3 febbraio 2022

Indennità di Disoccupazione: gli Obblighi da Rispettare per Non Perdere il Sussidio

Per prendere l'indennità di disoccupazione Naspi o Dis-Coll serve lo stato di disoccupazione ordinaria o lo stao di disoccupazione parziale, in più si deve iscriversi al Centro per l'Impiego per il piano di riqualificazione professionale e reinserimento nel mondo del lavoro. Si può perdere l'indennità di disoccupazione se non si rispettano gli obblighi e se, nel caso di disoccupazione parziale, si superano precisi limiti di reddito.

Stato di disoccupazione

Oltre allo status di disoccupato totale e allo status di disoccupato parziale, che danno diritto a diverse forme di indennità di disoccupazione, vi è anche lo status di lavoratore a rischio disoccupazione per chi è in cassa integrazione o situazioni simili. Ogni status prevede diversi sostegni da ricevere e obblighi da rispettare.

Disoccupazione ordinaria

Lo status di disoccupato, ovvero la disoccupazione ordinaria, spetta a chi non ha alcun impiego a causa di uno dei seguenti motivi: licenziamento collettivo, giustificato motivo, risoluzione definitiva di un contratto di lavoro a tempo determinato, a chiamata, apprendistato, inserimento, somministrazione o a progetto; cessazione anticipata del contratto per cause diverse dalle dimissioni volontarie o da risoluzione consensuale del rapporto di lavoro; dimissioni per giusta causa del lavoratore.

Per avere lo stato di disoccupazione ordinaria si deve fare la DID online (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al Lavoro), che oltre a confermare di essere in cerca di lavoro serve per la partecipazione ad attività di riqualificazione e aggiornamento professionale.


Con lo status di disoccupato si può fare la domanda per l'indennità di disoccupazione, che verrà accettata se sono rispettati anche tutti gli altri requisiti necessari (vedasi la guida completa alla Naspi per l'indennità di disoccupazione dei lavoratori dipendenti e la guida completa alla Dis Coll per l'indennità di disoccupazione dei parasubordinati, collaboratori, assegnisti ecc...), per ricevere i vari altri aiuti disponibili, per l'iscrizione nell’elenco tenuto dai servizi per il collocamento mirato.

Disoccupazione parziale

Lo status di disoccupato parziale è relativo a chi, nonostante abbia un contratto di lavoro, guadagni meno di 8173,91 euro lordi all'anno (dal 1 gennaio al 31 dicembre), o a chi è assunto con orario part-time inferiore al 70% che sia alla ricerca di una diversa occupazione, o ancora a chi percepisce integrazioni del salario in seguito ad una riduzione dell'orario superiore al 50%.

NB - Il limite di reddito di 8173,91 euro lordi è stato alzato, rispetto al precedente 8145 euro, da gennaio 2022 (vedasi la nota n. 5824/2022 del Ministero del Lavoro, in recepimento di quanto varato con la Legge di Stabilità 2022).

Dato il limite annuo di 8173,91 euro derivante da attività lavorativa come dipendente, va chiarito che si può avere la Naspi (se si hanno i requisiti necessari ovviamente) ma la stessa viene ridotta dell'80% del reddito che deriva dal lavoro, mentre se il reddito da lavoro supera gli 8173,91 euro lordi annui allora la Naspi è sospesa per la durata del contratto se inferiore ai 6 mesi, decade del tutto se superiore.

Per tutti i dettagli leggete la guida Naspi e Nuovo Lavoro da Dipendente: Sospensione, Riduzione e Decadenza, che vale sia per il caso di nuova occupazione durante la percezione dell'indennità di disoccupazione che per il caso lavoro già in corso.

In caso di Dis Coll, l'indennità decade con contratto di lavoro dipendente subordinato superiore ai 5 giorni, mentre se fino a 5 giorni viene sospesa, invece con nuova attività subordinata valgono le stesse cose qui dette.

Anche i lavoratori autonomi o parasubordinati possono avere lo status di disoccupazione parziale, ma il limite di reddito è fissato a 5500 euro, sempre lordi (cioè fatturati) e dal 1 gennaio al 31 dicembre (anche in questo caso il limite è stato alzato nel 2022 dal precedente di 4800 euro): nella guida Naspi e Lavoro Autonomo: Quando non si Perde il Diritto all'Indennità di Disoccupazione tutti i dettagli di una situazione molto complessa e con molti eventi gestiti diversamente.

Le norme relative all'indennità di disoccupazione con lavoro autonomo si applicano anche ai casi di lavoro occasionale, di partecipazione a società di vario genere, di partita Iva o iscrizione ad albi professionali, di attività di liberi professionisti iscritti alle casse di settore: i casi sono parecchi, una lettura attenta della guida è utile a molti. Lo stesso dicasi per la Dis Coll.

Rischio disoccupazione

Infine lo status di lavoratore a rischio disoccupazione spetta ai lavoratori in cassa integrazione straordinaria, a seguito di una cessazione, anche parziale, di attività dell’azienda, ovvero, sospesi per una procedura concorsuale del datore di lavoro, ai lavoratori in CIGD, cassa integrazione in deroga, ai lavoratori con contratti di solidarietà, ai sensi dell’articolo 8, comma 3, del decreto legge 148/1993.

Obblighi per non perdere l'indennità di disoccupazione e altri sostegni ai disoccupati

Fondamentale è rispettare le procedure richieste, altrimenti la domanda di indennità di disoccupazione Naspi o di altri aiuti verranno respinte.

Indennità di disoccupazione: quando si perde l'assegno I soggetti rientranti in uno degli stati di disoccupazione devono registrarsi sul sito dell'ANPAL, l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro e fare la DID online (Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro). In seguito saranno contattati dal Centro per l'Impiego del proprio Comune per l'approvazione del Patto di servizio personalizzato.

I CPI devono contattare il disoccupato entro 60 giorni dalla registrazione sul sito dell'ANPAL, qualora il richiedente la disoccupazione non sottoscriva il patto, non riceverà alcun tipo di sostegno al reddito.

Infatti il Patto di servizio personalizzato prevede sia un programma per il reinserimento nel mondo del lavoro, ovvero viene creato un profilo personale del richiedente e vengono indicate iniziative formative e di orientamento personalizzate, sia un controllo sull'impegno dimostrato dal soggetto nelle ricerca attiva di un nuovo lavoro: a tal proposito viene assegnato un responsabile che verificherà periodicamente se il disoccupato sta cercando attivamente un nuovo impiego.

Leggi anche - Indennità di disoccupazione quando si va all'estero: obbligo di comunicazione a Inps e Centro per l'Impiego, quando viene sospesa o tolta.

Se il richiedente viene convocato presso il CPI e non si presenta senza giustificarne il motivo, in seguito al primo invito l'assegno di disoccupazione Naspi o Dis-Coll viene ridotto di un quarto, se il soggetto non si presenta neanche al secondo invito l'indennità viene sospesa per un mese, infine alla terza assenza ingiustificata si perde il diritto all'indennità di disoccupazione.

Anche le iniziative di orientamento e reinserimento al lavoro sono obbligatorie: se il disoccupato non si presenta alla prima convocazione perderà un quarto dell'importo dell'assegno se riceve l'indennità di disoccupazione Naspi o Dis-Coll e perderà il diritto al secondo rifiuto ingiustificato.

Per quanto riguarda i corsi di formazione e riqualificazione professionale o altre iniziative riguardanti le politiche attive per l'occupazione, Naspi e Dis-Coll vengono immediatamente sospese alla prima assenza ingiustificata.

Similmente alle situazioni sopra esposte, la mancata accettazione di un'offerta di lavoro adeguata causa la perdita sia dell'assegno che dello stato di disoccupazione.
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