9 marzo 2023

Voucher PrestO 2023 per Lavoro Accessorio Occasionale

Si possono pagare le prestazioni di lavoro accessorio occasionale con i voucher PrestO, i cosiddetti buoni lavoro: questa guida è aggiornata al 2023 con tutte le norme attualmente in vigore e le novità introdotte con la Legge di Stabilità del governo Meloni, che ha alzato il limite massimo di pagamento annuo e il numero di dipendenti assunti a tempo indeterminato oltre il quale un professionista o un'azienda non può più ricorrere ai buoni lavoro per pagare lavoratori occasionali.

L'uso dei voucher per prestazioni occasionali è vietato nel settore agricolo (dal 1 gennaio 2023 per effetto delle novità introdotte), per il quale è stato creato un regime sperimentale per la fruizione del lavoro subordinato occasionale.

Le famiglie possono usare i voucher per lavoro occasionale Libretto Famiglia per pagare lavoretti come ripetizioni, baby sitting, assistenza agli anziani e invalidi, pulizie, giardinaggio, come anche le società sportive che devono pagare gli steward allo stadio: in comune coi voucher PrestO hanno le caratteristiche generali sotto indicate, poi ci sono diversi limiti di utilizzo e altre differenze.


I voucher Inps per lavoro accessorio PrestO si configurano come dei mini-contratti di prestazione occasionale, non ne esiste una forma cartacea come in precedenza per i voucher ma tutto avviene per via telematica, sono regolati dalle norme contenute dall'art. 54 bis del D.L. 50/2017, approvato e convertito definitivamente in legge il 15 giugno in Senato (la cosiddetta "manovrina", in pratica una integrazione della Legge di Stabilità 2017 resasi necessaria per rispettare alcuni richiami da parte dell'UE in fatto di conti pubblici), e nella Legge di Stabilità 2023 (legge 197/2022, articolo 1 commi da 342 a 354).

Caratteristiche voucher Inps per lavoro occasionale

Queste caratteristiche generali sono per entrambi i voucher, PrestO e Libretto Famiglia:
  • non sono fiscalmente imponibili per chi li incassa, quindi i lavoratori non devono dichiararli e non ci pagano tasse
  • non prevedono sgravi fiscali per i datori di lavoro
  • ci sono dei limiti annuali di ore lavorate come prestazione occasionale, di pagamento da parte degli utilizzatori e di incasso da parte dei lavoratori (tutti spiegati nel dettaglio più sotto)
  • non modificano lo status di disoccupato, quindi come in precedenza si possono svolgere prestazioni occasionali ed essere pagati coi voucher prendendo l'indennità di disoccupazione (attenzione però al limite di incasso oltre al quale si deve comunicare all'INPS)
  • comprendono contributi che vanno nella posizione previdenziale del lavoratore nella Gestione Separata INPS
  • non danno contributi validi per le indennità di disoccupazione, quindi per Naspi, Asdi e Dis Coll i voucher sono inutili (stessa disciplina che per i precedenti)
  • comprendono l'assicurazione INAIL: a tal proposito va detto che l'INAIL ha precisato che il lavoro occasionale dà diritto alla copertura assicurativa anche per il tragitto casa-lavoro, i precedenti voucher davano diritto a tale tutela e si presume anche questi nuovi

Chi può usare i voucher PrestO per pagare prestazioni occasionali

Questo contratto di prestazione occasionale, CPO nella sigla ufficiale, può essere utilizzato dai professionisti e dalle piccole imprese con non più di 10 lavoratori assunti a tempo indeterminato: rientrano in questo limite anche il settore turistico-alberghiero, delle discoteche, night-club e simili.

Tra lavoratore e datore di lavoro non ci deve essere stato, nei sei mesi precedenti la prestazione occasionale, alcun rapporto di lavoro subordinato nè di collaborazione coordinata continuativa.

Dal 2023 le aziende del settore agricolo non possono pagare coi voucher PrestO prestazioni di lavoro occasionale: per queste è stato introdotto un nuovo regime sperimentale con altre procedure amministrative e diversi limiti di utilizzo, anche molto simile a quello del lavoro occasionale pagato coi buoni lavoro precedentemente in vigore.

Da sempre non possono usare i buoni lavoro le aziende del settore edile, minerario, che svolgono attività pericolose e le aziende che operano negli appalti di opere e servizi.

I voucher PrestO possono essere usati anche dalle amministrazioni pubbliche ma nel rispetto dei limiti del contenimento di spesa ed esclusivamente in questi ambiti:
  • progetti speciali rivolti a soggetti in stato di povertà, di disabilità, di detenzione, di tossicodipendenza o che fruiscono di ammortizzatori sociali
  • lavori di emergenza in caso di calamità o eventi naturali improvvisi
  • attività di solidarietà, in collaborazione con altri enti o associazioni di volontariato
  • manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritative

Attivazione voucher PrestO per piccole aziende e professionisti

Per usare questi mini contratti di lavoro per prestazioni occasionali e pagare coi voucher bisogna seguire la procedura di registro, acquisto e attivazione:
  • sia il committente (datore di lavoro, utilizzatore) che il prestatore (lavoratore) devono registrarsi al sito dell'INPS
  • il committente deve poi accedere alla procedura telematica almeno un'ora prima dell'inizio della prestazione lavorativa: può farlo dal sito, chiamando il call center INPS, oppure con l'aiuto dei consulenti del lavoro
  • la comunicazione deve indicare i dati anagrafici e identificativi del prestatore, il luogo di svolgimento della prestazione, l'oggetto, la data e l’ora di inizio e di termine della prestazione, il compenso; prevista una multa in caso di inadempienza
  • il prestatore è informato tramite sms
  • se il prestatore non svolge il lavoro, il committente deve comunicarlo all'INPS entro tre giorni altrimenti il pagamento sarà effettuato lo stesso

Limiti voucher PrestO pagamento e utilizzo

La paga minima oraria coi voucher PrestO è di 7,50 euro netti incassati direttamente dal lavoratore, a cui si aggiungono 2,50 di contribuiti a carico del datore e di premio assicurativo contro gli infortuni e le malattie professionali.

voucher presto per lavoro accessorio occasionale Un datore di lavoro può pagare coi voucher un totale annuo massimo di 10.000 euro per tutti i lavoratori assunti con questo contratto di prestazione occasionale: questi limite vale dal 1 gennaio 2023, in precedenza era di 5000 euro l'anno. Non è cambiato invece il massimo importo che un prestatore può incassare all'anno coi voucher tra tutti i datori, cioè 5000 euro, e solo 2500 euro da un singolo datore (dunque ogni datore/utilizzatore può pagare un singolo lavoratore/prestatore non più di 2500 euro l'anno).

I limiti salgono a 3125 / 6250 euro l'anno nel caso di prestatori che siano pensionati (vecchiaia o invalidità), studenti sotto i venticinque anni, ufficialmente disoccupati, percettori di prestazioni integrative del salario (indennità di disoccupazione) o di altre prestazioni di sostegno del reddito.

C'è inoltre il limite di 280 ore all'anno di prestazioni rese per ogni committente da un singolo prestatore. Questi limiti non valgono per le amministrazioni pubbliche.

In caso di superamento dei limiti di pagamento e di utilizzo su indicati il contratto di prestazione occasionale viene trasformato in un contratto di lavoro a tempo indeterminato con tutti gli oneri del caso.

Pagamento voucher PrestO

Il lavoratore viene pagato entro il 15 del mese successivo a quello in cui ha svolto il lavoro, direttamente dall'INPS sul suo conto corrente o carta-conto di cui deve dare l'Iban quando si registra al sito dell'INPS, oppure con un bonifico domiciliato in un ufficio postale. Il committente può pagare solo tramite F24 con causale CLOC e non li può compensare con eventuali crediti contributivi o fiscali. Disponibile anche la procedura informatica AgID Pago Pa.

Voucher per lavoro occasionale e contributi per la pensione

I voucher PrestO non erogano contributi utili per avere l'indennità di disoccupazione ma ne erogano contributi per la pensione, ed ovviamente anche l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali curata dall'Inail.

Più nel dettaglio, i contributi previdenziali sono pari al 33% sul totale della retribuzione percepita dal lavoratore per i voucher PrestO (cifre diverse per i Libretto Famiglia), contributi che vanno nella sua posizione nella Gestione Separata INPS: prendendo il massimo annuo, cioè 5000 euro, si hanno quindi 1648,35 euro di contributi annui per la pensione.

In pratica sono tre mesi di contributi in quanto nella Gestione Separata occorre che ci sia un minimo annuo di versamenti per avere un anno di pensione (che è poco più di 5000 euro), se meno si fa il rapporto mensile.
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