Gli aspiranti avvocati devono aver terminato i 18 mesi di praticantato o i 12 mesi di pratica forense circa un mese prima della prova scritta per poter inviare la domanda di partecipazione dal sito del Ministero della Giustizia. La prova scritta dell'esame da avvocato è divisa in tre giorni consecutivi, a cui seguirà la prova orale, la cui data verrà viene nota in seguito.
Prove esame avvocato: date e materie da studiare - Nel dettaglio, queste le tre prove scritte e le relative date di svolgimento:
- parere motivato in materia regolata dal codice civile
- parere motivato in materia regolata dal codice penale
- atto giudiziario in materia di diritto privato o penale o amministrativo (a scelta del candidato)
Una volta che sono comunicati i risultati delle tre prove scritte, viene anche resa nota la data della prova orale, di cui queste sono le materie da studiare: diritto costituzionale - diritto civile - diritto commerciale - diritto del lavoro - diritto penale - diritto amministrativo - diritto tributario - diritto processuale civile - diritto processuale penale - diritto internazionale privato - diritto ecclesiastico - diritto comunitario.
Per la prova orale dell'esame da avvocato, a cui si accede con almeno 90 punti totali nelle tre prove scritte di cui almeno due con almeno 30 punti, prevede obbligatoriamente diritto processuale e poi altre quattro materie a scelta del candidato, che verrà anche interrogato sui diritti e doveri dell'avvocato e sull'ordinamento forense.

Domanda di partecipazione esame da avvocato - Va presentata online sul sito del Ministero della Giustizia generalmente entro un mese dalla prova scritta: le modalità e la data di apertura per l'invio sono rese note con specifiche istruzioni, ma non dovrebbero cambiare rispetto agli anni passati in quanto il form da compilare è sempre lo stesso, come anche il pagamento della tassa da 12,91 euro e il contributo spese da 50 euro; in seguito si dovrà pagare anche una marca da bollo da 16 euro alla Corte d’Appello dove si andrà a svolgere le prove.
Requisiti per l'esame da avvocato sono sempre gli stessi: laurea in giurisprudenza e l'aver terminato il praticantato presso uno studio di avvocati oppure, per chi viene dalla scuola di specializzazione, i 12 mesi di pratica forense. Da sottolineare che "Il candidato che, alla data di presentazione della domanda, non abbia ancora completato la pratica professionale, ma intenda completarla entro il giorno [circa un mese prima della prova scritta, viene specificato ogni anno], deve dichiararlo nell'apposito campo visualizzato nel form della domanda" come specificato al punto 5 dell'articolo 4 del bando di esame emesso dal Ministero della Giustizia e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 giugno 2019.
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