3 gennaio 2023

Maternità Anticipata per Gravidanza a Rischio: Come Richiedere il Congedo, Stipendio

La maternità anticipata Inps, detta anche "interdizione anticipata di maternità per gravidanza a rischio", può essere richiesta dalla lavoratrice nei mesi che precedono il periodo dell'astensione obbligatoria dal lavoro, cioè il congedo di maternità obbligatorio.

In altre parole, la maternità anticipata per gravidanza a rischio può essere richiesta nei primi 7 mesi di gravidanza se ci sono rischi per motivi di salute o legati alle condizioni di lavoro.

Le modalità di domanda di maternità anticipata Inps sono diverse a seconda dei motivi per i quali la si richiede: si fa domanda di congedo di maternità per gravidanza a rischio alla ASL se i problemi possono essere dovuti alle condizioni di salute della madre o del feto, si fa alla Direzione Territoriale del Lavoro se il rischio è relativo alle mansioni o al luogo di lavoro. Poi ovviamente si deve comunicare all'Inps.

Possono chiedere il congedo di maternità anticipata per gravidanza a rischio le lavoratrici dipendenti e le lavoratrici autonome, libere professioniste e parasubordinate che versano i contributi alla gestione separata Inps e, dal 13 agosto 2022, anche quelle con cassa (decreto legislativo 105 del 30 giugno 2022 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 176 del 29 luglio 2022).


Quando si è concluso il periodo di maternità anticipata per gravidanza a rischio può iniziare il congedo di maternità obbligatorio, ma attenzione: il passaggio da maternità anticipata a obbligatoria non è automatico, bisogna fare la consueta domanda di maternità obbligatoria.

Chi ha diritto alla maternità anticipata per gravidanza a rischio, requisiti e contributi

Il congedo di maternità anticipata per gravidanza a rischio è domandabile dalle stesse categorie di lavoratrici per le quali è disponibile il congedo di maternità obbligatorio:
  • le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato, sia del settore pubblico che del settore privato
  • le lavoratrici che svolgono lavori occasionali, le assunte con contratto a progetto e contratti equiparati
  • le associate in partecipazione
  • le lavoratrici autonome e le libere professioniste che versano i contributi alla gestione separata Inps: in quest'ultimo caso possono ottenere la maternità anticipata solamente se per problemi relativi alla loro condizione di salute; con l'approvazione del Jobs Act del lavoro autonomo è caduto il divieto di poter lavorare (fatturare) durante i congedi di maternità anticipato e obbligatorio
  • le lavoratrici autonome e le libere professioniste con cassa: dal 13 agosto 2022 anche per loro risulta accessibile la maternità anticipata per condizioni di salute, alle stesse condizioni delle lavoratrici autonome e libere professioniste che versano i contributi alla gestione separata Inps (decreto legislativo 105 del 30 giugno 2022)
Per maggiori dettagli sulle lavoratrici che possono chiederla ed requisiti per la maternità anticipata vi rimandiamo alla guida completa sul congedo di maternità obbligatoria, in quanto sono gli stessi.

Fine contratto, congedo di maternità anticipata e disoccupazione

Tra le domande più importanti che si fanno le lavoratrici a riguardo del congedo di maternità c'è quella legata alla conclusione del contratto di lavoro durante la maternità.

Bisogna distinguere tra i due casi:
  • congedo di maternità anticipata per motivi di salute: se finisce il contratto di lavoro (scadenza, licenziamento ecc...) il trattamento da parte dell'Inps prosegue anche dopo il termine del rapporto di lavoro
  • in caso di risoluzione o fine del contratto di lavoro non spetta la maternità anticipata per gravidanza a rischio per motivi legati all'ambiente di lavoro o alle mansioni a cui la gestante era occupata: questo perché, mancando il lavoro, vengono meno anche i rischi da esso derivanti per la gravidanza
Se si perde il lavoro durante il congedo di maternità anticipata si può fare la domanda di indennità di disoccupazione, che verrà pagata normalmente anche durante il periodo di congedo.

Nel caso siano state riconosciute condizioni di salute compromesse da problematiche che possano sfociare in rischi per la gestante o il feto, se si trova lavoro si può essere messe subito in maternità anticipata.

Quando si può richiedere la maternità anticipata?

Per ottenere la maternità anticipata si devono manifestare alcune condizioni durante i primi sette mesi di gravidanza, ovvero la situazione deve rientrare in una di queste fattispecie:
  1. gravi complicanze della gravidanza oppure preesistenti forme morbose della gestante che si possono aggravare con la gravidanza
  2. condizioni di lavoro o ambientali che possono essere pregiudizievoli alla salute della gestante o del bambino (maternità anticipata per lavoro a rischio)
  3. se lavoratrice è addetta al trasporto ed al sollevamento di pesi, a lavori pericolosi faticosi ed insalubri, e non possa essere trasferita ad altre mansioni (maternità anticipata per lavoro a rischio)

Domanda di maternità anticipata

La lavoratrice deve presentare la richiesta di interdizione anticipata di maternità per gravidanza a rischio alla propria ASL nei casi riportati al punto 1) su indicato, invece la domanda va presentata al Servizio ispezione del lavoro della Direzione Territoriale del Lavoro corrispondente alla residenza anagrafica nei casi riportati ai punti 2) e 3) su indicati. Spieghiamo nel dettaglio entrambe le modalità perché sono diverse.

Chi rilascia il certificato di maternità anticipata? Questo punto va chiarito subito, a prescindere dal tipo di domanda di gravidanza a rischio che si richiede.

La certificazione medico-legale di maternità anticipata per gravidanza a rischio è rilasciata dalla ASL, sulla base del certificato del ginecologo o del medico. Ma la maternità anticipata inizia dal giorno indicato dal ginecologo, non dal giorno della visita medico legale della ASL o dall'ispezione sul luogo del lavoro.

Domanda di maternità anticipata per gravidanza a rischio per condizioni di salute

La lavoratrice che intende chiedere la maternità anticipata per i casi del punto 1), cioè per "gravi complicanze della gravidanza oppure preesistenti forme morbose della gestante che si possono aggravare con la gravidanza", deve recarsi presso una sede della ASL munita del certificato medico che comprova la gravidanza e di un certificato medico comprovante le difficili condizioni di salute, eventualmente di altra documentazione che si ritenga utile all'ottenimento dell'interdizione anticipata.

L'astensione dal lavoro, che parte dalla data riportata sul certificato del ginecologo, deve essere certificata con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa dalla lavoratrice, dalla libera professionista, del committente o associante in partecipazione.

Domanda di maternità anticipata per lavoro a rischio

Per i punti 2) e 3), ovvero se si richiede il congedo di maternità anticipato per gravidanza a rischio dovuta al luogo o alle condizioni di lavoro, la domanda deve essere presentata presso la DTL dalla lavoratrice o dal datore di lavoro, sempre col certificato medico del ginecologo e qualsiasi altro documento utile. Poi la ASL, su richiesta della DTL, farà un'ispezione sul luogo di lavoro e manderà alla DTL il rapporto.

Maternità anticipata: come richiederla, quanto spetta, quali documenti servono Nel frattempo la lavoratrice si deve far mettere in malattia dal medico curante e si astiene dal lavoro a partire dalla data del certificato di gravidanza a rischio emesso dal ginecologo, quando poi arrivano i documenti definitivi dalla DTL la malattia diventa in automatico congedo di maternità anticipato e si può uscire liberamente a qualsiasi orario (i giorni di malattia passati si trasformano in automatico in congedo, con relativo pagamento).

NB: se il certificato medico non è rilasciato da un ginecologo di un ente pubblico (Ospedale, ASL ecc.) ma da un ginecologo privato non accreditato al Servizio Sanitario Nazionale, la lavoratrice dovrà essere sottoposta ad “accertamento sanitario” presso una struttura pubblica.

NB: le lavoratrici del settore scolastico si devono ovviamente rivolgere alla ASL, poi la ricevuta della ASL e tutta la documentazione vanno presentate al proprio Dirigente Scolastico.


In ogni caso è poi la Direzione Territoriale del Lavoro competente che provvederà, in base all'accertamento medico-sanitario effettuato dal SSN, a rilasciare il provvedimento entro 7 giorni dalla ricezione della documentazione. Qualora la lavoratrice non ottenga nessuna risposta entro i suddetti 7 giorni, può considerare accolta la domanda. Il Servizio ispezione del lavoro della DTL consegna una ricevuta in duplice copia, in quanto una delle due copie deve essere presentata al datore di lavoro.

Importante sottolineare che non c'è un passaggio da maternità anticipata a maternità obbligatoria, dunque per la seconda occorre fare una nuova richiesta e muoversi per tempo (entro il settimo mese).

Maternità anticipata stipendio

Chi paga la maternità è una delle questioni più importanti da capire, perché troppe volte ci sono disguidi o anche veri e propri soprusi.

E' il datore di lavoro che paga lo stipendio durante la maternità anticipata alla lavoratrice, poi l'Inps rifonderà il datore di quanto versato.

Per le autonome, le professioniste, le parasubordinate e anche per le lavoratrici agricole è l'Inps che paga la maternità.

Maternità anticipata: quanto si prende? Le lavoratrici dipendenti percepiscono durante il congedo per gravidanza a rischio la stessa retribuzione prevista per il congedo di maternità obbligatorio, ovvero l'80% della retribuzione media giornaliera dell'ultima busta paga, eventualmente il restante 20% può essere integrato dal datore di lavoro se così stabiliscono gli accordi sindacali). Inoltre spetta una quota che viene accantonata per il TFR e per le ferie, la quale è a carico del datore di lavoro, si matura comunque l'anzianità lavorativa e vengono versati i contributi (a carico dell'Inps).

Le lavoratrici libere professioniste percepiscono l'80% di cinque dodicesimi del reddito professionale denunciato al fisco, le lavoratrici autonome e parasubordinate l'80% della retribuzione minima giornaliera degli operai agricoli.
209 commenti: «Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 209 di 209
Anonimo ha detto...

Buongiorno, sono assistente sanitario in maternità a rischio per problemi di salute legati alla gravidanza, il mio contratto di lavoro è scaduto durante l'interdizione anticipata e dovendo stare a riposo non posso mettermi alla ricerca di un altro lavoro. Volevo capire se l'INPS continuerà lo stesso a pagare l'indennità di gravidanza a rischio (se si, continua in automatico o devo fare richiesta?) o se viene sospesa con la scadenza del contratto di lavoro fino a quando non farò domanda di maternità obbligatoria e nel frattempo usufruire della disoccupazione?

Christian Citton ha detto...

In caso di congedo di maternità anticipata per gravidanza a rischio per condizioni di salute della gestante o del feto, se il contratto di lavoro si interrompe la maternità continua ed è erogata dall'Inps. La richiesta di indennità di disoccupazione è del tutto indipendente dal congedo di maternità e può farla subito.

Anonimo ha detto...

Salve, sono una parrucchiera, sono al 2º mese di gravidanza e mi sono accorta che non riesco più a stare sul posto di lavoro per ovvi motivi.. inalo sostanze che mi fanno molto male ho forti dolori a schiena e gambe .. faccio un part time di 5 ore, vorrei richiedere la maternità anticipata, perché ho visto che è un lavoro che rientra nei lavori a rischio per la gravidanza… e mi chiedevo se il mio datore di lavoro ha diritto di non accettare la maternità anticipata o invece no! Non ha nessun diritto a riguardo ? Cosa aspetta fare al datore di lavoro quando gli si presenta il foglio del ginecologo ? Non ho capito questo passaggio …

Christian Citton ha detto...

Il datore di lavoro non può rifiutare la maternità anticipata della lavoratrice, in nessun caso, e deve adoperarsi per svolgere le pratiche burocratiche che gli spettano. Lei deve seguire quanto scritto nel paragrafo "Domanda di maternità anticipata per lavoro a rischio".

Anonimo ha detto...

Perfetto grazie mille

Anonimo ha detto...

Buongiorno, io sono in maternità anticipata e volevo capire come funzionava la maternità obbligatoria nel senso che sono 5 mesi di maternità obbligatoria e mi é stato detto che questi 5 mesi posso decidere io se farli 2 prima del parto e tre dopo quindi (2+3) o se farli tutti e 5 i mesi una volta nato il bambino (0+5)…chiedo a lei perché non so più dove sbattere la testa, ho visto che lei 1 risponde 2 é molto chiaro
Grazie in anticipo

Christian Citton ha detto...

Buongiorno, la ringrazio per la fiducia.
Dal 2020 è possibile fare tutti i 5 mesi della maternità obbligatoria dopo il parto, come spiegato dalla circolare INPS n° 148 del 12 dicembre 2019, dunque si possono scegliere le formule 2+3, 1+4 e 0+5. Occorre che un ginecologo del SSN o accreditato e il medico aziendale, se previsto in azienda, certifichino che la scelta di fare tutti i mesi di maternità obbligatoria dopo la nascita non sia un rischio per la salute della madre e del nascituro, la visita e la relativa documentazione devono essere fatte durante il settimo mese di gravidanza.

Anonimo ha detto...

Buonasera,
Io ho fatto tutto come scritto da Lei, ho portato il certificato di gravidanza a rischio che mi ha fatto il mio ginecologo (che fa parte dell SSN) all’ Asl. Il medico legale mi ha ritirato il certificato, mi ha fatto firmare dei moduli e ha detto che spediscono tutto loro a Inps e che io non devo fare più niente. Non mi hanno dato nessun foglio, niente che attesti che effettivamente io abbia fatto la richiesta. Adesso sono passati 15 giorni e il mio datore di lavoro pretende che io gli fornisca qualche “prova” della mia richiesta di maternità anticipata. Perché lui non ha niente in mano. Io, a parte la copia del certificato di gravidanza a rischio del ginecologo, non ho niente ma il datore di lavoro pretende la domanda all’Inps (che non capisco bene cosa significhi).
Mi sa dire cosa posso fare in questo caso e chi posso chiamare e chiedere?

Christian Citton ha detto...

Il suo datore di lavoro non può pretendere proprio nulla: lei deve stare in congedo dalla data del certificato rilasciatole dal medico, sarà il suo datore di lavoro a contattare l'Inps per sapere a che punto è la pratica.

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