La sentenza garantisce il diritto al risarcimento al lavoratore che subisce il mobbing e allo stesso tempo fornisce ai giudici dei criteri di giudizio, in mancanza di una legge specifica, con i quali si disincentivano azioni legali precipitose di mobbizzati fittizi.
Come riconoscere il mobbing: i parametri da dimostrare
La vittima del mobbing può dimostrare di averlo subito e può ottenere un risarcimento se prova tutti e 7 i seguenti parametri in sede legale: ambiente, frequenza, durata, dislivello tra antagonisti, tipologia di azioni ostili, intento persecutorio, andamento per fasi successive.Nel dettaglio viene riconosciuto il mobbing se:
- i soprusi avvengono sul luogo di lavoro
- le offese, umiliazioni, i contrasti o simili durano per un dato periodo di tempo
- le stesse offese e simili non sono riferite ad episodi ma ripetute e molteplici
- le azioni ostili sono almeno due tra le seguenti:
- attacchi alla possibilità di esprimersi, isolamento ricorrente, variazioni delle mansioni lavorative, attacchi alla reputazione, minacce o violenze
- chi subisce mobbing è in una posizione lavorativa di livello inferiore rispetto all'antagonista
- il mobbing procede per fasi successive quali:
- dissidio mirato, inizio del mobbing, sintomi psicosomatici, prepotenze ed errori, peggioramento dello stato di salute, esclusione dal mondo del lavoro
- c'è l'intento vessatorio ovvero il dipendente è stato appositamente preso di mira

Leggi anche | |
Naspi e Lavoro Autonomo: Quando non si Perde il Diritto all'Indennità di Disoccupazione | Periodo di Prova: Quando il Recesso è Sempre Legittimo? |
Sette criteri di giudizio sono molti e per il lavoratore può diventare difficile dimostrare il mobbing dovendoli rispettare tutti insieme. Alcuni mesi fa una dirigente comunale ha vinto una causa contro l'amministrazione in quanto era stata sospesa per aver arrecato disdoro (danno d'immagine) all'ente, ma la sua sola colpa era di non aver portato delle bottigliette d'acqua ai consiglieri nel corso di una riunione estiva. Per fortuna la malcapitata ha vinto la causa, ma questo è avvenuto prima dell'entrata in vigore della sentenza della Cassazione, la quale è stata emessa il 15 maggio 2015. Speriamo che le vittime di mobbing possano ancora ottenere un risarcimento in caso di soprusi e offese ripetute.
Posta un commento