2 maggio 2022

Come Diventare Traduttore Professionale (Offerte di Lavoro e Qualche Trucchetto)

Per lavorare come traduttore professionale non basta padroneggiare una o più lingue, il percorso da seguire è articolato perché sono tante le doti richieste: la capacità di gestire impegni e commissioni, a maggior ragione se si lavora come traduttori freelance, saper usare i CAT tools, software per traduzione usati sempre più di frequente nelle agenzie, puntualità nelle consegne e precisione nei preventivi, aggiornamento costante.

Insomma, quello del traduttore professionale è di sicuro un ruolo impegnativo, anche se al tempo stesso appagante e soddisfacente.

Un consiglio che vale la pena di seguire per trovare lavoro come traduttore professionale è entrare in contatto con il mercato delle traduzioni in modo progressivo, magari in anticipo sui tempi: lo scopo è quello conoscerlo prima di averci direttamente a che fare.

A questo punto ci si deve concentrare sui CAT tools già menzionati: si tratta di sistemi di traduzione assistita che negli ultimi anni hanno assunto una posizione sempre più rilevante nello svolgimento di questa professione. Non sono strumenti che sostituiscono le mansioni del traduttore professionale, sia chiaro: servono semplicemente a migliorare la qualità del lavoro.

Le prerogative necessarie per diventare dei bravi traduttori professionali, in sintesi, sono molteplici: occorre amare le lingue e scegliere una specifica area di competenza.

lavoro come traduttore Ad esempio non si può pensare che chi si occupa della traduzione di un romanzo fantasy sia in grado di eseguire lo stesso lavoro per un contratto relativo a un accordo commerciale tra due aziende straniere.

Molto preziose, poi, sono le competenze informatiche, che ovviamente devono essere sempre aggiornate.


Può essere utile, d'altro canto, prendere parte a seminari e workshop di traduzione, ma anche a conferenze e laboratori relativi al settore di competenza.

Leggere guide, libri e quotidiani non è superfluo, ma arricchisce un bagaglio culturale di cui non si può fare a meno se si vuole eccellere nel proprio lavoro: la traduzione non è un esercizio asettico, ma deve essere sempre effettuata tenendo conto del contesto. Non si può tradurre in francese se non si conosce la Francia, non si può tradurre in svedese se non si conosce la letteratura scandinava e così via.

Infine, è opportuno tenere sempre in considerazione il destinatario del testo che dovrà essere letto o fruito.
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