente redditi da capitale, dunque non c'è attività di lavoro dipendente o ad attività lavorativa in forma autonoma o di impresa individuale, allora la Naspi può essere percepita per intero senza problemi. Invece se c'è rapporto di lavoro subordinato tra socio e società, allora si ricade nel caso di reddito da lavoro dipendente e dunque la normativa, i limiti di reddito e gli obblighi sono quelli del caso di indennità di disoccupazione con nuovo lavoro da dipendente
  • lo stesso dicasi per "le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d'imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco o revisore di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica, alla partecipazione a collegi e commissioni, sempreché gli uffici non rientrino nei compiti istituzionali compresi nell'attività di lavoro dipendente di cui all'articolo 46, comma 1, concernente redditi di lavoro dipendente"
  • nel caso di soci di società di persone (s.n.c. e s.a.s.), ovvero della produzione di reddito da lavoro in forma autonoma o di impresa per i soci, i familiari, i soci accomandatari che svolgono la loro attività con carattere di abitualità e prevalenza e sono iscritti alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti, i soci accomandanti che svolgono in qualità di coadiutore la loro attività e sono iscritti alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti, si applicano norme, obblighi e limiti di reddito della compatibilità Naspi con lavoro autonomo su indicate; importante comunicare all'Inps entro un mese dall'inizio dell'attività o dalla domanda di Naspi che si è soci anche se il reddito è zero, altrimenti l'indennità non verrà concessa o decade se già in corso
  • per i soci di società per azioni e di società in accomandita per azioni, dato che non sono iscritti alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti o per l’Agricoltura, e anche per i promotori e i soci fondatori di società per azioni, in accomandita per azioni e a responsabilità limitata che partecipano agli utili senza alcuna attività lavorativa nella società, l'indennità di disoccupazione è erogata in forma intera senza obblighi di comunicazione perché si è in presenza di soli redditi da capitale e non di redditi derivanti da lavoro dipendente, autonomo o di impresa
  • se un socio di società a responsabilità limitata esercita in modo personale, continuativo e prevalente l'attività prevista dall'oggetto sociale e dunque è iscritto alla Gestione previdenziale degli Artigiani o dei Commercianti o per l’Agricoltura, allora per la compatibilità della Naspi con i redditi derivanti dalla partecipazione attiva in tale società si applica la consueta normativa del lavoro autonomo, dunque con gli obblighi di comunicazione, il limite di reddito a 5500 euro lordi l'anno con riduzione dell'indennità
342 commenti: «Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 342 di 342
Christian Citton ha detto...

Ha capito correttamente, tranne il funzionamento della decurtazione: la riduzione pari all'80% di quanto preso con la prestazione da lavoro autonomo o equiparata è sul totale della Naspi che le spetta, non ogni mese. Poi ovviamente se l'indennità è già in corso di erogazione, allora viene rifatto il calcolo del totale rimanente, ma comunque non è che ogni mese le tolgono l'80% di quanto preso con la prestazione.

Dan ha detto...

Salve. Ricevo la naspi da gennaio del 2016. Durante l'anno ho svolto un lavoro occasionale con ritenuta d'acconto per 600euro. Non avevo comunicato questo al INPS a suo tempo pensando di non doverlo fare. Ma leggendo ora il suo articolo mi sembra di aver sbagliato. Ora che devo fare. Si può rimediare?

Christian Citton ha detto...

Comunicarlo il prima possibile.

Antonio ha detto...

Salve da questo febbraio 2017 percepisco la Naspi.Nel caso facessi il procacciatore in forma autonoma,anche se entro i 4800 annui dovrei informare l'Inps?

Christian Citton ha detto...

Certamente, è un'attività di lavoro autonomo. Il limite dei 4800€ non va superato per non vedersi togliere del tutto l'indennità di disoccupazione, ma è obbligatorio informare l'INPS.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,

vorrei sapere se i suddetti limiti (in particolare per lavoro autonomo) valgano anche per titolari di indennità di disoccupazione per rimpatriati (LEGGE 25.07. 75 N. 402) o per disoccupazione trasferita in Italia da altro paese europeo tramite modulo U2?

Ho cercato online e letto direttamente leggi e circolari ma non ho trovato una spiegazione.

Grazie mille

Christian Citton ha detto...

Queste norme sono valide solo per la Naspi, per le indennità estere occorre verificare quelle del paese di riferimento e degli accordi in merito che l'Italia ha preso con il paese di riferimento, se ne ha presi.

Anonimo ha detto...

Salve,

Ho presentato richiesta di NASPI ed oggi ho scoperto che è stata respinta perché ho presentato la domanda dopo il 68 giorni richiesti come tempo limite dalla data del licenziamento. Ho commesso questo errore pensando, dato che in quel momento stavo percependo la NASPI dell'anno precedente, di dover aspettare che si concludesse prima il pagamento di quest'ultima. Vorrei sapere da voi se ci sia qualche modo per poter risolvere questa situazione. Se io possa in qualche modo riuscire a riparare al mio errore... vi confesso che sono disperato...

Christian Citton ha detto...

Purtroppo sono termini inderogabili, l'unica soluzione è trovare un altro lavoro e fare richiesta se e quando questo nuovo lavoro cessa. Però sinceramente da quello che scrive, sembra che ci sia qualcos'altro che non va: se lei ha lavorato ma prendendo la Naspi vuol dire che era nella situazione di "percezione dell'indennità di disoccupazione svolgendo nuovo lavoro da dipendente", con l'indennità non sospesa o decaduta perchè il nuovo lavoro è entro i limiti massimi di durata e reddito: come fa quindi ad avere i requisiti per una nuova Naspi?

Unknown ha detto...

Buongiorno! Chiedo a voi esperti un chiarimento, se possibile!
Attualmente sto percependo la Naspi. Ho iniziato un'attività di incaricata alla vendita con yves rocher (vendita diretta senza partita Iva). Ora la domanda che mi pongo è: la cosa influisce? Spiego meglio! Io ho un limite di 250 euro al mese per acquisti personali, oltre questo limite si passa ad acquisti per uso vendita dove vengono pagate tutte le regolari tasse. Per 50 euro di guadagno al mese, una cosa minima, io devo dichiarare qualcosa? Mi informerò anche presso l'inps. Grazie mille per il vostro aiuto! Laura

Christian Citton ha detto...

E' pur sempre un'attività di lavoro autonomo, quindi sì, andrebbe dichiarato.

Anonimo ha detto...

Buongiorno complimenti per i contributi utilissimi. Le spiego la mia situazione. Il 31 gennaio 2017 mi sono dimesso per giusta causa da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Ho presentato domanda Naspi che è stata accolta ed attendo accredito. Dal 2015 svolgo attività da autonomo con P.Iva ed ho emesso ultima fattura il 31/12/16. Al momento non sto svolgendo attività ma ho percepito dei pagamenti relativi ad alcune fatture emesse nel 2016. Il dubbio è questo: poiché le certificazioni uniche attestanti i suddetti pagamenti le riceverò nel 2018, costituiscono un reddito per il periodo attuale nel quale non sto svolgendo alcuna attività? Grazie mille

Christian Citton ha detto...

La logica è semplice: rientrano nel periodo della dichiarazione dei redditi nei quali sono dichiarati.

Unknown ha detto...

Buongiorno,
non riesco a trovare risposte specifiche a domande specifiche contattando il contact center Inps(indecente)
Ho concluso un rapporto di lavoro il 31/1/17 e ho richiesto la Naspi il giorno seguente.
Non ho ancora avuto risposta riguardo la mia domanda.
Dopo diverse chiamate al call center viene fuori che il motivo di sospensione è a causa della mancata ricezione del mod. SR163 che compilo e rispedisco nella stessa giornata (23/3)
Chiaramente sono ancora in attesa..
Ora avrei la possibilità di lavorare con un contratto di procacciatore d'affari,dove inizialmente mi danno un rimborso spese di 500€x3 mesi.
Volevo sapere se anche nel mio caso:
_devo dichiarare il rimborso totale e comunicare il presunto reddito (anche se sconosciuto)
_Nel caso in cui dovessi percepire un importo inferiore o cessare il rapporto prima della sua scadenza naturale, quindi non guadagnare l'importo presunto e stimato?

I redditi percepiti vengono sommati tra di loro? Del tipo, il reddito percepito dal lavoro occasionale arti e spettacolo e quello da lavoro autonomo come devono essere dichiarati?

Grazie in anticipo.

Christian Citton ha detto...

Tralasciando il discorso della risposta positiva o negativa alla sua domanda di indennità di disoccupazione, per la quale non possiamo ovviamente dire nulla, lei comunque deve dichiarare questo reddito perchè si tratta di un lavoro autonomo: deve fornire indicazioni e stime in base a tutto quello che le è stato detto in merito al pagamento che le fanno, poi come spiegato nell'articolo può dare (anzi deve in questo caso) comunicazione successiva quando ha cifre certe. I redditi da lavoro autonomo ed equiparati si sommano tutti.

Anonimo ha detto...

Buonasera,
percepisco la Naspi da Maggio 2016 e in teoria dovrei percepirla fino a Settembre 2017. A metà febbraio 2017 ho avviato un'attività di prestazione d'opera intellettuale con cui ho guadagnato €27,50 e per la quale dovrò emettere ricevuta con ritenuta d'acconto. Non ho dichiarato tale attività tramite NASPI.COM perchè, avendo chiamato il contact center INPS, mi è stato comunicato che non ce n'era bisogno. A fine Febbraio 2017 ho iniziato a lavorare come supplente in una scuola e ho dato comunicazione ad INPS tramite patronato. tUTTO oK. Il lavoro è finito il 31 Marzo 2017.
Oggi non so perchè mio è venuto in mente di contattare nuovamente il contact center di INPS per chiedere delucidazioni in merito alla prestazione d'opera che avevo effettuato a metà febbraio, e tra le mille informazioni discordanti ricevute dagli operatori,è saltato fuori che avrei dovuto comunicarlo entro trenta giorni dall'avvio dell'attività. Adesso mi chiedo...cosa succede se si supera il limite dei trenta giorni? Dal sito dell'INPS ho letto che si può addirittura incorrere nella decadenza!!! Lei cosa ritiene? Mi chiedevo inoltre se, essendo comunque stata sospesa la disoccupazione nel mese di Marzo, il limite dei 30 giorni possa in qualche modo considerarsi "esteso" a metà Aprile...
Mi scuso per il lungo messaggio, ma sono davvero in panico e non so cosa aspettarmi
Grazie per l'attenzione e spero di ricevere al più presto un suo riscontro

Christian Citton ha detto...

La prestazione d'opera intellettuale, per la quale lei emette la ritenta d'acconto, rientra nella categoria dei lavori autonomi o equiparati: come precisato dall'INPS nella circolare 94 del 12 maggio 2015 che richiama il decreto legislativo 22 del 4 marzo 2015 (Jobs Act), in caso di mancata comunicazione la Naspi decade. A questo punto, se è ancora in tempo, le consiglio di rinunciare al compenso ed annullare la collaborazione in oggetto così da non dover emettere ricevuta e non dover dichiarare nulla.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Data la qualità e la velocita nelle risposte vorrei chiedere 2 informazioni:
1- una persona X é dipendente della società Y a rischio di fallimento. Se la persona X è contestualmente socio di una SRL dalla quale non percepisce remunerazione ma é solo proprietario delle quote, anche se la SRL è in utile, quella persona ha diritto alla disoccupazione se L azienda Y dalla quale prende stipendio fallisce ?
2- nella stessa situazione descritta sopra se la persona Y si licenziasse prima del fallimento per giustificato motivo, lavorasse nella SRL sempre senza prendere remunerazione, avrebbe diritto alla disoccupazione?
Grazie anticipatamente

Christian Citton ha detto...

Nel primo caso dipende sempre dal reddito derivante dalla partecipazione alla Srl, il caso rientra in quello descritto nell'articolo. Nel secondo caso no perchè non è una causa di licenziamento che rientra nella fattispecie di giustificato motivo che dà diritto all'indennità di disoccupazione, come specificato dall'INPS con la circolare 94 del 2015.

Unknown ha detto...

Buongiorno Christian, vedo molta confusione in merito al lavoro
a tempo indeterminato con stipendio sotto la soglia del limite di 8145€ esentasse per il quale si può avere lo status di disoccupato.
Come mai se si rientra in tale casistica, si perde di diritto la Naspi, anche se ho mandato la comunicazione del reddito presunto entro 30 giorni?
Breve cronistoria:
1) dovevo ricevere la naspi per molte settimane
2) al 2 ottobre 2016, ho un contratto a tempo indeterminato, con stipendio annuo sotto le 8mila €
3) immediatamente la naspi viene erogata
4) faccio entro i 30 giorni il modulo ASPICOM con il reddito presunto.
5) chiamo l'inps oggi e mi assicurano che col contratto a tempo indeterminato è normale che sia così...

dove è scritto esattamente..?



Christian Citton ha detto...

Nei decreti del Jobs Act e nella circolare Inps n° 94-2015.

Riccardo ha detto...

buonasera,mi chiamo Riccardo . fino al 2016 sono stato autonomo.gli ultimi 5anni impresa familiare con mio figlio titolare ed abbiamo avuti parecchi problemi finanziari per mancati incassi etc.etc. Abbiamo sciolto l'impresa e da allora non ho piu'trovato lavoro.salvo qualche lavoretto saltuario.Ho 61 anni,pago i contributi dal 1975 ed adesso mi mancano i mesi non pagati (per mancanza di fondi, alloggio pignorato....)per poter ricevere la pensione anticipata.(42anni + 10 mesi contributivi ).
Secondo lei posso ricevere indennizzo NASPI?

Christian Citton ha detto...

Assolutamente no: la Naspi è solo per lavoratori dipendenti che restano disoccupati. In questo articolo si parla della compatibilità della Naspi con lavoro autonomo o equiparato, ovvero entro quali limiti si può prendere la disoccupazione e svolgere contemporaneamente una o più attività.

Simone Salaris ha detto...

Buongiorno, sono disoccupato da 28.02.17 ho fatto domanda Naspi 11.04.17. Ho ricevuto ieri da funzionario INPS richiesta di presentare entro 30 gg dalla domanda: "la dichiarazione dei redditi presumibilmente conseguibili attraverso le attività autonome" pena rigetto della domanda. Risulto socio accomandatario di una società SAS che però è inattiva da diversi anni e inoltre (da una loro verifica) risulto ancora procuratore speciale della ditta da cui sono stato licenziato nel al 10.05.2013.
Come mi devo comportare? Non percependo alcun reddito da entrambe, come devo effettuare dichiarazione?

Christian Citton ha detto...

Ringrazi il funzionario che le ha mandato la richiesta consentendole di sistemare la cosa, in altri casi la domanda è stata rigettata senza troppi giri, come può leggere nei commenti precedenti.
Per quel che riguarda la questione della SAS deve indicare che il reddito percepito è nullo, per quel che riguarda la questione "risulto ancora procuratore speciale della ditta da cui sono stato licenziato nel al 10.05.2013" non mi sento di consigliarle nulla di preciso, se non di verificare attentamente la situazione con l'aiuto di un professionista, di un patronato, o dell'INPS stessa: non mi sembra molto regolare... Quindi fossi in lei prima di inviare qualsiasi cosa verificherei attentamente il tutto.

Avio ha detto...

buongiorno ho fatto domanda di naspi un mese fa in seguito a mancato rinnovo contrattuale da dipendente dopo quasi 3 anni di lavoro. Metto a disposizione una stanza di casa mia, come locazione turistica,in regola classificata dal comune come attività ricettiva non imprenditoriale. I redditi per il 2016 li dichiarerò come redditi fondiari e accederò alla cedolare secca all'incirca meno di 2.000 euro .

1) Dal momento che ho chiesto la naspi ad Aprile 2017 i redditi fondiari nell'anno in corso quest'anno vengono calcolati anch'essi come se fosse un lavoro autonomo o occasionale? devo dare comunicazione all'inps?
2)se decidessi di sospendere l'attività ( non cessarla) per questi mesi di disoccupazione ? posso semplicemente non produrre reddito diverso senza dare comunicazione?
3) anche perchè impegnarmi in un'attività per cui l'80% del ricavato viene detratta dalla naspi e calcolando che poi il rimanente 21% va in tasse non la vedo una scelta intelligente.

grazie, per il suo impegno e una eventuale risposta al mio quesito.

buona giornata.

Christian Citton ha detto...

I redditi fondiari non sono citati nelle circolari INPS tra quelli che portano alla riduzione o alla decadenza della Naspi. Se la sua non è un'attività imprenditoriale allora non ci sono incompatibilità.

Cristiano Carli ha detto...

Salve, vi chiedo se potete chiarirmi questa curiosità:
dovrei percepire la Naspi fino a circa metà 2017, e ho una partita Iva preesistente.
Attualmente ho dichiarato reddito presunto zero per il 2017.
Ma se emetto e incasso fatture dopo dopo aver finito di percepire la Naspi (per esempio negli ultimi mesi del 2017), cosa succede? L'anno prossimo mi chiederanno indietro l'80% di quello che fatturo? E se nei mesi tra la fine della Naspi e la fine del 2017 supero i 4800 euro?
Grazie!

Christian Citton ha detto...

Come scritto nell'articolo, dove riportiamo quanto spiegato dall'INPS, il limite si calcola fino a che è attiva la Naspi se termina prima della fine dell'anno.

regina inka ha detto...

Salve prendo la naspi da marzo 2017 .ho lavorato 23 giorni con contrato lavoro ocasionale di collaborazione non vado oltre mille euro vorrei sapere si devo comunicare al inps di questo lavoro che ho fatto grazie ma senza ritenuta de aconto

Christian Citton ha detto...

Se trattasi di "lavoro occasionale accessorio" non va comunicato. Ogni altra tipologia di lavoro va invece comunicato sempre.

Unknown ha detto...

Buonasera,ho ricevuto una lettera di licenziamento con preavviso che scade il 28 maggio (ho il contratto sospeso per fallimento aziendale). Mi è stato proposto un lavoro accessori dal 24 al 28 maggio....posso accettarlo senza avere problemi per la richiesta della Naspi oppure corro qualche rischio?

Christian Citton ha detto...

Come spiegato nell'articolo e in numerosi commenti, il lavoro accessorio è del tutto compatibile allo status di disoccupato e all'indennità Naspi.

Unknown ha detto...

Buongiorno Christian, nel 2006 ero amministratore unico di una srl che non opera più dal 2007.
L'ultimo bilancio è del 2007 e la società risulta attualmente inattiva dal camerale.
Da questa società non percepisco nulla,anzi pensavo fosse addirittura stata chiusa dal commercialista all'epoca.
Ho fatto domanda naspi,con tutti i requisiti del caso,ma non ho comunicato la cosa,non essendone a conoscenza.
Ora non posso più farlo perché sono passati quasi 90 giorni e dall'INPS hanno respinto la richiesta chiedendomi integrazione documenti .
Ho presentato tramite caf camerale,e dichiarazione in cui attesto che dal 2006 ricavo zero da questa società.
Secondo lei c'è speranza che me la accettino?
Mia moglie è morta da poco e sono disoccupato con 2 bambini da mantenere e avrei tanto bisogno .
Come consiglia di muovermi?
Andare direttamente alla sede INPS?
La ringrazio in anticipo per la risposta

Christian Citton ha detto...

Può solo tentare la strada del ricorso, sperando che la "non conoscenza" dei fatti relativi alla società le venga accettata come motivazione, ma oggettivamente è quasi impossibile. In altri commenti più sopra trova altre situazioni come la sua.

Unknown ha detto...

Buongiorno, le sottopongo il mio problema: da maggio 2016 ho iniziato a percepire la Naspi, poi a sett ho fatto un contratto di lavoro con una società cooperativa come lavoratore autonomo dello spettacolo comunicando il reddito presunto fino a fine anno. Il problema si è presentato nel 2017 in quanto la società cooperativa ha prolungato il contratto fino a fine anno 2017, cosa di cui io non sapevo nulla. L'INPS ha terminato la naspi perché ho presentato il reddito presunto per il 2017 dopo il 31 gennaio (7 febbraio). Io ho richiesto il riesame della pratica perché come dice la circolare 94 del 2015 al punto 2.11 la mancata comunicazione nn determina la decadenza ma solo la sua sospensione fino a nuova comunicazione. La loro risposta è stata che risulta un contratto con cessazione al 31/12/2017 e che il contratto iniziato a sett è di durata superiore a sei mesi. Nel frattempo ho contattato la società cooperativa chiedendo perché ci fosse un contratto fino al 2017. Non avendo mai effettuato nessuno prestazione occasionale ( iscritto come DJ) nel 2017, mi hanno annullato il contratto del 2017 facendo terminare al 31/12/2016 quello precedente. In base a questi dati c'è la possibilità i fare ricorso e che mi venga ripristinata la Naspi ( avevo ancora più di 400 giorni al 1/1/2017) . Grazie

Christian Citton ha detto...

Dal canto suo l'INPS non poteva far altro che fermarle la Naspi. Lei può provare a fare ricorso ma le conviene farsi assistere da un legale.

La vostra sclerata ha detto...

buonasera, dal 30 giugno si concluderà il mio attuale contratto di lavoro, che era un part time al 75%, e chiederò la disoccupazione all'INPS.
Sono stata contattata da un'azienda per lavoro freelance. Si tratta di data entry e sarò pagata a ore. E' possibile che io perda l'indennità di disoccupazione per questo?

Christian Citton ha detto...

Se è un contratto da freelance, la sua situazione ricade in quella descritta dall'articolo. Senza sapere nient'altro, non posso darle altra risposta.

Anonimo ha detto...

buongiorno,
una dipendente è stata licenziata 8 giugno 2017. Era anche contemporaneamente socia unica di srl che è diventata attiva a 10 giugno 2017. Da tale data è socia artigiana.
ha diritto a percepire la NASPI , considerato il ruolo di socia artigiana? Ai fini del mantenimento del diritto alla NASPI è necessario che il reddito derivante dal ruolo di socio sia inferiore a 4.800 per il periodo 2017?
grazie

Christian Citton ha detto...

E' esattamente il caso descritto nell'articolo e spiegato più volte in vari altri commenti, in risposta a situazioni come questa.

Anonimo ha detto...

Salve! Sono insegnante e musicista, ho lavorato 9 mesi da ott 16 a giugno 17 e a fine contratto ho richiesto la naspi che dovrebbe durare da luglio a metà novembre. Ho un'attività concertistica autonoma all'estero spalmata su tutto l'anno che nell'ultima dichiarazione (modello unico) del 2016 ho dichiarato come prestazione occasionale (nonostante il committente sia 9 volte su 10 lo stesso il patronato mi ha dato l'ok). Per il 2017 avevo previsto 3000 euro di concerti ma ora so che potrei sforare e arrivare a circa 3700. Questo significa che per quei 700 euro la mia naspi si ridurrebbe da un tot di circa 5000 a circa 2040?(sottraendo l'80% di 3700 euro). Tra l'altro sul sito dell'inps non si fa riferimento al fatto che il limite sia 3000 NETTI e in diversi blog anzi è scritto lordi enon trovo ua normativa ufficiale. Quindi per guadagnare 700 euro in piú ne perderei 3000? O ho frainteso qualcosa? Grazie mille del vostro aiuto e mi scuso se l'informazione c'è già e io non l'ho afferrata!
Annie

Christian Citton ha detto...

Quando si parla di lavoro accessorio occasionale, il compenso "netto" si intende quello incassato direttamente dal lavoratore perchè il "lordo" è quanto paga il committente che comprende contributi e assicurazione. Infatti il limite annuo che si può incassare da tutti i committenti, oltre il quale non è più considerato lavoro accessorio occasionale, è 7000€ pari a 9333€ compresi contributi e assicurazione. Poi è esentasse, non ci si paga Irpef.
Attenzione però: se lei dice che ha preso 3700€ totali e che "9 volte su 10" il committente è lo stesso, deve verificare che non superi i 2000€ (netti, incassati) dallo stesso committente, altrimenti non è più considerato lavoro accessorio occasionale, cosa che porta a sanzioni per il datore, alla trasformazione del rapporto di lavoro ecc...
Nel caso siano 3700€ da vari committenti, per quel che riguarda la Naspi allora l'indennità sarebbe ridotta di 700€, cioè la quanto incassato oltre i 3000€ di limite, come spiegato nell'articolo al relativo paragrafo (la decurtazione dell'80% di quanto incassato è per il lavoro autonomo). Obbligatorio comunicarlo all'INPS, altrimenti la Naspi verrà tolta.

Angelo G ha detto...

Buongiorno. Nel febbraio 2015 dopo essere stato licenziato dalla mi azienda per chiusura attività, ho pensato di iniziare un lavoro autonomo perché vista la mia età di oltre 55 anni, nessuna azienda era interessata a me.
Per questo motivo ho fatto richiesta di anticipo ASPI. Domanda accolta per la durata di un anno, fino a febbraio 2016.
Purtroppo in autunno 2015 non avendo avuto successo nell'attività di lavoro autonomo mi sono messo alla ricerca nuovamente per poter trovare un lavoro. A metà novembre 2015 un'azienda mi ha proposto un lavoro a progetto, con contratto a tempo determinato di 6 mesi subordinato, poi rinnovato per chi il progetto non era ancora terminato, fino a novembre 2017.
Ora l'INPS mi chiede di restituire tutto l'anticipo ricevuto, più le trattenute Irpef.
Premesso che non trovo corretto questo comportamento (al limite mi chiedi di restituire i mesi nei quali ero sotto contratto) perché devo pagare anche l'Irpef?
Poi data la mia attuale situazione economica non essendo possibile il rimborso in un unica soluzione, in quante rate potrei spezzare il pagamento? Sono già molto impegnato finanziariamente con mutuo e due finanziamenti da rimborsare, per cui andrei sotto la soglia di sussistenza, senza dimenticare che a novembre di quest'anno sarei nuovamente disoccupato.
Grazie.

Christian Citton ha detto...

Non è questione di cosa possiamo noi ritenere giusto o sbagliato, è questione di leggi e regolamenti: è scritto nelle circolari Inps, ovviamente basate sulle leggi promulgate dal governo, che in caso di instaurazione di nuovo lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata si deve restituire l'intera somma, e inoltre che l'Inps in qualità di sostituto di imposta ai sensi dell’art. 64 del DPR n. 600/73 applica l'Irpef sulle somme erogate. Vale sia per la Naspi che per la precedente Aspi.
Per quel che riguarda la rateizzazione penso sia possibile, ma si dovrà informare presso l'Istituto e accordarsi direttamente con l'Inps.

Angelo G ha detto...

Grazie molte Christian per la sua gentile risposta.
Cordiali saluti

Anonimo ha detto...

Non mi è chiaro se l'anticipo naspi possa essere revocato al superamento del limite di 4800 eu fi fatturato conseguito dalla nuova attività autonoma. Ho appena presentato la domanda di anticipo e non vi era nessun rufeirmento al reddito presunto e tantomento al limite di reddito. Grazie.

Christian Citton ha detto...

Ovviamente non c'è tale limite, non avrebbe neanche senso. Con la circolare n. 62 del 19/03/15 l’INPS lo ha chiarito, esplicitando che l'anticipo dell'Aspi (stessa disciplina dell'anticipo Naspi) è da intendersi giuridicamente in maniera diversa dalla sua normale erogazione periodica perchè non è più un sostegno al reddito ma è più un incentivo (anzi, lo è proprio), tanto che non dà neanche diritto alla contribuzione figurativa che normalmente c'è con l'erogazione periodica.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
Ho rassegnato le dimissioni il 31/8/17 e presentato la domanda per la Naspi come madre lavoratrice il 6/9 (mio figlio ha 11 mesi). Ora il mio ex datore di lavoro mi propone un contratto a chiamata per 3 ore a settimana. Mi chiedevo se è compatibile con la Naspi oppure no.
Grazie

Christian Citton ha detto...

Questo caso specifico non viene chiarito dalle istruzioni Inps, d'altra parte è alquanto particolare perchè si sovrappongono quattro questioni diverse: 1) Naspi e maternità 2) Naspi e lavoro a chiamata 3) Naspi e nuovo lavoro proposto dal precedente datore di lavoro 4) lavoro durante il il periodo di astensione per maternità. Forse neanche andando all'Inps a chiedere potrà avere una risposta certa, il suo è quello che si definisce "un caso di scuola".

Anonimo ha detto...

Buongiorno, le scrivo per essere sicuro di aver capito bene i termini dell'articolo, li ho letti entrambi sia per lavoro dipendente che per lavoro autonomo. Sono in procinto di firmare un contratto come docente da Ottobre a Maggio, con un compenso lordo di 4.800 euro in totale (quindi rientro nei parametri da lei indicati sia in un caso che nell'altro, purtroppo non so ancora se mi faranno una ritenuta d'acconto totale oppure un contratto a tempo determinato). Al momento di Naspi dovrei percepire circa 800 euro mensili (almeno fino a dicembre). Mi chiedevo, se devo togliere l'80% ogni mese dal totale del mio guadagno lordo, quindi -480 euro al mese? Insomma guadagnerei solo 20 euro per un mese di lavoro :D Un po' come costruire le piramidi sbaglio? La ringrazio per ogni eventuale delucidazione in merito.

Christian Citton ha detto...

Se il nuovo lavoro le farà guadagnare 4800€, l'80% di 4800 è 3840: tale somma va rapportata - come spiegato nell'articolo - al periodo che va dalla data di inizio lavoro alla data di fine Naspi o, se antecedente, di fine dell'anno.
In ogni caso va comunicato il tutto all'INPS e la riduzione avverrà in sede di dichiarazione dei redditi, cioè "dovrà restituire" la somma di cui sopra.

Anonimo ha detto...

Buongiorno Cristian da me invece e un po piu complicato.... prendo la disocupatione da 4 messi , ho aperto p iva a regime forfetario e volevo fare la richiesta di riscato naspi e ora ho trovato un oferta come operaio che non poso rifiutare... poso ancora prendere tutti i soldi in un unica solutione se lascio la ditta aperta e vado come operaio??

Christian Citton ha detto...

Se vuole fare una truffa sì.

follow me ha detto...

sono una guida turistica e percepisco la NASPI.
mi occorrono alcuni chiarimenti riguardo la compatibilità delle due cose e per evitare che la Naspi venga decurtata. per ogni visita guidata emetto ricevuta fiscale con la ritenuta d'acconto. il limite annuo è €3000 euro netti (cioè al netto della ritenuta d acconto? ossia € 4000 comprensivo della ritenuta? devo dare comunicazione all'INPS prima della prestazione cioè prima dell'emissione della ricevuta? se supero i 3000 euro? qdo viene ridotta dell'80%? esiste un limite mensile? è probabile che nel mese di novembre abbia necessità di emettere una ricevuta unica cumulativa di circa 1000 euro. posso farlo?
grazie per la risposta e complimenti per qto servizio encomiabile.
cordiali saluti

Christian Citton ha detto...

Credo che purtroppo abbia inteso male l'inquadramento del suo lavoro. Il limite dei 3000€ è riferito alle prestazioni occasionali accessorie, retribuite tramite i vecchi voucher e adesso con PrestO' o il Libretto Famiglia; invece il suo caso, visto che emette ricevuta con ritenuta di acconto, ricade nel caso su descritto di lavoro autonomo e assimilati: il limite è dunque di 4800€ annui lordi, cioè fatturati e dichiarati, con la riduzione della Naspi che procede come descritto, come anche le comunicazioni che deve fornire.

Anonimo ha detto...

Buonasera, volevo sapere se le indicazioni che date per la naspi includono anche gli effetti della circolare Inps 174 del 23.11.2017 Grazie

Christian Citton ha detto...

La guida è stata aggiornata a tutte le precisazioni INPS e alle ultime novità normative, con l'aggiunta dei paragrafi sulla partecipazione a società. Grazie per la segnalazione.

Anonimo ha detto...

Salve
ho percepito la naspi da luglio a dicembre 2017. A ottobre ho iniziato un lavoro fino a dicembre con ritenuta d'acconto di cui ancora non so a)quanto mi pagheranno esattamente b)quando mi pagheranno -potrebbe succedere a fine anno 2018-. Pur sapendo qual'era la situazione ho accettato il lavoro ma non ho potuto disdire la naspi. La mia domanda è: visto che è troppo tardi per comunicare giacché ho finito sia l'indennità sia il lavoro con rintenuta d'acconto, come devo comunicare all'INPS la situazione?

Christian Citton ha detto...

Adesso potrebbe essere fuori norma e quindi potrebbe accadere che le venga richiesta la restituzione di quanto preso come indennità a partire dal momento in cui ha iniziato il lavoro, le conviene informarsi presso consulenti qualificati. Comunque avrebbe dovuto comunicare entro i termini previsti quanto pensava di poter guadagnare sulla base di quanto sapeva in quel momento, poi una volta pagato e dunque con le cifre definitive avrebbe dovuto mandare una nuova dichiarazione così che l'INPS avesse potuto calcolare l'eventuale compensazione, a suo favore o a favore dell'INPS stessa; nell'articolo è spiegato che appunto in caso di variazioni di reddito rispetto a quanto precedentemente dichiarato (sempre obbligatorio dichiarare, anche questo è spiegato) in seguito si dà ulteriore dichiarazione integrativa: certo nell'articolo non ci è possibile coprire tutti i singoli casi, ma in commenti precedenti sono state affrontate situazioni simili alla sua.

Unknown ha detto...

Salve,il mese scorso ho fatto domanda per la naspi e mi è stata accettata per un totale di 4500 euro lordi in totale. Volevo sapere se avessi l'opportunità di ricevere una borsa di studio di ricerca post-laurea (per neolaureati) per 3 mesi per un totale di 5000 euro, sarebbe compatibile con la Naspi? sul bando di selezione è specificato che non si tratta nè di lavoro subordinato nè di lavoro autonomo, ho pensato di chiedere a lei perchè non trovo il mio caso specifico. Grazie e buona giornata.

Christian Citton ha detto...

Salve
Deve leggere la guida indicata nel secondo paragrafo dell'articolo sopra "indennità di disoccupazione con nuovo lavoro da dipendente" (non mi è possibile linkarla qui) dove è spiegato proprio il suo caso.

Unknown ha detto...

Grazie per la risposta. Il problema è che nell'articolo sono citate borse di studio per dottorato e assegni di ricerca. La mia sarebbe invece una "borsa di studio e di ricerca" per laureati semplici. Dove si collocano questi tipi di borsa di studio?

Christian Citton ha detto...

Attenzione, nell'articolo su citato è "borse di studio E assegni di ricerca", da intendersi - come nel linguaggio delle circolari Inps - come due cose distinte, appunto le "borse di studio" genericamente dette e gli "assegni di ricerca" che sono intese come "borse di studio per assegnisti e dottorandi di ricerca". Quindi il suo caso rientra nella fattispecie descritta.

Anonimo ha detto...

Salve,
Sto percependo la naspi da agosto 2017, le chiedevo un informazione perché non mi è chiara!a ottobre 2017 ho fatto un paio d'ore un lavoro occasionale finito il giorno stesso con un importo di 60 euro! io non ho fatto nessuna comunicazione..volevo sapere se ero tenuta a comunicarlo? Visto c'e chi dice si è chi no!sono confusa!spero di non dover rinunciare alla naspi!e se nel caso posso fare qualcosa?

Christian Citton ha detto...

Per risponderle dovrei copiarle qui quanto già scritto nella parte centrale dell'articolo proprio su "lavoro occasionale e Naspi", parte che una volta letta risolverà la sua confusione in merito.

Anonimo ha detto...

Percepisco dei diritti d'autore SIAE (opere musicali dell'ingegno) pari a euro 12.000,00 annui.Questi non sono ne redditi da lavoro dipendente ne da lavoro autonomo,sono redditi diversi.Sul CUD trovo scritto:Tipologia reddituale Causale "B" e Codice 7.Questo reddito mi fa decadere la naspi?Io credo che non essendo ne lavoro autonomo e ne dipendente dovrebbe spettarmi per intero la naspi.Cosa ne pensa lei?

Christian Citton ha detto...

I diritti d'autore che valgono come compenso per l'utilizzazione di opere tutelate e che sono percepiti dall'autore stesso sono praticamente equiparati a redditi da lavoro autonomo - anche per quel che riguarda il trattamento tributario - e rientrano nella disciplina su indicata per quel che riguarda la Naspi (tranne se sono conseguiti nell’esercizio di impresa commerciale, assimilabili ai redditi di lavoro dipendente).
Sono invece equiparati al reddito da lavoro dipendente se il compenso da essi derivanti è a favore di aventi causa a titolo gratuito (es. eredi o legatari dell’autore) o che abbiano acquisito a titolo oneroso (comprato) l'utilizzo di tali diritti d'autore.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,da marzo 2017 sto percependo Naspi dopo licenziamento. A Novembre 2017 ho iniziato a collaborare con azienda di Network Marketing (legge 173 anno 2005) e dopo alcuni giorni con un altra con cui continuero'. Ho comunicato tempestivamente tramite Patronato il reddito che avrei potuto generare nel 2017 da queste attivita' che generano provvigioni. Prima del 31 gennaio 2018 ho comunicato reddito presunto 2018. Una delle 2 ha generato reddito zero e l'altra pochi euro quindi molto meno di quanto autocertificato. I modelli CU non me li hanno consegnati perché a zero non viene generato, l'altro hanno detto che non c'e' ancora(???).Premesso che mi hanno detto che non avrei dovuto dichiarare nulla dei loro redditi perché è inquadrato come lavoro occasionale io ora spererei di essere a regola. Come devo fare in sede di dichiarazione dei redditi? La regola del 31 marzo come data di autocertificazione in questo caso non valeva in quanto devo comunque fare il 730 per tutto il resto e tra l'altro con mia moglie. Grazie mille!!!

Christian Citton ha detto...

Quanto guadagnato con le attività di vendita piramidale, regolate con legge 174 del 17 agosto 2005, è considerato lavoro occasionale e dunque non necessita di particolari adempimenti fino alla soglia di 5000€ lordi l'anno, quanto incassato viene tassato con una ritenuta del 23% alla fonte calcolata su un imponibile del 78%, non fa cumulo con altre eventuali entrate da dichiarare.

Anonimo ha detto...

Si,percepisco i diritti d'autore come redditi derivanti da attività assimilate al lavoro autonomo.Ho controllato ol mod 730:sezione I D3 tipo di reddito 1.Quindi,avendo perso il lavoro come dipendente ma continuando a percepire questo tipo di reddito SIAE,mi spetta la naspi o non mi spetta?

Anonimo ha detto...

Chiedo scusa,mi sono spiegato male:praticamente,volevo sapere se una persona viene licenziata come lavoratore dipendente ma percepisce un reddito SIAE gli spetta la NASPI?Grazie

Christian Citton ha detto...

Ci sono limiti di reddito e altre incombenze da rispettare, è tutto spiegato nell'articolo.

Anonimo ha detto...

Non trovo la risposta a questo articolo sopra.Resto in attesa,grazie

Christian Citton ha detto...

Come no: è chiaramente scritto che si rientra nel caso del lavoro autonomo, come spiegato anche nei commenti precedenti.

Anonimo ha detto...

Buonasera,
volevo chiederle una precisazione. Quando si parla di tetto di reddito di lavoro autonomo 4.800 euro si fa riferimento non al fatturato ma al reddito imponibile ovvero al reddito lordo prima del calcolo dei contributi irpef e inps.
Per il vecchio regime dei minimi questo sarà ricavi - costi - eventuale perdite pregresse mentre per il regime forfettario sarà fatturato decurtato della percentuale fissa - eventuali perdite pregresse.

È corretto?

Infine se percepisco la naspi sia per l'anno in corso sia per l'anno nuovo e nell'anno nuovo il mio reddito fosse superiore a 4.800 euro dovrei restituire la naspi relativa all'anno nuovo o anche quella per l'anno in corso nel quale non supero la soglia?

La ringrazio in anticipo per la sua gentile risposta.

Christian Citton ha detto...

In realtà il limite dei 4800€ lordi annui di reddito è riferito al fatturato e dichiarato: tale soglia non è casuale perchè se non superata che esenta dal pagamento dell'Irpef.
Il limite è appunto annuale e come spiegato in altre occasioni è comunque riferito fino al termine della percezione della Naspi.

Anonimo ha detto...

Salve,
Mi può confermare che in caso di lavoro autonomo occasionale (con contratto d'opera - redditi diversi art 67 comma 1 lett I del TUIR) da parte di percettore di NASPI, ai sensi della circolare 174 del 23/11/17, non si rende necessaria alcuna comunicazione a INPS se l'ammontare del reddito da lavoro autonomo occasionale non supera i € 5000 e che pertanto la NASPI non subisce alcuna decurtazione?
Esiste ancora un limite di compenso o di durata del contratto per singolo committente o sono stati entrambi aboliti?
La ringrazio per il chiarimento,
Eva

Christian Citton ha detto...

Quanto da lei richiesto è oggetto di uno specifico paragrafo dell'articolo, in cui è spiegato ogni dettaglio.

Angelo ha detto...

ho fatto richiesta di anticipazione naspi per apertura p.iva nel mese di novembre 2017.
Ad oggi nonostante un riesame e un ricorso alla incomprensibile bocciatura della mia richiesta
sono in attesa di comunicazioni da parte di INPS.
Ma non doveva essere un sostegno immediato alla disoccupazione?????sono passati 7 mesi!!!!!

Christian Citton ha detto...

Non possiamo certo rispondere noi per quel che riguarda lo svolgersi delle singole procedure da parte dell'INPS. Certo è che se c'è stato un rifiuto e poi un ricorso non è che tutto si può risolvere in poche settimane (per lo meno in Italia). Contatti l'INPS telefonicamente, anzi meglio vada presso l'ufficio territoriale della sua zona, è l'unico modo per avere informazioni.

Unknown ha detto...

Buonasera Christian,

grazie mille per l'utilissima guida.

Sono stato licenziato il 31/12/2017 dalla mia società a tempo indeterminato dove lavoravo nel digital marketing.

Al momento ricevo la Naspi dal 27/02/2017 e sarò coperto fino a maggio 2019.

Ho effettuato in questi mesi diverse consulenze di digital marketing:

- il 15 febbraio (quindi prima del giorno di partenza della naspi) ho effettuato una consulenza presso una società;
- a fine marzo, ad aprile e a maggio ho effettuato consulenze presso due società;
- a breve ne farò un'altra per una quarta.

Ho sempre utilizzato la ritenuta d'acconto e sarò sotto i 4000€ lordi (non li supererò sicuramente nel 2018).

Come mi devo comportare?

Grazie mille per l'aiuto!

Fabrizio

Christian Citton ha detto...

Mi scusi, ma è tutto spiegato nell'articolo, sia per quel che riguarda tempistiche e limiti di reddito in base all'attività, sia per gli adempimenti da compiere.

Anonimo ha detto...

Buonasera,

percepisco la Naspi e sto iniziando la pratica forense. Premettendo che le due dovrebbero essere compatibili, anche in questo caso devo darne comunicazione all'inps?
Grazie

Christian Citton ha detto...

In via generale è stato stabilito che stage e tirocini sono compatibili con la percezione dell'indennità di disoccupazione in quanto il compenso, seppur assimilato a reddito da lavoro per vari aspetti, tale non è ed è stato specificato che non è uno "stipendio" visto che stage e tirocini non sono considerati propriamente "lavoro". Tuttavia da questa impostazione sono escluse tipologie di tirocinio quali quello curriculare, per la pratica professionale e per l'accesso alle professioni ordinistiche, i tirocini transnazionali, per extracomunitari nell’ambito delle quote d’ingresso... che seguono regole proprie: deve informarsi presso l'Ordine per sapere come sia la situazione relativa al suo caso.

salvatore ha detto...

Salve, sto percependo la naspi, ma ho un contratto di lavoro inferiore agli 8000 mila euro. comunico il reddito previsto entro ogni 5 giorni dalla proroga del contratto, questa volta però la proroga mi è stata fatta fino a novembre 2020 , io non lo sapevo ed ho comunucato il reddito previsto fino al mese di agosto di quest anno. Oggi fa un mese esatto da rinnovo del contratto, sto inviando una seconda comunicazione ora stesso per fornire il reddito previsto fino alla durata della naspi , ovvero gennaio 2020. Oppure la devo fare solo fini dicembre 2018, e poi un altra a inizio anno 2019?

Christian Citton ha detto...

Deve leggere la guida linkata nel secondo paragrafo "indennità di disoccupazione e nuovo lavoro da dipendente".

Enrico ha detto...

Buon pomeriggio, una domanda anche da parte mia! Sto percependo la naspi dal 1 marzo 2017, ne avrei diritto sino al 28 febbraio 2019. Ora ho firmato un contratto di cessione di diritti d'autore il 20 giugno per una retribuzione di 6500€ lordi. Sto quindi compilando la comunicazione online (come tipo di lavoro ho indicato Altro/Lavoratore parasubordinato), ma ho il dubbio se nel reddito presunto debba indicare il lordo o il netto. Poi vorrei sapere se la Naspi mi verrà sospesa oppure direttamente annullata. Grazie!

Christian Citton ha detto...

Nell'articolo è scritto chiaramente: il limite è 4800€ lordi, anche per la cessione di diritti d'autore.

Eros Ravera ha detto...

Il limite di 4800 è vergognosamente basso se paragonato a quello per lavoro dipendente tempo determinato... vergognoso. Ma tant'è.

Ok, comunico il reddito presunto. E l'anno successivo, dopo aver presentato la dichiarazione, come faccio a comunicare il reddito effettivo, in modo da restituire se ho avuto troppo o viceversa richiedere l'integrazione se ho avuto troppo poco?

Unknown ha detto...

Nel 2017 percepivo la naspi è lavoravo ogni tanto per qualche ora presso un hotel, adesso vien fuori che vogliono farmi una ritenuta d'acconto ... Cose come faccio? Dovrò rendere la naspi o pagare parecchie tasse ? Grazie in anticipo

Christian Citton ha detto...

Posta così, la sua domanda è dle tutto vaga e non si capisce la sua situazione: legga con attenzione l'articolo per capire come funziona il tutto e quali sono i fattori da considerare.

Anonimo ha detto...

Salve, sono in naspi da febbraio 2018, ora lavoro a chiamata "interinale" volevo sapere se lavoro 6 mesi consecutivi come interinale perdo la naspi giusto? mi fanno contratti a settimana e alcuni giorni capita che non lavoro,praticamente lavoro spezzettato, quindi ogni volta che non lavoro i 6 mesi si riazzerano? grazie

Christian Citton ha detto...

Salve
La invito a leggere l'apposita guida "indennità di disoccupazione Naspi e nuovo lavoro da dipendente", indicata nel secondo paragrafo dell'articolo sopra, in quanto il lavoro a chiamata rientra in tale fattispecie e quanto da lei richiesto è appositamente spiegato.

Anonimo ha detto...

Salve, ho terminato il lavoro subordinato a dicembre 2018 e ho richiesto ed ottenuto la NASPI per 6 mesi. Avevo ed ho partita IVA. Se ho capito bene durante tutti e 12 mesi del 2019 non posso fatturare oltre i 4800€ oppure questo limite è relativo solo al periodo di percezione della NASPI? In fase di domanda NASPI ho dichiarato un reddito presunto da attività autonoma di 2000 euro ma se lo superassi, sia in questi 6 mesi che dopo, dovrei comunicarlo all'INPS? Entro quando e in che modo? E se superassi i 4800€ dopo i 6 mesi cosa succede?

Christian Citton ha detto...

Come spiegato nell'articolo (e messo in evidenza) il periodo va dall'inizio della attività di lavoro autonomo fino alla fine dell'indennitò di disoccupazione, oppure alla fine dell'anno se antecedente. In caso di superamento del reddito presunto, si deve dare nuova comunicazione.

Le prince Soltan ha detto...

Salve
Ho preso la naspi da maggio 2018 e ho iniziato una attivita con partita iva o dechiarato a inizio reditto 0
Problema che in questo mese di feberaio non sncora recuveito la pagamento
Non lo so se un ritardo oppure devo fare qualcosa e grazie

Angel ha detto...

Buongiorno
ecco al mia domanda.
Ho rassegnato le dimissioni per giusta causa lunedi e su suggerimento di un'amica che ha fatto lo stesso lo scorso anno ho richiesto NASPI in un'unica soluzione.
Ho una partita iva per la mia attività che svolgevo gia quando ero dipendente.
A tale proposito sono a chiedere se limite dei 4.800 euro vale anche nel mio caso.
Come dice legge io vorrei ampliare la mia attività quindi questo rientra nei criteri di automiprenditorialità?

Grazie mille

Christian Citton ha detto...

1) Non capiamo la domanda, ci scusi: se non ha ricevuto il pagamento della Naspi può solo chiedere all'Inps per avere informazioni.

2) Sì vale anche per attività già avviate.

Angel ha detto...

Buonasera
Chi ha diritto a Naspi ok unica soluzione?
Se con partita iva me la concedono non ho minimo di 4800 euro giusto?

Unknown ha detto...

Salve.vorrei sapere una cosa fondamentale.io nel 2001 ho aperto 1 partita IVA mi sono iscritto alla camera commercio svolgendo una attività autonomo.ma nel 2002 dovevo pagare le tasse e non lo fatto.e da allora non ho svolto più l'attività.ho lavorato in nero.ma nel 2007 prendo un posto di lavoro con il contratto a tempo indeterminato.ma non ho chiuso l'attività che avevo.nel 2019 vengo licenziato.faccio domanda di naspi.ma linps mi comunica che ho una partita IVA aperta.e devo fare un autodichiarazione anche se il reddito e zero lo faccio e mi hanno accettato mi hanno già pagato i primi 20 giorni.adesso mi chiedo come mi devo comportare visto che risulta ancora la partita IVA aperta e camera de commercio.che devo fa grazie

Christian Citton ha detto...

La chiuda.

Unknown ha detto...

Buongiorno, sto percependo naspi e mi è stato proposto un contratto con ritenuta d'acconto (20%). Esiste un limite di entrate per la ritenuta d'acconto per non perdere la naspi? Quant'è? Qual è il calcolo che devo fare per vedere se mi conviene di più tenere la naspi e non lavorare con ritenuta d'acconto o se no? Grazie mille.

Christian Citton ha detto...

La ritenuta d'acconto è un metodo di pagamento per lavori autonomi o equiparati, come scritto nell'articolo, quindi i limiti e le procedure burocratiche sono quelli specificati nello stesso.

Unknown ha detto...

Salve, volevo porre un quesito a cui nessuno è riuscito ancora a darmi risposta certa.
Una mia amica ha iniziato a percepire la Naspi da Gennaio 2018 ed è terminata a Novembre 2018.
A giugno 2018 ha aperto la p.iva ma il consulente che la segue, non ha inviato comunicazione del reddito presunto (limite 4.800 euro) all'Inps, inoltre ad Agosto 2018, ha richiesto la Naspi anticipata.
A Giugno 2019, ci chiama un funzionario dell'Inps e ci chiede se la partita Iva fosse stata aperta e se dovevano ancora considerare la domanda di Naspi anticipata o potevano cestinarla e da lì poi abbiamo scoperto che il consulente non aveva nemmeno inviato la comunicazione del reddito presunto.
A questo punto, nonostante il reddito del lavoro autonomo è inferiore ai 4.800 euro, il funzionario ci ha detto che siamo costretti a restituire la Naspi già percepita da Giugno (mese apertura p.iva) a Novembre. E' possibile che per non aver inviato una comunicazione di reddito presunto e nonostante presentiamo oggi la dichiarazione dei redditi effettiva che attesta un reddito inferiore ai 4.800 euro si debba restituire metà Naspi e non ci siano altre alternative?
Spero che possiate illuminarmi.
Grazie mille in anticipo

Christian Citton ha detto...

Purtroppo è così e l'Inps vi ha fatto una regolare richiesta a norma di legge: il mancato invio della comunicazione sul reddito presunto è tra gli fattori che portano a queste situazioni, come scritto nell'articolo. Più che altro è decisamente grave che il consulente non si sia attivato per farla o almeno per dirle che andava fatta.

Anonimo ha detto...

In merito al limite di € 4.800 da non superare per avere diritto alla Naspi, qual'è il rigo del quadro LM da tenere in considerazione? LM 34 (Reddito professionale lordo) o LM 36 (Reddito professionale netto)??

Christian Citton ha detto...

Rigo o non rigo, si intende sempre il fatturato.

peers ha detto...

Buonasera sto percependo la naspi da 2 mesi, è possibile durante il periodo di naspi effettuare lavori occasionali online come freelance?...senza superare il tetto dei 3000 euro annui.Lavori pagati pagati con bonifico?
grazie per la risposta

Christian Citton ha detto...

In via generale sì, ma occorre capire bene il tipo di inquadramento e dunque in quale situazione si ricade: se in quella di "Naspi + lavoro autonomo o equiparato" oppure "Naspi + lavoro da dipendente". Deve leggere con attenzione entrambe le guide che abbiamo redatto per avere le certezze riguardanti il suo caso.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
grazie per il suo utile articolo. Ho però un dubbio: i lavori occasionali in cessione del diritto d'autore (per esempio le traduzioni), pagati in ritenuta d'acconto quindi no IVA, rientrano nella casistica del lavoro occasionale autonomo presentata dalla circolare INPS del 23.11.2017? Cioè, se si mantengono sotto i 5000 lordi, possono non essere comunicati? E in quale casistica rientrano i contratti di prestazione d'opera intellettuale (artt. 2330 e ss. codice civile), sempre in ritenuta e inferiori ai 5000?
Grazie mille

Christian Citton ha detto...

Nell'articolo è proprio precisato il caso da lei descritto, anche in un commento precedente al suo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno, io ho sforato di 1000 euro con le prestazioni occasionali e visto che lo sforamento è stato fatto maggio devo comunicarlo all inps in quanto sono percettore di Naspi

Christian Citton ha detto...

Sì, deve essere comunicato il prima possibile.

Anonimo ha detto...

Buonasera, vorrei se possibile una delucidazione. Percepisco la Naspi da 1 mese e vorrei aprire una P.IVA ed avviare un'impresa di servizi. Oltre a comunicare all'Inps entro 30 gg l'avvio dell'attività, vorrei sapere se perdo il diritto alla Naspi? Devo dichiarare un reddito presunto anche se non chiedo la Naspi anticipata? Se chiedo la Naspi anticipata vale sempre la soglia del reddito non superiore a 4.800/annui altrimenti devo restituire l'intero importo che mi è stato anticipato all'INPS? Attendo un Vostro cortese riscontro. Cordiali saluti

Christian Citton ha detto...

Tutto ciò che chiede è spiegato nell'articolo.

Enrico ha detto...

Buongiorno
sono in Naspi ridotta da 2 mesi, ho dovuto comunicare un reddito presunto per questo 2021 e poi dovrò comunicare un reddito effettivo riferito al 2021 nei primi mesi del 2022, domanda ma il reddito effettivo che dovrò comunicare si intende LORDO o NETTO? Grazie e saluti

Christian Citton ha detto...

Al lordo, cioè quello fatturato.

Anonimo ha detto...

Salve sono stato lavoratore autonomo e ho chiuso la partita iva nel 2011 ora vista l'età (56 anni) non riesco più a trovare collocazione attualmente sono a carico di mia moglie dipendente pubblica e lavoro con un ristretto regime di stagionalità (maestro di sci) la legge mi permette di far domanda NASPL? mi posso rivolgere al caf per la domanda? Grazie dell'attenzione

Christian Citton ha detto...

La Naspi è l'indennità di disoccupazione per lavoratori dipendenti che perdono il lavoro per licenziamento o altre cause (tra cui il termine del contratto), va richiesta entro 60 giorni dal termine/cessazione del contratto di lavoro e occorrono un minimo di 13 settimane di contributi versati nei 4 anni precedenti e 30 giorni di lavoro effettivo nell'anno precedente (calcolato dal giorno in cui si fa la domanda di indennità di disoccupazione): la Naspi per lavoratori stagionali segue regole un po' diverse per certi aspetti ma occorre rispettare gli stessi requisiti.
In aggiunta va detto che la Naspi per stagionali è per alcune categorie di lavoratori specificatamente individuate, non so dirle se i maestri di sci rientrino, penso di sì ma sinceramente è solo una supposizione. Un caf o un patronato potranno aiutarla nel verificare se Lei ha i requisiti necessari e per fare eventuale domanda.

Unknown ha detto...

Buongiorno,
la mia situazione è la seguente.
Sono lavoratore subordinato da 3 anni e a ottobre 2022 il mio contratto cesserà e non sarò rinnovato.
Nel contempo, sempre nel 2022 ho svolto attività di lavoro autonomo occasionale (ritenua acconto) per euro 4000.
le mie domande sono:
1) ho diritto alla naspi se non trovo lavoro anche se ho percepito tali compensi prima della cessazione del lavoro?
2) se dovessi fare altri lavori autonomi occasionali che mi fanno superare il limite dei 4800, sempre prima della cessazione del rapporto di lavoratore dipendente?
Praticamente quello che non mi è chiaro è se posso svolgere lavoro autonomo occasionale prima della cessazione del rapporto di lavoro senza perdere i benefici della naspi.
Da quello che ho letto sembra che si perdano i benefici di naspi, anche se non logico perchè io mi troverei disoccupato dopo aver svolto lavoro autonomo che di per sè è occasionale.

Grazie per l'eventuale risposta.



Christian Citton ha detto...

Si può prendere l'indennità Naspi e fare lavoro autonomo, anche iniziato prima di prendere la disoccupazione. I limiti di reddito vanno sempre rispettati, sia che il lavoro autonomo inizi prima o dopo, ma cambia la riduzione dell'importo e ci sono precise tempistiche da rispettare per le comunicazioni all'Inps sul reddito percepito dal lavoro autonomo. Nell'articolo è spiegato tutto.

Anonimo ha detto...

avrei una domanda a cui nessuno sa rispondermi, tanto meno il contact center dell'inps: occasionalmente vendo degli ebook tramite una piattaforma che si occupa di self publishing, ma non ho partita iva, ogni tre mesi (se raggiungo almeno i 30 euro) mi viene versato un compenso tramite paypal. La piattaforma mi ha inviato la CU indicando come causale reddituale la lettera M (prestazione occasionale), e dall'estratto contributivo Inps non risulta questo mio "lavoro" tramite la piattaforma online. Nel compilare la domanda di Naspi devo comunque indicarlo come lavoro occasionale e inserire un importo presunto per l'anno 2022? e, di conseguenza, inviare la comunicazione Naspi com? o questo è necessario solo nel caso in cui si abbia partita iva? grazie mille per l'attenzione e l'aiuto!

Christian Citton ha detto...

La situazione ha diverse sfaccettature e andrebbe analizzata nel dettaglio. Innanzi tutto bisogna dire che se si tratta di "puro self publishing" serve la partita Iva per essere in regola, dunque attribuire il tutto a prestazione occasionale sarebbe sbagliato. Il fatto che non risulti neanche come prestazione occasionale nel cassetto Inps vuol dire che c'è qualcosa che dovrebbe chiarire con la piattaforma. Potrebbe rientrare nella prestazione occasionale AUTONOMA (non accessoria, che è una cosa diversa con altro regime e tipo di pagamento) se non fosse self publishing ma cessione di diritti d'autore, per la quale non serve partita Iva: in tal caso lei perderebbe i diritti sulla sua opera ma sarebbe ok con la prestazione occasionale (autonoma). Resta il fatto che dovrebbe rientrare nell'estratto contributivo e lei lo deve indicare per la Naspi, secondo i limiti e le modalità specificatamente spiegate nell'articolo.

Anonimo ha detto...

Buongiorno,
sono un architetto (iscritto all’albo ma senza p.iva) che ha iniziato a percepire la Naspi dopo licenziamento con contratto a tempo indeterminato. Potrei avere alcune occasioni di collaborazioni di prestazioni occasionali, avrei alcune domande:
- se svolgo una attività che rientra nel tetto dei 4.800€ entro il 2022 e poi trovo una occupazione stabile sospendendo quindi la Naspi, la riduzione dell’80% dovrà essere restituita, corretto? In che modo?
- qualora dovessi aprire la P IVA, essendo professionista abilitato, dovrei iscrivermi alla cassa specifica, varrebbe comunque la regola del tetto e della riduzione, ovviamente sempre dandone comunicazione a INPS?
- la comunicazione del reddito annuo previsto all’INPS va fatta obbligatoriamente in ogni caso?

Grazie per il riscontro.

Christian Citton ha detto...

Se si tratta di prestazioni occasionali, ovvero il "lavoro occasionale autonomo" e le "prestazioni di lavoro occasionale - lavoro occasionale accessorio" le regole sono diverse e ci sono altri limiti di reddito, come può leggere nell'articolo. Deve essere sicuro di quale andrà a svolgere e come verrà pagato per poter capire il funzionamento con la Naspi. Poi non capisco cosa intende: se trova occupazione stabile l'indennità di disoccupazione cessa definitivamente, non deve più fare calcoli o dare comunicazioni.

Anonimo ha detto...

Salve,
mi è appena stata accolta la NASPI per un totale di 116 giorni con un importo lordo mensile di 996,30€ (retribuzione lorda totale nel quadriennio 11.307,00€).
In fase di domanda ho dichiarato un reddito presunto da attività autonoma con partita iva di 0€ e un reddito presunto da attività parasubordinata di 5.400,00€

Dal prospetto di calcolo finale non è stato ancora l'80% del reddito presunto.

Come viene calcolata questa detrazione?
Grazie

Christian Citton ha detto...

In che senso come viene calcolata? Dato che lei ha dichiarato 5400 euro di reddito presunto da lavoro parasubordinato, dal totale della Naspi che le spetterebbe in base alla sua precedente retribuzione lorda si toglierà l'80% di 5400 (dal 2022 il limite è 5500 euro, fino al 2021 era di 4800 euro, oltre il quale la Naspi era tolta).

Anonimo ha detto...

il totale della Naspi è circa 3.984 (996 x 4 mesi). Se dovessi dedurre 4.320 (l'80% di 5400) dal totale Naspi, praticamente devo soldi io all'Inps!

Christian Citton ha detto...

Le regole sono queste, non c'è molto da aggiungere. Se fosse stato il 2021, non avrebbe avuto nulla perché oltre i 4800 euro di reddito presunto la Naspi non era concessa.

Anonimo ha detto...

quello di cui parli è il limite di reddito presunto da lavoro autonomo: 4800 fino al 2021, dal 2022 5500.
Il mio è reddito da para subordinato e bisogna far riferimento al limite di 8100 per redditi da lavoro subordinato/para subordinato.

Christian Citton ha detto...

Mi dispiace deludere le sue aspettative, ma il lavoro parasubordinato rientra tra gli equiparati al lavoro autonomo e dunque per la compatibilità con la Naspi ne segue disciplina e limiti di reddito. Vedasi la circolare Inps n. 94 del 12 Maggio 2015: "In caso di svolgimento di attività lavorativa in forma autonoma, di impresa individuale o parasubordinata, dalla quale derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione (4800 euro), il soggetto beneficiario deve informare l’INPS entro un mese dall’inizio dell’attività, o entro un mese dalla domanda di Naspi se l’attività era preesistente, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarre da tale attività". Ovviamente ora il limite è 5500 euro.

Anonimo ha detto...

In risposta dall’Inps (magari può essere utile anche ad altri)
Salve, il reddito parasubordinato va ripartito su base annua, quindi su 12 mesi, e di questo l'80% va decurtato dalla prestazione mensile.

Christian Citton ha detto...

Quando fa la domanda di Naspi deve dichiarare quanto ha percepito come reddito da lavoro parasubordinato: come spiegato in vari commenti precedenti riportando le spiegazioni dell'Inps e nell'articolo, il reddito da considerare è quello percepito nell'anno, anche se percepito prima della domanda di disoccupazione.

Henry calcio ha detto...

buonasera dottore, attualmente ho un contratto da lavoratore parasubordinato (collaborazione continuativa) con reddito inferiore ai 5500€ annui con scadenza il 31/10. Se dopo tale data non mi fosse rinnovato il contratto potrei comunque continuare a percepire la naspi (che mi scadrebbe a luglio 2023) oppure dovrei chiedere la discoll perdendo la naspi? grazie molto gentile e saluti

Christian Citton ha detto...

Salve.
Non può chiedere la Dis Coll perché se prende la Naspi vuol dire che non è iscritto in via esclusiva alla Gestione Separata, requisito necessario per la Dis Coll.

Anonimo ha detto...

Buonasera , sono iscritto alla gestione commercianti Inps , ho chiuso l' attività, la partita iva e tutte le posizioni. L ' Anno scorso ho fatturato poco meno di 5.500 euro in pratica sarò un disoccupato , quest' anno non avrò nessun reddito... Vorrei sapere se avrò la speranza di avere il Naspi o qualche altra forma di sussidio, ho 58 anni.... grazie

Christian Citton ha detto...

Buongiorno
Non può avere la Naspi perché l'indennità di disoccupazione è per i lavoratori dipendenti, non per gli autonomi. Penso che il solo sussidio di questo genere che potrà avere è il Reddito di Cittadinanza. Purtroppo non può chiedere l'indennizzo commercianti per chiusura attività perché si deve avere almeno 62 anni di età se uomini, 57 anni se donne.

Anonimo ha detto...

Buongiorno
sono dipendente di una srl , sono stato stato licenziato ed ho fatto richiesta naspi accettata ed erogata
Sono anche accomadatario di sas e non iscritto alla gestione previdenziale degli artigiani ecc..
Volevo sapere se posso avere la naspi e se il reddito derivante da sas e' assimilabile al reddito di societa di capitali e se posso continuare ad avere naspi senza problemi
grazie per la risposta che vorrete darmi

Christian Citton ha detto...

Buongiorno
Se dalla Sas di cui è socio accomadatario riceve solo redditi da capitale e non da lavoro, perché non svolge attività nella società, riceverà la Naspi per intero. Se invece svolge attività nella società e dunque riceve reddito da lavoro dipendente allora la Naspi sarà ridotta in base al reddito percepito. Deve comunque aver comunicato tutto all'Inps quando ha fatto domanda di Naspi.

Giovanni ha detto...

Buonasera e grazie per la disponibilità nel fornire chiarimenti.
Questa è la mia situazione:
- da gennaio a maggio 2023 sono stato titolare di assegno di ricerca con l'università (parasubordinato);
- in seguito, tra giugno 2023 e questi primi giorni di luglio ho lavorato come insegnante (supplente) presso una scuola superiore (ovviamente come subordinato);

Negli ultimi 4 anni, considerando anche l'ultimo rapporto di lavoro con la scuola che è arrivato a naturale scadenza, ho accumulato ben oltre 13 settimane contributive (come lavoratore subordinato) e dunque avrei i requisiti per richiedere la naspi.
In alcun modo, inoltre, l'attività di assegnista di ricerca si è sovrapposta a quella scolastica (non ho mai percepito retribuzione simultanea da università e scuola), e con la scadenza del contratto di assegnista è terminata la mia attività da parasubordinato per l'anno in corso (termine precedente all'inizio dell'attività da dipendente pubblico).
Il mio dubbio è il seguente: nel dichiarare il reddito presunto da gestione separata per l'anno in corso, devo considerare il reddito che presumo di ottenere dal giorno in cui inoltro la domanda Naspi fino al termine dell'anno solare (in questo caso zero euro), oppure devo considerare anche i primi mesi del 2023 seppur non ci sia stata contemporaneità tra i due rapporti di lavoro? Tanto che l'assegno di ricerca, per sua natura, risulta incompatibile con impieghi di tipo subordinato.
Perché mi pare poco sensato che io possa avere una decurtazione della Naspi per aver lavorato come parasubordinato in un momento precedente al contratto con la scuola. Se la mia attività di assegnista (e dunque di lavoratore parasubordinato) è iniziata e terminata prima dell'inizio del lavoro come dipendente subordinato non vedo come questo dovrebbe influenzare l'importo della Naspi.
Grazie e buona giornata,
Giovanni

Christian Citton ha detto...

Lei deve comunicare il reddito presunto nell'anno fiscale, quindi sì, deve indicare quanto ha guadagnato come assegnista. Poi l'eventuale riduzione della Naspi si calcola sul periodo in cui il lavoro parasubordinato combacia col periodo di percezione dell'indennità di disoccupazione, non con quanto guadagnato prima.

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 342 di 342   Nuovi› Più recenti»