Il lavoratore con contratto part-time ha le stesse tutele di chi lavora full-time, anche gli straordinari e i congedi.
Vari elementi caratterizzano il contratto di lavoro part time, che come ben si sa prevede un orario lavorativo ridotto rispetto a quello ordinario full time, fissato ad un massimo di 40 ore lavorative a settimana. La forma contrattuale part time è utilizzata per impieghi che prevedono un monte ore inferiore rispetto a quelle previste per un impiego a tempo pieno. Il Jobs Act, cioè la riforma del lavoro attuata dal governo Renzi nel 2015, ha introdotto novità sugli accordi tra datore e lavoratore in merito agli straordinari nel part time e sul passaggio da lavoro full time a lavoro part time, sia in caso di malattie del dipendente che come alternativa al congedo parentale. Per gli aspetti previdenziali vi rimandiamo invece all'apposita guida Pensione e Lavoro Part Time: Effetti su Contributi ed Età Pensionabile perchè le cose da sapere sono molte e vanno specificate con dovizia di particolari.Questo tipo di contratto è stato pensato per le attività imprenditoriali che hanno bisogno dai loro dipendenti una flessibilità maggiore, riuscendo così a configurare in maniera più efficace il lavoro dipendente alle esigenze dell’azienda. Dall’altra parte, anche il personale assunto con questa forma contrattuale riesce a coniugare maggiormente il tempo dedicato al lavoro a quello dedicato alla vita privata.
La legge che regolamenta questo tipo di contratto prevede tre differenti modalità di impiego part time:
- Part time orizzontale: questo tipo di contratto prende a riferimento le ore giornaliere di lavoro invece che le ore di lavoro settimanali previste nel full time, il dipendente quindi lavorerà un numero inferiore di ore, ad esempio 4 ore invece che 8, per ogni giorno lavorativo della settimana
- Part time verticale: in questo caso il dipendente svolgerà la sua mansione a tempo pieno ma solo in alcuni giorni della settimana, poterebbe quindi lavorare 8 ore giornaliere per 3-4 giorni e avere libero il resto del tempo
- Part time misto: questo contratto invece prevede una combinazione dei due tipi, quello orizzontale e quello verticale, precedentemente descritti

- Medesima paga oraria prevista per un lavoratore con contratto full time
- Medesima possibilità di fruizione dell’assegno per il nucleo familiare ma solo per dipendenti part time che lavorano un numero di ore settimanali non inferiori a 24
- Medesimo trattamento normativo previsto per un lavoratore con contratto full time
- Medesime indennità di malattia, stessi congedi di maternità e di paternità
- I contributi previdenziali sono in proporzione alle ore/giorni lavorati, anche per l'indennità di disoccupazione
- Anche con il part time gli straordinari sono pagati di più (cfr più sotto)
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Gli straordinari con contratto part time - Come normale che sia, a contrapporsi ai diritti del lavoratore ci sono quelli del datore di lavoro, che ha per esempio il diritto di chiedere lavoro supplementare e straordinario al dipendente con contratto part time. La riforma del lavoro del governo Renzi ha così cambiato la disciplina delle clausole flessibili sulle modifiche di orario al lavoro part-time:
- in caso di part-time orizzontale è possibile chiedere al dipendente più ore di lavoro di quelle concordate e inserite nel contratto, massimo per il 15% delle ore settimanali e retribuite il 15% in più
- lavoratore e datore di lavoro possono accordarsi davanti alle Commissione di certificazione delle clausole flessibili (quelle per modifica della collocazione oraria della prestazione) e clausole elastiche (quelle che nel part time verticale o misto consentono la variazione in aumento dell'orario) che prevedano una maggiorazione di retribuzione del 15% per le ore in più o per quelle che hanno subito modifiche di collocazione temporale
- in caso di malattie oncologiche o cronicodegenerative del dipendente o di un suo stretto familiare, il dipendente può revocare il consenso già dato alle clausole elastiche o flessibili per la variazione dell'orario di lavoro
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